Difesa solida e attacco in mano a Piatek, così è tornato il Milan
La missione primaria di Gennaro Gattuso, dopo i primi mesi della stagione in cui la difesa imbarcava acqua da ogni lato, è stata quella di trovare una chiave tattica per subire meno reti. Anche l’assenza di Biglia in un certo senso ha favorito il miglioramento della difesa, grazie all’inserimento graduale di Bakayoko e alla diga formata con Kessie, due mastini davanti a capitan Romagnoli. Nel 2019 addirittura la squadra di Gattuso ha subito solo 3 gol nelle otto partite giocate fino ad ora tra campionato e coppe, risultando così una delle difese meno battute d’Europa. Lo stesso Paquetà è stato prezioso nell’equilibrio in mediana, calandosi subito nella parte e dedicandosi molto alla fase difensiva, proprio come piace all’allenatore. Poi c’è Donnarumma che è tornato a disputare gare su livelli altissimi e parecchie volte ha contribuito a salvare la porta con veri e propri miracoli.
Se il pacchetto arretrato subisce pochi gol, in attacco in questo periodi ci sta pensando Piatek a risolvere i problemi. Sei reti in 5 apparizioni in rossonero, un record per il polacco che continua a segnare come se fosse la cosa più facile del mondo. Dunque sono stati parzialmente sistemati i problemi in avanti, anche osservando la partita contro l’Atalanta in cui Calhanoglu si è finalmente sbloccato dopo 275 giorni di digiuno in campionato, l’ultima rete prima di Bergamo risaliva all’ultimo match dello scorso anno contro la Fiorentina. Insomma è un momento molto positivo per i rossoneri, e domani sera arriverà l’Empoli, che può costituire la classica trappola proprio come’è successo all’andata (match finito 1-1), ma stavolta è un Milan diverso e a San Siro è chiamato a un’altra prova di maturità.
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