Dal pompierone a Ibra
Il Guldbollen è una cosa seria, per la Svezia e per la memoria storica milanista. Nel 1946, prima edizione, il Pallone d'oro svedese lo ha vinto Gunnar Gren. L'anno dopo, Gunnar Nordahl. Due terzi del Gre-No-Li aprono la sfilata eccellente di premiati che comprende gli storici portieri Hellstrom e Ravelli, così come buoni giocatori noti al pubblico italiano come Hysen, Stromberg, Brolin, Thern e Dahlin, fino agli assi dell'ultimo decennio come Ljungberg ed Henrik Larsson.
Ma dal 2005 ad oggi, praticamente, c'è solo lui: Ibra. Vinta la prima edizione della sua carriera, si è preso una pausa nel 2006, e poi ha ripreso a macinare. Dal 2007 a ieri sera, cinque edizioni consecutive. Totale, sei. Un record storico nel Paese dei Mondiali del 1958 che gode di una tradizione calcistica sopraffina.
La giuria del Guldbollen 2011, composta di sei persone, si è espressa all’unanimità in favore dell’attaccante del Milan: "Zlatan Ibrahimovic vince il Pallone d’Oro per il suo lavoro con la nazionale e con il Milan. Sottoposto a grande pressione, è stato il leader di una squadra di grande livello, aggiungendo un altro campionato ad una collezione già straordinaria". Al momento della premiazione, Ibrahimovic è salito sul palco dando il cinque al commissario tecnico della Svezia Erik Hamren.
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