Nocerino a Sky: "Il Milan con Gattuso è cambiato, la differenza l'ha fatta il gruppo. A Rino auguro il meglio, è un grande uomo"

Nocerino a Sky: "Il Milan con Gattuso è cambiato, la differenza l'ha fatta il gruppo. A Rino auguro il meglio, è un grande uomo"MilanNews.it
© foto di Jacopo Duranti/TuttoLegaPro.com
venerdì 20 aprile 2018, 20:00Gli ex
di Fabio Anelli

L’ex centrocampista del Milan Antonio Nocerino ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “Fare felici i figli è fondamentale, c’è stata l’opportunità di seguire il Napoli, per il quale mio figlio simpatizza, a Torino e io ho fatto il buon genitore e l’ho accontentato, se lo meritava e l’ho portato. Io le cose gliele faccio sudare”

Sulla lotta scudetto: “Spero di vedere una bella partita, i punti sono quattro e il campionato adesso diventa bello divertente e affascinante, spero anche per i tifosi che possa essere divertente fino alla fine”

Sulla giornata a Milanello: “Sono tornato a casa, qui sono sempre stato benissimo. Sono venuto a salutare persone che mi hanno fatto sentire a casa, ho trovato un ambiente familiare, fatto di persone per bene con un cuore grande. Mi fa sempre piacere venire qua. Ho trovato Rino bene, invecchiato, sono contento per quello che sta facendo e sta avendo. Gli auguro di avere sempre di più, oltre un grande allenatore è anche un grande uomo. Io sono suo amico quindi sono di parte, gli auguro il meglio”

Sui pochi gol degli attaccanti: “Con i se e con i ma non si fa niente. Penso che dall’arrivo di Rino il Milan è cambiato tanto da fare una cavalcata incredibile a prescindere dai gol. La differenza l’ha fatta il gruppo e soprattutto a livello tattico, è una squadra che sa quello che deve fare, quando attaccare e quando difendere. Lo fanno tutti insieme mentre prima magari si ragionava con l’io”

Su cosa sarebbe cambiato se ci fosse stato Ibrahimovic: “A chi non farebbe piacere avere un attaccante così. Ma se non ce l’hai o hai giocatori che possono crescere in prospettiva serve aiutarli a farli crescere e aspettarli. Non si può chiedere tutto subito, con i giovani siamo bravi a farli diventare subito importanti e poi li facciamo sentire niente. Ci vuole equilibrio nel bene e nel male. I giovani ora vengono spinti tanto, fanno poche apparizioni e valgono tantissimo. Capisco che il mercato e questo ma se fanno male poi li critichiamo subito. Ci vuole equilibrio, di pazienza e saperli aspettare. Loro possono essere futuri campioni ma nessuno da giovane è già fenomeno a meno che sei Messi o Ronaldo”.