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Coronavirus, il bollettino nazionale. Taglio stipendi: trovato accordo tra i club. Tommasi: "Proposta vergognosa"

LIVE MN - Coronavirus, il bollettino nazionale. Taglio stipendi: trovato accordo tra i club. Tommasi: "Proposta vergognosa"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 6 aprile 2020, 20:35News
di Redazione MilanNews

20.35 - Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa ha annunciato un nuovo aiuto alle imprese per un totale di 400 miliardi di euro: Vi annuncio che con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, piccole, medie e grandi che siano. Si tratta di 200 miliardi per il mercato interno e altri 200 per rafforzare l'export. Non ricordo un intervento così poderoso nella storia della nostra Repubblica. - continua Conte – Lo faremo tramite i normali canali di prestito con lo Stato che si farà garante per le imprese che richiederanno questi finanziamenti. Abbiamo inoltre esteso la golden power per proteggere gli asset strategici in vari campi dagli interessi stranieri o da eventuali scalate avverse”.

19.12 - "È una proposta vergognosa e irricevibile". L’Assocalciatori, presieduta da Damiano Tommasi, boccia senza mezzi termini la linea guida della Lega Serie A sul taglio agli stipendi e il vicepresidente, Umberto Calcagno spiega: "È chiara l’indicazione che si vuol far pagare solo ai calciatori gli eventuali danni della crisi. L’unica parte rilevante del comunicato della Lega è l’inciso con cui si dice che le squadre dovranno negoziare le modifiche contrattuali con i singoli giocatori", le parole riportate da gazzetta.it.

18.20 - Dimitrios Siovas, difensore greco del Leganés, si è sfogato così per la cattiva gestione dell'emergenza Coronavirus da parte del governo spagnolo: "Il governo non ha preso in tempo le misure adeguate. Nonostante si sapesse che cosa stava accadendo in Italia, a Madrid si sono tenute manifestazioni con migliaia di persone. La popolazione non è stata obbligata a restare in casa e tanti così sono usciti. In Spagna c'è una gran quantità di morti e abbiamo paura, in Grecia hanno agito meglio", le sue dichiarazioni a Vape Pape.

18.05 - Come ogni giorno la Protezione Civile ha diramato il bollletino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i numeri:

• Casi attuali: 93.187 (+1.941, +2,1%)
• Deceduti: 16.523 (+636, +4%)
• Dimessi/Guariti: 22.837 (+1.022, +4,7%)
• Ricoverati in Terapia Intensiva: 3.898 (-79, -2%)

Totale casi: 132.547 (+3.599, +2,8%)

18.00 - La Regione Lombardia ha reso noti i dati delle ultime 24 ore. Il bollettino parla di 297 decessi nell'ultimo giorno (ieri 249) per un totale di 9202 morti dall'inizio dell'epidemia. I contagiati in Lombardia sono attualmente 51.534, con un incremento di 1089 unità nelle ultime 24 ore (ieri 1337). "Ma - ha detto Gallera - i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati circa 5mila, poiché ieri era domenica, mentre nel bollettino di domenica il dato era tratto dopo oltre 8mila tamponi". Attualmente sono ricoverate in terapia intensiva 1343 persone, +26 rispetto a ieri. 
"La situazione è in lento ma costante miglioramento. Anche i dati di Milano sono confortanti: c'è buona soddisfazione, ma non possiamo in alcun modo abbassare la guardia", ha detto Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia.

17.15 - Venezia FC informa che il calciatore Antonio Junior Vacca è risultato positivo al test per l’identificazione del Coronavirus-COVID-19. Attualmente Antonio Junior Vacca si trova in isolamento presso la sua abitazione. Le sue condizioni di salute sono migliorate poiché ad oggi il giocatore ha superato la fase sintomatica. La società nei prossimi giorni si adopererà per far porre in essere le misure necessarie di verifica sullo stato di salute degli altri tesserati e dipendenti.

16.22 - Anche l'U.S. Lecce scende in campo per combattere e sostenere l'emergenza legata al Coronavirus. I calciatori, lo staff tecnico e sanitario della prima squadra hanno donato tre respiratori-ventilatori polmonari per terapia semi-intensiva. Questa mattina presso il Dea, il nuovo Dipartimento di emergenza ed accettazione dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, capitan Mancosu e Lucioni hanno consegnato i tre ventilatori polmonari nelle mani del direttore generale dell'Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, e del primario del Dipartimento di anestesia e rianimazione, Giuseppe Pulito. "Un piccolo gesto da parte nostra per manifestarvi gratitudine e vicinanza in questo momento difficile": questo il messaggio che ha accompagnato il gesto dei giallorossi. (ANSA).

