Gullit: "Nel mio Milan c'era sempre pressione, avevamo fame di vittorie. Capimmo di essere forti vincendo 5-0 contro il Como in 10"

Gullit: "Nel mio Milan c'era sempre pressione, avevamo fame di vittorie. Capimmo di essere forti vincendo 5-0 contro il Como in 10" MilanNews.it
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lunedì 9 aprile 2018, 19:50Le Interviste
di Simone Nobilini
fonte gianlucadimarzio.com

Intervenuto nel corso della cerimonia di premiazione della Hall of Fame del calcio italiano a Firenze, l'ex rossonero Ruud Gullit ha parlato così di diversi temi: dal look alla dedica per il Pallone d'Oro vinto, passando per Costacurta, l'amore per l'Italia e il suo vecchio Milan:

SUL LOOK E SULLA VITA PRIVATA - "Treccine? Ho deciso di cambiare, perché la vita è come un libro. Essere famoso è bello, ma delle volte è bello poter avere dei momenti privati".

SUL PALLONE D'ORO - "Dedicai il mio Pallone d'Oro a Mandela per le sue battaglie. Questo perché un giocatore non deve solo giocare bene in campo, ma anche impegnarsi per migliorare la vita di chi è stato meno fortunato".

SU COSTACURTA E SULL'ITALIA - "Ha la faccia d' angelo ma in campo era un diavolo. Voglio ringraziare l'Italia, perché mi ha insegnato tanto. Qui ho visto tanta passione, perché sapete apprezzare la bellezza delle cose. Ai miei tempi il calcio italiano era il top al mondo, per questo sono così onorato di ricevere questo premio".

SUL SUO MILAN - "C'era sempre pressione, non riuscivamo a goderci le vittorie. Avevamo sempre fame di altre vittorie. Solo dopo mi sono reso conto di quello che eravamo riusciti a fare. Quando abbiamo capito di essere forti? In una partita con il Como. In 10 contro 11 riuscimmo a vincere 5-0, il che era incredibile in Italia. Da lì abbiamo cambiato mentalità. Spero che il Milan di ora possa rinascere e tornare a vincere".