Stanga: "Giroud e Maignan si stanno adattando bene. Bennacer impressionante, Tomori esempio"
Luca Stanga, difensore del Milan Primavera, si è così espresso sul canale Twitch dell'AC Milan: "Oggi doppia seduta di allenamento, un po' faticosa, ma è andata bene. Le gambe devono ancora riprendersi. Allenarsi con i campioni ti aiuta tantissimo dal punto di vista mentale, ti fa stare sempre molto concentrato, ti aiuta a crescere".
Su come si stanno adattando i nuovi acquisti: "Bene, si stanno adattando bene, conoscono le lingue. Tutti bene, soprattutto Giroud e Maignan.
Sui consigli del mister e compagni durante le partite a Milanello: "Mi hanno sempre aiutato; il mister mi dice di essere più coraggioso, di rischiare di più, di chiedere palla e di nascondermi il meno possibile".
Su Tomori: "Tomori pressa sempre l'uomo, non gli lascia mai lo spazio. Questo per un difensore centrale è importantissimo, non lasciare mai lo spazio all'attaccante"
Sui compagni di reparto: "Ho giocato l'ultima di fianco a Caldara. Lui non è uno che parla tanto, ma mi dice di stare sull'uomo e di non dare l'appoggio ai giocatori avversari".
Sui compagni della Primavera: "Trascorriamo buona parte della giornata a parlare dell'allenamento, di come è andata, di cosa il mister ci chiede. Ci confrontiamo".
Sul suo idolo: "Da piccolo mi piaceva molto Thiago Silva".
Sulla rosa rossonera: "Tutti meritano di essere dove sono, non c'è nessuno che non sia all'altezza del Milan".
Su chi lo ha impressionato di più: "Senza fare differenze quello che mi ha impressionato di più è Bennacer, perché ha una felicità di uscire dalle situazioni difficili con una facilità disarmante. Anche se è in mezzo a 4, passi la palla a lui e riesce a uscire".
Sul gruppo squadra: "Si divertono molto. Sono tutti molto uniti".
Sui suoi sogni da bambino: "Da bambino non pensavo neanche di giocare nel Milan, giocavo e basta. Forse me ne sto rendendo conto solo ora, ma non ci penso molto altrimenti è finita. Bisogna sempre porsi obiettivi più alti di quelli a cui si è arrivati".
Sulla sua carriera al Milan: "Ho iniziato nel Milan a 7 anni, ho fatto tutta la trafila. Farò un anno di Primavera da fuori quota con la speranza che quando servirà per la Prima Squadra sarà a disposizione. La convocazione a Firenze? Il mister venne da me e mi disse: verrai in trasferta con noi. Come stavo? Un po' di tensione ci vuole sempre, le gambe un po' mi tremavano".
Sulla musica in spogliatoio: "Vanno per la maggiore quelle francesi: si impossessano della cassa e non ce n'é per nessuno. La trap va fortissima".
Sullo studio: "Bisogna sapersi organizzare, poi ci vuole la voglia. Le scuole ci aiutano, ci sono vari piani di studio che favoriscono la nostra situazione. Basta un po' di buona volontà e poi si può fare tutto".
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