15.59 - L'ultimo aggiornamento che arriva dalla Spagna relativo al nuovo bollettino per l'emergenza Coronavirus riporta un calo del numero dei morti - 637, rispetto ai 674 di 24 ore fa - così come della crescita dei contagi: il numero dei casi totali della penisola iberica è arrivato a quota 135.032. I deceduti totali in Spagna arrivano, dunque, a 13.055 con 4.273 casi totali in più. Oltre 40mila malati sono guariti e 60mila sono attualmente ricoverati in ospedale, di cui 6.931 in terapia intensiva. 

15.53 - La Lega Serie A, al termine dell'Assemblea andata in scena nella giornata odierna, ha emesso il seguente comunicato sulle linee guida in relazione alla riduzione del compenso dei tesserati dei vari club, ma anche per quanto riguarda la volontà di riprendere la stagione non appena le condizioni medico-sanitarie lo consentiranno:

"Impatto del Covid-19 sul sistema calcio

Il coronavirus ha costretto il mondo intero ad affrontare una crisi senza precedenti. L'Italia è tra le nazioni più colpite con una drammatica caduta del PIL del Paese e milioni di lavoratori interessati dalla misura degli ammortizzatori sociali.

Il settore calcio vivrà parimenti una situazione estremamente difficile, anche in caso di ripresa differita delle restanti parite di campionato e di Coppa Italia, mettendo a repentaglio la tenuta di tutto il sistema, da sempre sostenuto dalla Lega Serie A grazie al contributo mutualistico versato per le serie minori e gli altri sport.

Linee guida Lega Serie A su riduzione compensi a calciatori, allenatori e tesserati federali della prima squadra

Il contesto sopra descritto richiama tutti ad un atto di forte responsabilità, con i Club pronti a fare la propria parte sostenendo ingenti perdite per garantire il futuro del calcio italiano.

Perdite che necessariamente dovranno essere contenute incidendo sulla riduzione dei costi, la cui principale voce per le Società è rappresentata dal monte salari. In linea con le azioni volte a diminuire il costo lavoro adottate a livello nazionale e internazionale, la Lega Serie A ha deliberato oggi, all'unanimità con esclusione della Juventus che ha già raggiunto un accordo con i propri giocatori, una comune linea di indirizzo per contenere l'importo rappresentato dagli emolumenti di calciatori, allenatori e tesserati delle prime squadre. Questo intervento, necessario per salvaguardare il futuro dell'intero sistema calcistico italiano, prevede una riduzione pari ad un 1/3 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 4 mensilità medie onnicomprensive) nel caso non si possa riprendere l'attività sportiva, e una riduzione di 1/6 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 2 mensilità medie onnicomprensive) qualora si possano disputare nei prossimi mesi le restanti partite della stagione 2019/2020. Resta inteso che i Club definiranno direttamente gli accordi con i propri tesserati.

Termine della stagione sportiva 2019/2020

La Lega Serie A sta seguendo l'evoluzione dello scenario in stretto coordinamento con la UEFA, la FIGC e l'ECA. E' stata confermata la volontà di portare a termine la stagione e di tornare a giocare, senza correre rischi, solo quando le condizioni sanitarie e le decisioni governative lo consentiranno.

L'Assemblea riunita oggi ha inoltre analizzato le raccomandazioni per la ripresa di gare e allenamenti delle varie discipline sportive prescritte dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, alla luce dell'attuale situazione di emergenza sanitaria. A tal proposito entro fine settimana la Federcalcio emanerà le relative norme medico sanitarie".

15.29 - Durante l'Assemblea di Lega Serie A di oggi, i club hanno raggiunto un accordo sulla proposta da fare sul taglio agli stipendi: sono state fatte varie ipotesi a seconda del fatto che si torni a giocare o meno. Il documento è stato votato all'unanimità dalle società. 

