Chi resta e chi va
E' curioso che, parlando di Nazionali, le sensazioni di due episodi, del tutto opposti, provochino una reazione identica. Solo tre giorni fa, dalla Federazione ghanese, è giunta la notizia che Boateng, dopo appena un anno di militanza, ha abbandonato le "Black Stars". Va da sè che, con una Coppa d'Africa in arrivo, addetti ai lavori e tifosi abbiano accolto la notizia molto positivamente. Un giocatore in più, in esclusiva, privato di viaggi faticosi e lunghe trasferte: una manna per Massimiliano Allegri che, già qualche settimana fa, non aveva di certo sorriso ad un'eventuale partecipazione del centrocampista alla competizione africana. Per un Boateng che resta, c'è un Abate che va.
Ignazio, dopo anni di gavetta e sudore, ha ricevuto la prima (meritatissima) chiamata in azzurro. Il laterale destro ha più volte ribadito che il Milan è sempre stato la "sua Nazionale", ma la chiamata di Prandelli lo avrà certamente reso orgoglioso ed entusiasta. Gli stessi tifosi ed addetti ai lavori, felici per la decisione di Boateng, hanno accolto con soddisfazione la convocazione del ventiquattrenne di Sant'Agata de' Goti, seppur questo comporti un "allontanamento" temporaneo dal Diavolo. Sensazioni identiche, e festanti, per due notizie del tutto differenti: al Milan tutto è possibile!
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