Vincere contro gli arbitri e stupire in Europa: in vetta ci deve essere il Milan...

Vincere contro gli arbitri e stupire in Europa: in vetta ci deve essere il Milan...MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
martedì 22 novembre 2011, 00:00Milanello in rosa
di Gaia Brunelli
Giornalista e anchor per Sportitalia. Opinionista per la trasmissione "Il Campionato dei Campioni" in onda su Odeon tv. Conduttrice su Radio Milaninter.

Passi il fuorigioco inesistente di Seedorf, ma il rigore non fischiato a Pato è qualcosa di inspiegabile. Intanto per il semplice fatto che la trattenuta è stata lampante anche dal divano di casa e poi perché il passaggio di Ibra era indirizzato verso quel punto preciso quindi per Mazzoleni, a meno che non stesse controllando che in tribuna ci fossero i suoi parenti, era impossibile non scorgere il netto fallo. Gara falsata, dunque, sotto tutti i punti di vista. Per favorire chi poi? Questo non si sa, di certo però il Milan lascia a Firenze due punti che meritava ampiamente dopo la splendida prestazione. E se i rossoneri riusciranno a giocare sempre così, sarà difficile che le prossime partite finiscano ancora 0 a 0. Possesso palla, movimenti di tutti i giocatori, ricerca dell'azione perfetta: sono tutti sintomi di una maturità che sta crescendo nel gruppo guidato da un ottimo Allegri. Al quale, però, forse va imputata la lentezza con cui effettua i cambi. Con la Fiorentina che si spingeva un po' più in avanti, sarebbe stato meglio far entrare prima Pato in modo da liberare la sua velocità negli spazi che le velleità viola lasciavano in difesa. E poi dieci minuti alla voglia di Pippo Inzaghi - in una gara difficile da sbloccare - forse sarebbero stati un azzardo vincente.

In ogni caso quello che resta del Franchi è un Milan capace di imporre il proprio gioco con una mentalità molto simile alle squadre europee e ora il vero test sarà quello contro il Barcellona di mercoledì. Partita che scalda i cuori e accende gli animi. Pazienza come finirà, le emozioni sono tutte da vivere. Ci sarà da lottare veramente per provare a strappare quel predomino che la squadra di Guardiola non tende a perdere. Ci proverà Pato, ma soprattutto Ibra e poi un gruppo unito e consapevole dei propri mezzi. Queste partite, in ogni caso, è importante giocarle. E con la qualificazione già in tasca, si vivono anche più serenamente. Se poi a gennaio arriveranno rinforzi, come Drogba ad esempio, allora sarà tutta un'altra storia. Di certo però oggi il Milan, dopo la dodicesima giornata del campionato di serie A, sarebbe dovuto essere da solo in vetta a 23 punti, ma Mazzoleni e l'assistente Di Fiore evidentemente non erano d'accordo...