14.17 - Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, ha concesso una lunga intervista al quotidiano sloveno Ekipa, ribadendo la sua volontà di terminare la stagione sportiva 2019-2020: "Sono ottimista e fiducioso, la Liga sarà portata a termine così come la Serie A. Chiaramente oggi non posso promettere o garantire niente, tutto dipenderà della situazione di ciascun Paese".

13.32 - Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Alexandre Pato ha raccontato così la situazione in Brasile per l'emergenza coronavirus: "La federazione ha interrotto l’attività per 20 giorni. Stanno venendo fuori casi di ragazzi giovani, c’è paura. Io sto rigorosamente in casa, con mia moglie. Mi alleno una volta al giorno per un’ora e mezza. Certe cose si vedevano solo alla tv. Poi arrivano anche da te e dici 'cavolo, il mondo si è fermato davvero'. E’ qualcosa che spaventa molto e ti lascia grandi interrogativi sui prossimi anni: nulla sarà come prima. E c’è stato anche un frangente in cui ho avuto davvero paura: nei primissimi giorni in cui il virus iniziava a espandersi ho avuto un po’ di febbre. Sono corso immediatamente in ospedale, terrorizzato, e mi hanno fatto il test che per fortuna è risultato negativo".

13.19 - E' notizia di ieri che Boris Johnson sia stato ricoverato a causa del Coronavirus contratto due settimane fa. Il premier inglese, in ospedale ufficialmente a titolo precauzionale, sarebbe però in realtà attaccato ad un ventilatore polmonare. Lo sostiene l'agenzia stampa russa Ria Novosti, che cita una fonte del servizio sanitario nazionale.

13.02 - Un bazooka da 400 miliardi di euro per spingere l’Italia verso la ripresa. È questa l’entità dei prossimi provvedimenti del governo, scrive La Stampa, dopo il vertice di ieri che ha portato a una sostanziale sintonia tra PD e 5S. Previsti aiuti alle imprese, a partire da prestiti con tassi d’interesse vicini allo zero. Per quelli fino a 25 mila euro, inoltre, non servirà alcuna valutazione del merito di credito da parte della banca.

12.53 - Interpellato sulla possibilità di una ripresa senza VAR, Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, spiega le motivazioni a La Domenica Sportiva su Rai 2: "Potrebbe essere una cosa che ci viene costretta. Come sapete oggi la VAR viene fatta in furgoni, ambienti angusti, vicini ad altri operatori che non sai chi ha frequentato prima di arrivare lì. Si rischia che non ci siano le distanze di sicurezza, io auspico che non accada, ma potrebbe esserci anche questo problema. Questo però è un discorso della Serie A, ma mi preme il discorso dei Dilettanti: come si fa a mandare un ragazzo di 18 anni in campi di provincia dove non saprà a cosa va incontro? Se dovessimo ripartire domani, noi non ci saremmo. Gli arbitri sono preoccupati di poter rivedere le proprie famiglie, e bisogna cominciare a ragionare prima sulle cose. Io spero che il VAR ci sia, se dovesse mancare sarebbe però per un'emergenza sanitaria".

12.16 - "Povero mercato: i giocatori valgono il 30% in meno": titola così questa mattina Repubblica che spiega che il collasso economico dovuto all'emergenza coronavirus avrà conseguenze anche sulle squadre di calcio e sul mercato estivo. In questo scenario, i club cercheranno soprattutto di fare scambi tra di loro. Il valore dei giocatori scenderà di almeno il 30%, mentre gli acquisti di gennaio e lasciati in prestito sono già un cattivo affare in quanto ora costerebbero meno rispetto a tre mesi fa. 

