De Rossi come Kakà

De Rossi come KakàMilanNews.it
© foto di Federico Gaetano
venerdì 18 novembre 2011, 13:30Primo Piano
di Antonio Vitiello

I giorni passano e la sensazione sconvolgente di perdere il giocatore più rappresentativo cresce ora dopo ora. Anzi, le ultime notizie corrono proprio in senso opposto a quelle della conciliazione. Daniele De Rossi e la Roma, la promessa di una storia che potrebbe durare a vita, ma che di fatto mette capitan futuro ancora in bilico perché tra poco più di un mese sarà libero di svincolarsi a parametro zero. “Ho pensato di andare via, ma poi ho ricominciato a trattare con la Roma. Non siamo d' accordo ma non siamo nemmeno alla rottura”. Aveva detto il giallorosso dopo la sconfitta dell’Italia contro l’Uruguay, ribadendo che dall’ultimo colloquio con la dirigenza poche cose sono cambiate. E poi quella stoccata finale che lascia tutti i sostenitori capitolini con il fiato sospeso: “Se dovessi lasciare la Roma andrei all' estero, ma se non trovo l' accordo con una squadra straniera potrei anche restare in Italia”. Sensazioni negative che i tifosi del Milan ricordano benissimo. Era proprio novembre di tre anni fa quando iniziavano a spargersi voci di un possibile passaggio di Kakà al Manchester City, non a caso la squadra che sta premendo di più per aver De Rossi. Il centrocampista della Nazionale vorrebbe restare (proprio come continuava a sostenere Kakà), ma la  differenza tra domanda e offerta è ancora distante.

De Rossi guadagna 4,5 milioni netti a stagione. La Roma gli ha proposto un contratto di 5 anni a 5,5 milioni, più di quanto percepisce Totti (5 milioni). La richiesta del romanista è di 6,5 all’anno che su un contratto quinquennale sarebbero 5 milioni netti in più. La nuova proprietà della Roma ha adottato una politica di snellimento del tetto ingaggi, nella quale rientrerebbe anche quello di De Rossi. La società quindi dovrebbe accollarsi un ulteriore fardello per accontentare le richieste del giocatore più importante, colui che dovrebbe raccogliere l’eredità del Totti. Sembra di rivedere la stessa litania di Kakà, quando il brasiliano aspettava che il Milan lo trattenesse ma intanto non ha mai fatto un passo indietro per sposare definitivamente la causa rossonera. Tra le pretendenti di De Rossi c’è ovviamente il Milan, che in  caso di addio, e di difficoltà nel trovare la stretta di mano con un club straniero, si farebbe sotto con tutte le sue possibilità. Ma le condizioni perché ciò accada sono due: De Rossi non deve rinnovare con la Roma, e il City o altre big d’Europa non dovranno trovare un accordo economico con il giocatore (difficile perché il City come il Chelsea sono pronti a coprirlo d’oro). Per la dirigenza rossonera non resta che attendere e monitorare con estrema lucidità tutte le ipotesi che si paventeranno da qui al mercato di giugno.