Lustrascarpe Robinho! Altruismo al potere

Lustrascarpe Robinho! Altruismo al potereMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 7 novembre 2011, 22:00Primo Piano
di Francesco Specchia

"Shoe Shine", colui che pulisce le scarpe. In principio fu Checco Moriero, definito appunto "sciuscià". Con il passare del tempo, la fantasia che contraddistingue il popolo italiano, e la poca conoscenza all'epoca dell'inglese, Shoe Shine è presto stato rivisitato nel vocabolo sciuscià. Robinho lustra le scarpe a Ibra, tranquilli non è un termine metaforico ma letterale del termine. Il secondo gol è tutto del folletto con il sorriso stampato in faccia che mette a sedere il diretto avversario con irrisoria facilità e castiga Andujar. Un gol fantastico. Il lancio di 50 metri no look è però di Zlatan Ibrahimovic. Uno squarcio che ha tagliato in due San Siro, un mancino al volo che ha smarcato Binho dalla parte opposta del campo, una giocata da 10 e lode. Per questo motivo il brasiliano, una volta depositata la palla in fondo al sacco non ha potuto far altro che correre incontro al gigante buono. Il modo migliore per ringraziarlo e rendere merito alla sua pregevole assistenza? Porgergli la coscia inginocchiato affinché lo svedese potesse appoggiare la sua fettona mancina.

Et voilà. Smette i panni del calciatore plurimilionario e si trasforma in Robson da Sousa Sciuscià Robinho. Il simpatico siparietto porta alla memoria le esultanze che inscenava il "cugino" Moriero dopo ogni marcatura. Un gruppo compatto, unito con l'unico scopo di tornare a vincere in Italia e in Europa, lo si capisce da queste piccole cose. Il terzo gol è una marcatura che è più di Robinho, forse di Seedorf, perché no molto anche di Ciccio Lodi. Nel tentativo di salvare il tiro del solito brasiliano, il centrocampista siciliano calcia il pallone prima sul palo e poi sul petto di Seedorf posizionato sulla linea di porta, tutto questo per far impazzire gli statisti. Il numero 10 rossonero, padre del gol secondo Sky, allarga le braccia e indica la seconda punta come a dire "è tutto tuo". In un mondo in cui ci si appropria di tutto, anche di ciò che non è tuo, è un gran bel gesto che lascia intendere la forza del collettivo che giunge prima delle gioie personali. Sia nel caso del gol di Binho che nel gol di Seedorf…