12.10 - Il presidente dell'AIC, Damiano Tommasi, ha scritto una lettera sulle pagine del Corriere dello Sport in risposta al direttore del quotidiano, Ivan Zazzaroni, che pochi giorni fa aveva pesantemente criticato l'AIC e la sua utilità: "Caro direttore, raccolgo la provocazione e sono a rispondere, anch’io prendendomi un po’ di tempo con alcune premesse prima di riflettere sul momento, su chi è l’AIC e chi rappresenta. Ho preso in due giorni schiaffi da tutte le parti e sì, hai ragione, siamo stati inconcludenti. Ha fatto di più il Coronavirus che le nostre tante parole, parole, parole. Qualche dirigente sportivo mi ha accusato di fare del terrorismo. Ho imparato una cosa dall’epidemia: che il nostro volere e i nostri programmi futuri sono puro esercizio dialettico, l’agenda la detta il Coronavirus, purtroppo. Nella vicenda Juve nessuno ha scavalcato nessuno ma siamo stati costantemente aggiornati e quando calciatori e club vanno d’accordo non vedo perché l’AIC si debba sentire accantonata. Lavoriamo per questo, far andare d’accordo club e calciatori. L’idea che mi sono fatto è che le considerazioni attuali su tagli a stipendi o meno, chiusura anticipata o meno, giocare d’estate o meno, siano, ad oggi, per l’80% con priorità all’emergenza economica e per il 20% all’emergenza sanitaria. Ricominciare il campionato per ridurre le perdite, finire la stagione sul campo per non avere ricorsi, continuare ad allenarsi per avere diritto allo stipendio, ritrasmettere le partite per avere l’audience, raccontare le partite per riconquistare il pubblico ma anche il contrario, chiudere il campionato per non pagare nessuno o annullare la stagione per non retrocedere. Tutti costretti, chi più chi meno, da un’emergenza economica che sembra stia facendo più male dell’emergenza sanitaria. Credo che l’epidemia in corso ci stia dicendo proprio questo, invertite le priorità. In questo, mi spiace dirlo, seguendo i ragionamenti e le riflessioni, vedendo e sentendo i commenti, le critiche e le soluzioni proposte, temo che lo slogan ottimistico del “tornerà tutto come prima!” sarà invece, per il calcio, una triste conclusione".

12.04 - Secondo quanto riportato da La Repubblica, che cita un documento interno alla FIFA che il quotidiano ha potuto visionare ed esaminare, la Federazione internazionale ha già dato il via libera e autorizzato la modifica delle date del calciomercato: è probabile che venga decisa una finestra unica che parta dal 1° settembre fino al 20 dicembre, o da metà a agosto a novembre, con le trattative che dunque si sovrapporrebbero a campionati e coppe.

11.45 - Dopo il fallimento del tavolo con l'AIC per arrivare a un accordo sul taglio degli stipendi, i club di Serie A provano a fare fronte comune per presentare una proposta per il taglio dei mesi di marzo e aprile. L'idea che pare prendere piede e che verrà discussa oggi all'Assemblea di Lega, è quella di tagliare il 10% dell'ingaggio totale, partendo appunto dallo scorso mese e da quello in corso. Nel caso in cui dovesse restare fermo tutto anche nei mesi di maggio e giugno, ovviamente verrebbe raddoppiato il conto e portato al 20%. Ovviamente ancora non si conosce quale potrebbe essere la risposta da parte dei calciatori, con i club che dovranno verificare la loro disponibilità ma che confidano nel buonsenso. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.

11.39 - Non si sono ancora date certe per la possibile ripresa dei campionati ma il Corriere dello Sport di questa mattina parla della possibilità che la Serie A riparta una settimana prima rispetto per esempio alla Liga. A livello di giornate da disputare il nostro campionato è comunque indietro rispetto a tutte le Leghe in Europa e scattare in anticipo sarebbe un bene oltre a dare al nostro prodotto una visibilità mondiale.

11.20 - Restano ancora molti dubbi intorno alla possibile ripresa degli allenamenti e successivamente del campionato di Serie A. Non tutti pensano che sia giusto riprendere ad allenarsi, a cominciare dal Milan, con Gazidis che ieri ha ribadito che al primo posto debba esserci sempre la salute dei giocatori, degli staff e di chi lavora intorno al calcio. Non convince tutti neanche l'idea di un maxi ritiro di un mese e mezzo che isoli le squadre dal resto del mondo: resterebbero i contatti con i dipendenti al seguito. Giovedì ci sarà un nuovo incontro tra le varie componenti della FIGC, che sarà il preludio dell'incontro tra Gravina e il ministro Spadafora previsto per venerdì. A riportarlo è Tuttosport.

11.15 - "Clausura e tutti controllati: così si può ripartire". Questo il titolo con cui si apre l'edizione odierna del QS in edicola stamani con le parole del Professor Capusa, n.1 dell'antidoping Figc. Con un'intervista esclusiva al quotidiano il professore ha spiegato le possibili condizioni per finire la stagione del calcio: "Non solo tamponi, serve una nuova idoneità sportiva".

