Zaccheroni sul Milan: "Ha le carte in regola per rientrare in Europa League"

Zaccheroni sul Milan: "Ha le carte in regola per rientrare in Europa League"MilanNews.it
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
lunedì 27 gennaio 2020, 10:46Gli ex
di Enrico Ferrazzi

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Alberto Zaccheroni, ex allenatore rossonero, ha fatto un confronto tra il suo Milan e quello attuale: "Non vedo molte analogie fra le due situazioni: sono squadre diverse, con caratteristiche differenti. E molto diverso è anche l’obiettivo in ballo: il Milan ha certamente le carte in regola per rientrare in Europa League, non dimentichiamoci che questo gruppo con Gattuso è arrivato a un punto dalla qualificazione in Champions League e in più sono arrivati altri giocatori. Il problema è che tutti i protagonisti stanno giocando al di sotto dei livelli di un anno fa. Questo è il problema. Il mio Milan? Beh, io avevo un gruppo maturo: magari poca quantità, ma alta qualità. Maldini e Costacurta andarono avanti ad alto livello. Boban, Donadoni, Weah, Seba Rossi, Albertini giocarono ancora, ma quella fu l’ultima grande impresa di un gruppo che non aveva bisogno di motivazioni ulteriori. Ricordo che eravamo in viaggio verso Udine quando la Lazio perse in casa con la Juve. Ci avvisarono appena atterrati a Ronchi dei Legionari e io guardai i miei calciatori: a tutti brillavano gli occhi.

A Galliani dissi: 'Non so se vinciamo lo scudetto, ma di sicuro vinciamo tutte e sette le prossime partite'. La verità è che ci snobbavano e noi siamo stati bravi a stare a ruota. Quel Milan veniva da un undicesimo e un decimo posto e si è rimesso in sesto. Sa di che cosa sono particolarmente fiero? Dei 275 miliardi di lire incassati con le cessioni dei giocatori nel mio periodo al Milan. Questo deve fare un allenatore: valorizzare il capitale del club. Ora sembra che se una squadra non esce palla al piede dalla sua area è un disastro, ma si può giocare in tanti modi. Un tecnico deve far fruttare quello che ha. Deve catturare l’attenzione dei giocatori. Perché sono loro che vincono le partite".