Il giorno di Ibra, ma non solo...

Il giorno di Ibra, ma non solo...MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 11 novembre 2011, 21:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Una giornata singolare, una data curiosa ed irripetibile, almeno nel "breve" termine: l'11-11-11. Applicarla al calcio potrebbe rivelarsi una forzatura, quasi un giochetto stilistico, ma è giusto omaggiare chi, dell'11, ne ha fatto un simbolo indissolubile, come questa precisa sequenza di sei "1". Oggi è il giorno di Zlatan Ibrahimovic, non solo per il suo numero di maglia: nella giornata odierna, infatti, esce nelle librerie la sua biografia, "Io Ibra". L'attuale detentore dell'11 rossonero, ha scelto proprio questa data per l'uscita del suo libro: un volume che, visti i contenuti frizzanti e certamente non banali, sarà sicuramente foriero di ottime vendite. Omaggio a Zlatan, ma non solo: l'11 al Milan è stato indossato da tanti grandi giocatori, alcuni fortunati, altri meno.

E' il numero di campioni del passato, come Pierino Prati, eroe nella finale di Coppa Campioni del 1969, quando piegò l'Ajax con una storica tripletta. Altri indimenticati rossoneri lo hanno indossato: Virdis, Ancelotti, Evani e Daniele Massaro, tutti decisivi (con quel numero sulle spalle) per la conquista di trofei importanti. Impossibile dimenticarsi della rete di Ancelotti nel 5-0 del 1989 contro il Real Madrid; la magica punizione di Evani contro il Nacional Medellin (sempre 1989), che regalò la prima Intercontinentale dell'era Berlusconi; la magica doppietta di Massaro contro il Barcellona, nella finale di Coppa Campioni ad Atene del 1994. L'11 è stato indossato anche da campioni meno "fortunati": uno su tutti Hernan Crespo, autore di un'annata splendida nel 2004/05, con la magica doppietta finale al Liverpool, vanificata da una rimonta metafisica dei Reds. Qualcuno sarà ricordato a lungo, altri meno, ma l'11 sarà sempre ricco di significati, anche in questa nuova era delle "meno poetiche" numerazioni.