10.43 - "Chiusura in autunno". Questo il titolo alle pagine 2-3 che Tuttosport riporta dalle parole del numero uno della Figc Gabriele Gravina che ha ipotizzato il campionato fino ad ottobre. Queste alcune sue parole: "E' un'ipotesi per gestire l'emergenza chiudendo in questo anno la stagione". L'idea nasce dal voler evitare ricorsi che paralizzerebbero tutto.

10.13 - In merito alla ripresa del campionato, l'edizione odierna del Corriere della Sera riferisce che la decisione spetterà al governo che seguirà le indicazioni del comitato scientifico. Tutto dipende dall'evoluzione del virus, quindi per ora non ci sono certezze ma solo verie ipotesi: la più ottimistica è la ripesa il 17 maggio, mentre il 20-21 giugno quella più pessimistica. Nelle scorse ore, il numero uno della Figc, Gravina, ha dichiarato: "Siamo pronti a spingerci sino a settembre-ottobre. Si tratta chiaramente di una possibilità estrema.

09.58 - "Scudetto a due vie": questa l'apertura del Corriere dello Sport in edicola oggi. Il quotidiano svela le ipotesi sulle possibili ripartenze della Serie A e delle Coppe. Esistono un calendario parallelo con i campionati affiancati all'Europa e un calendario a blocchi con la chiusura dei tornei per il titolo e solo dopo Champions ed Europa League: finali 5-8 o 19-22 agosto.

09.14 - "Tamponi e test per tutti". Questo il titolo con cui si apre l'odierna edizione di Tuttosport in edicola stamani: "Casasco, presidente dei medici sportivi, indica le condizioni per la ripresa. Dall'assemblea di Lega al vertice Spadafora-Gravina: settimana cruciale per delineare il finale di stagione. Gravina, presidente Figc, ipotizza la fine del campionato tra settembre e ottobre".

07.45 - Nel corso dell'intervista a La Domenica Sportiva di questa sera, dove Gabriele Gravina, numero uno della FIGC, ha parlato di "possibilità di finire la stagione a ottobre", c'è stato anche spazio per una puntualizzazione. Perché, spiega Gravina, le sue sono "ipotesi di lavoro". "Confido molto nelle autorità scientifiche del nostro paese e nelle autorità di governo del nostro paese - chiosa Gravina -, ci dobbiamo rimettere alle loro decisioni. Prendere autonomamente delle scelte negative di sospensione o annullamento delle competizioni sportive esporrebbe il nostro mondo a delle responsabilità da un lato sportive e dall'altro contrattuali verso le quali noi non avremmo nessuna possibilità di difesa con una decisione negativa in questo momento".

****** LUNEDI' 6 APRILE 2020 ******

21.30 - Novità positive dalla Lombardia. Si sono conclusi i lavori ed è stato reso operativo l'ospedale da campo ricavato alla "Fiera di Bergamo", dove domattina sono già stati programmati i primi ricoveri di malati COVID-19 nell'area. A riportarlo è SkyTg24.

20.30 - Se dal bollettino quotidiano della Protezione Civile italiana è possibile trarre qualche indicazione quantomeno d'ottimismo per il prossimo futuro, lo stesso non si può dire della Spagna che, muovendosi come noto con qualche giorno di ritardo rispetto alla situazione del nostro paese, fronteggia ancora il momento del picco di contagi. Per il primo giorno intero, infatti, la Spagna ha un numero di contagiati complessivi superiore all'Italia, anche dopo l'aggiornamento di Borrelli delle 18: sono infatti 130.759 i casi complessivi di Covid-19 nel suolo spagnolo, a fronte dei 128.948 italiani contagiati dall'inizio dell'emergenza.

19.53 - "4183 medici, infermieri e Oss contagiati negli ospedali lombardi. Qualcosa è andato storto, troppi non erano protetti", lo scrive in un Tweet il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, in cui sottolinea la situazione dei contagi negli ospedali Lombardi.

- 448 all’Asst Spedali di Brescia;
- 436 all’Asst Bergamo Est (Ospedali di Seriate e Alzano);
- 283 all’Asst Lecco;
- 282 all’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Qualcosa è andato storto, troppi non erano protetti.

