acmilan - La storia della settimana: legami di sangue

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martedì 13 febbraio 2018, 21:48News
di Daniele Castagna
fonte acmilan.com

Il racconto scelto da acmilan.com è di Elena Furlani: la storia di una passione, per il calcio e per il Diavolo, che si tramanda di padre in figlio

La prima volta che mio padre mi ha portata allo stadio era il 18 agosto 1995, Sant'Elena, non lo dimenticherò mai... Trofeo Berlusconi, Milan-Juve. Era la sera dell'ultimo giro di campo del mio idolo... tutti in piedi, tutti ad applaudire, tutti in lacrime, milanisti e juventini senza più colori, senza rivalità. Tutti inchinati alla corte del Cigno, Marco Van Basten... per un'ultima volta. Da quello stadio non me ne sono più andata. Tutta la mia adolescenza trascorsa in curva in quel secondo anello che regala emozioni indescrivibili. Perché se nel sangue scorre il rosso e il nero, non puoi restare indifferente al richiamo della curva!

L'amore per il Milan me l'ha trasmesso mio padre. Sono cresciuta negli anni in cui il Milan ha insegnato al mondo come si giocava a calcio, gli anni di Arrigo Sacchi al comando, di Gullit,Van Basten e Rijkaard. Gli anni di Virdis, Baresi, Tassotti, Massaro e tanti altri. Poi gli anni sono passati e anche se a San Siro non ci tornavo più tanto spesso (mio marito non è tifoso) non ho mai smesso di amare questi colori.

Sono diventata zia prima che madre... Riccardo, Emanuele, Alessandro, Federico... questo è l'ordine. Per ognuno di loro appena nati, ancora all'ospedale, ho messo nella culla la mascotte del Milan, non potevo non trasmettere loro la passione per i colori rossoneri. Quest'anno finalmente ho coronato il mio sogno, tornare a San Siro con loro quattro tutti insieme... come zia e come mamma... È stato indimenticabile per loro ma soprattutto per me. E anche se dal secondo anello arancione guardavo nostalgica la mia Sud, in cuor mio so che il nostro posto, per tutti e cinque, la prossima volta sarà là. Secondo anello blu... perché quando la curva chiama non puoi far altro che andare!

di Elena Furlani