Morace a MTV: "Seguiamo le parole di Gazidis, puntiamo a tutto con queste ragazze. Grande carattere nel derby"

Morace a MTV: "Seguiamo le parole di Gazidis, puntiamo a tutto con queste ragazze. Grande carattere nel derby"MilanNews.it
lunedì 10 dicembre 2018, 17:36Le Interviste
di Daniele Castagna

Intervenuta telefonicamente a 'L'Inferno del Lunedì' su Milan TV, Carolina Morace ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi. Queste le dichiarazioni integrali: "Sapevamo come non fosse una gara facile. L'Inter è in Serie B, ma ha atlete di qualità e già pronte per il salto. Pur in vantaggio di due gol, non l'abbiamo gestita al meglio complicandoci la vita. Ottima poi la nostra reazione, abbiamo dimostrato a livello caratteriale di esserci".

Obiettivo fare bene sui due fronti: "Campionato e Coppa Italia, tutto deve essere negli obiettivi del Milan come dice il nostro CEO Gazidis. Noi lo sentiamo molto e cerchiamo di affrontare ogni gara al massimo".

Il rientro delle infortunate: "Ieri abbiamo recuperato Martina Capelli, al suo esordio assoluto, in più Valentina Bergamaschi da bene da qualche gara ormai. Mi auguro di avere il gruppo al completo a breve".

Le difficoltà di Higuaín: "Credo che Gattuso lo stia gestendo bene, poi il ragazzo non è al 100% ed ha difficoltà a causa della schiena. Gonzalo è un trascinatore, se si sente di giocare non puoi tenerlo fuori. Ha carisma, è un leader, ad un tecnico fa sempre piacere avere a che fare con un simile campione".

Differenze tattiche tra calcio femminile e maschile: "Dipende, se si intende tattica collettivo o individuale. Il calcio è uno, poi logico che le strutture fisiche portano a cambiamenti, come la differenza di velocità e di tecnica. Ma la tattica è uguale per tutti, maschi e femmine".

La svolta caratteriale nel derby: "È stato fondamentale l'ingresso di Alborghetti. Nel primo tempo abbiamo fatto troppi lanci lunghi, mancava qualcuno che gestisce e fraseggiasse con ordine".

Il nervosismo di Higuaín: "È una cosa comune, succede ovunque in Italia. Ognuno fa come crede, non esiste una soluzione unica per il nervosismo. Io spesso reagisco dando le direttive, mentre ci sono colleghe più libertine che preferiscono altri metodi. A seconda delle personalità degli atleti, cambia l'approccio nei loro confronti sempre cercando di mantenere e contenere il tutto".