Dominici (Resp. preparatori atletici): "Allenamento? Partiamo dalle parole che piacciono a Gattuso: fatica, intensità e lavoro"

Dominici (Resp. preparatori atletici): "Allenamento? Partiamo dalle parole che piacciono a Gattuso: fatica, intensità e lavoro"
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 14 luglio 2018, 18:15Le Interviste
di Fabio Anelli

Ai microfoni di Milan Tv, il responsabile dei preparatori atletici del Milan Bruno Dominici ha fatto un resoconto della prima settimana di ritiro: “I ragazzi stanno lavorando molto bene, siamo molto contenti. Siamo contenti per come siamo arrivati. A fine campionato abbiamo dato un programma da fare ad ognuno di loro nelle due settimane prima del ritiro. Abbiamo visto che lo hanno svolto e sono arrivati in condizioni soddisfacenti”

“Siamo partiti con una parte preponderante di lavoro atletico, rispetto al lavoro con la palla. Poi mano a mano le percentuali cambieranno e si andrà sempre più su un maggiore lavoro con la palla. Oltre al lavoro fisico ci sarà un lavoro mentale, una capacità di resistere alla fatica con esercizi sul campo o nel bosco che ci permettano di raggiungere questi due obiettivi”

"Il mister era avvezzo a questi allenamenti, gli piacevano molto. Quando ho proposto questa preparazione che per certi versi si avvicina a quella che lui svolgeva da calciatore ha avvallato con grande piacere queste esercitazioni. La scelta del bosco e della sabbia è dovuta alla volontà di differenziare e di andare incontro a diverse problematiche dei calciatori, evitando inutili sovraccarichi. Raggiungere lo stesso obiettivo metabolico ma con mezzi diversi ci permette di evitare di creare scompensi ai calciatori”

"Si parte sempre dalle parole che piacciono al Mister: intensità, lavoro e fatica. Sappiamo benissimo che è uno sport in cui ci sono due tipi di fatica: mentale e fisica. La prima fatica che subiamo è quella mentale, lo dicono gli studiosi. Serve far capire questo, che quando ci si sente stanchi fisicamente si può andare oltre. Sempre senza esagerare, monitorando i carichi e progredendo gradualmente.

"Questo gruppo secondo me è una gioventù di belle speranze. Siamo giovani con potenziale molto alto. È un giovanotto che promette tanto. Il Mister si allena in campo, questo dal mio punto di vista è facilitante anche a noi. I ragazzi capiscono e danno la giusta importanza a ogni tipo di lavoro. Sa trasmettere la giusta intensità ai giocatori, parla uno che ha fatto quelle cose. Sa cosa fanno i giocatori e capisce le loro difficoltà. Non ha solo aspettative”.