L'ultima sfida di Gattuso: recuperare Kalinic per il rush finale del campionato

Sfumati i nomi di maggiore grido, Aubameyang e Belotti in primis, il Milan ha virato su Nikola Kalinic in estate per rinforzare l’attacco. Con Andrè Silva appena arrivato dal campionato portoghese e Cutrone aggregato dalla Primavera alla Prima squadra, la scelta di puntare sul croato era stata dettata dalla necessità di fornire esperienza e conoscenza del campionato italiano ad un reparto con l’età media bassa. In altre parole, Kalinic avrebbe dovuto essere la chioccia dei due giovani compagni di reparto. Il campo, tuttavia, ha stravolto le carte in tavola. L’ex centravanti della Fiorentina, infatti, è stato superato nelle gerarchie dell’attacco milanista da Cutrone, prima, e da Andrè Silva poi. Kalinic non è riuscito a fornire, fino ad ora, l’apporto sperato in materia di gol e di gioco.

Un atteggiamento scarsamente propositivo e le sole quattro reti stagionali non sono state sufficienti a fare scattare la scintilla con il tifo milanista che anzi, con il trascorrere del tempo si è allontanato dal croato. Dopo aver recuperato Andrè Silva, Gennaro Gattuso ha l’obbligo di rivitalizzare anche Kalinic in modo da implementare le potenzialità offensive della sua rosa, in vista di un finale di campionato in cui è richiesto l’apporto di tutti i giocatori. Il processo è già iniziato, l’esclusione dalla lista dei convocati contro il Chievo deve essere intesa in questo senso. L’allenatore calabrese ha sostituito alla carota, i complimenti di inizio anno, al bastone per lanciare nuovamente Kalinic nell’importante match dell’Allianz Stadium contro la Juventus. La prestazione di Kalinic non è stata all’altezza, ma il suo recupero è una prerogativa per il prosieguo del campionato.