Fassone trovi adesso legali graditi a Nyon. Yonghong Li esca allo scoperto con Elliott

Fassone trovi adesso legali graditi a Nyon. Yonghong Li esca allo scoperto con ElliottMilanNews.it
giovedì 24 maggio 2018, 00:00Editoriale
di Franco Ordine

L’hanno capito tutti, finalmente. Il duro comunicato dell’Uefa che ha rinviato a giudizio il Milan per la violazione al financial fair play ha due motivazioni: una scritta nella nota esplicativa e l’altra non scritta. La prima è dunque la seguente: l’Uefa non si fida del presidente Youghong Li e della sua solidità finanziaria. A creare questo clima hanno provveduto da una parte la promessa di rifinanziamento del debito rinviata di settimana in settimana, mese dopo mese, e dall’altra qualche inchiesta giornalistica prestigiosa che ha messo a nudo gli affari e le proprietà dell’azionista cinese. La seconda motivazione si può ricavare dal “non detto”. Nonostante la garanzia scritta del fondo americano Elliott che ha in pancia il debito di Youghong Li (303 milioni più interessi nel frattempo maturati), esibita come asso nella manica da Marco Fassone, l’Uefa ha spedito a processo il club rossonero. Anche qui la spiegazione, suggerita da Nyon, è la seguente: Elliott non fa di mestiere il proprietario di calcio, se interviene e ritira le azioni milaniste lo fa per girarle eventualmente ad altro soggetto. Quindi le sue garanzie non riguardano il futuro del Milan.

Marco Fassone non ha molto da rimproverarsi. Il Milan è tra i club messi meglio nel panorama della serie A (zero debiti con le banche): stipendi pagati puntualmente, fidejussioni per il mercato presentate, aumenti di capitale effettuati. Ha cercato ogni strada possibile per evitare questo traumatico epilogo. Adesso deve attrezzarsi con legali abituati a frequentare la commissione svizzera. Tocca all’azionista cinese intervenire nella vicenda che può essere vitale per il club, i suoi tifosi, e la prossima stagione oltre che per il mercato. Come? Deve uscire allo scoperto, deve presentarsi a Milano mentre la casa sta bruciando e studiare un eventuale colpo di scena. Fonti ben informate ripetono che di recente ha declinato offerte di soci di minoranza a causa delle cifre ritenute poco competitive rispetto al prezzo pagato. Se non è in grado di rifinanziare subito il debito, di onorare altre scadenze prossime ormai, può rivolgersi solo a Elliott e concordare una strategia d’uscita.

   A quel punto, col cambio in corsa di proprietà, cosa potrebbe fare l’Uefa? Non solo. La solidità del fondo americano è tale da tappare la bocca a chiunque. Ultima annotazione sul conto degli umori dei tifosi. La parte che ha salutato con le bandiere al vento l’arrivo dei cinesi e l’addio del gruppo Fininvest adesso è rimasta muta. Altri hanno preso di mira la vecchia proprietà cavalcando il solito quesito (“a chi avete venduto?”). Se vendo casa mia e si presentano, oltre all’acquirente sconosciuto, il direttore della banca che assicura l’erogazione del mutuo più un famoso studio legale internazionale che garantisce sulla solidità dell’acquirente, io vendo. Se poi noto che la persona cui ho ceduto casa ha effettuato costosi lavori di ristrutturazione, non ho motivo per coltivare qualche dubbio. Fine della metafora.