19.05 - Il Club avvierà nei prossimi giorni altri due progetti di solidarietà. Il primo sarà riservato ai circa 2000 abbonati rossoneri con più di 65 anni, appartenenti a una fascia demografica tra le più vulnerabili in questa emergenza. Grazie alla preziosa collaborazione di alcuni partner commerciali come Alps, Bioscalin, La Molisana, Peroni, Balocco e i Milan Club cinesi, verrà attivata una consegna a domicilio di generi di prima necessità e articoli sanitari. Il “care-pack” rossonero vuole essere un gesto concreto di vicinanza e solidarietà, due principi che sono alla base dei valori del Club. 

La seconda iniziativa è per i più giovani: il Milan sarà uno dei partner del Comune di Milano in un progetto volto ad acquistare dei tablet per permettere a quei giovani studenti delle scuole milanesi che ne sono sprovvisti l’accesso alla formazione online. L’emergenza Covid-19 e la conseguente chiusura delle scuole ha imposto un ripensamento dell’attività didattica e della relazione educativa che accompagnano il processo di apprendimento. Con la formazione a distanza i docenti stanno lavorando affinché le scuole restino “aperte”, nonostante la chiusura fisica delle aule. Il Milan donerà 30 tablet al Comune di Milano che verranno distribuiti agli studenti di elementari e medie per partecipare dalle proprie case alle attività didattiche.  

19.00 - Il Milan sta unendo tutta la comunità rossonera, dalla società ai tifosi di tutto il mondo, con i giocatori, dirigenti, dipendenti e Milan Club, in una raccolta fondi che ad oggi ha consentito di raccogliere oltre 600.000 euro per la lotta contro il Covid-19. La campagna è ancora attiva. E’ ancora possibile scendere in campo a fianco di Fondazione Milan e donare qualunque cifra attraverso la piattaforma difundraising cliccando il seguente link: 

https://www.gofundme.com/f/emergenza-coronavirus-ospedali

Un ulteriore contributo è giunto dalla “Gordon and Jenny Singer Foundation” che ha versato 100mila dollari all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano per l’acquisto di ventilatori polmonari.

18.37 - Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, ha lanciato un messaggio sui canali social del club in questa emergenza Coronavirus: "Cari milanisti, vi parlo dalla mia casa qui a Milano dove come voi sono rinchiuso mentre viviamo questa tragedia intorno a noi, in questi giorni abbiamo capito chi e cosa conta di più. Penso agli infermieri, ai medici, a tutti gli operatori sanitari, ma anche alla polizia, alle forze dell'ordine, agli autisti, ai commessi dei supermercati e a tutti agli addetti ai servizi essenziali che in un modo o nell'altro si prendono cura di noi e su cui facciamo affidamento. Grazie a tutti loro dal profondo del cuore. La più grande priorità del nostro club è molto semplice: è la salute e la sicurezza dei nostri giocatori, del personale, dei tifosi e della nostra comunità. Torneremo ad allenarci e a giocare solo quando tutto sarà in sicurezza per i nostri giocatori, per lo staff, i tifosi e gli italiani. Ci stiamo impegnando in diversi modi per dare un aiuto concreto, tutto questo viene spiegato sul nostro sito in un comunicato stampa dedicato, stiamo pensando ai più anziati, ma anche ai giovani. Quando la nuova stagione partirà non dimenticheremo gli eroi di questi mesi che con coraggio e professionalità aiutano migliaia di persone. Sono felice ed orgoglioso che in numero incredibile vi stiate unendo a questi sforzi, nello stesso modo in cui avete sempre sostenuto il nostro grande club. Abbiamo anche il dovere di guardare avanti per il nostro club, per assicurarci che superi questa crisi in modo sano e forte. Lo faremo su basi sicure. Stiamo partecipando attivamente, ai più alti livelli, con le autorità sportive nazionali ed internazionali per gestire il calcio in questa emergenza. Il calcio porta gioia e questo è importante, faremo la nostra parte per ricostruire la speranza, la gioia, l'orgoglio e la solidarietà per quando usciremo da questo momento. I club non sono solo delle società che giocano a calcio, hanno un ruolo nella comunità, rappresentano dei valori senza i quali il calcio non varrebbe nulla. Vogliamo che sentiate il Milan vicino a voi, vogliamo rendervi orgogliosi. Ho visto tanto da parte vostra e da tutti gli italiani, sento fiducia e orgoglio per il futuro, sono fiero di far parte di questo club e di questa fantastica città. Restiamo uniti in questi momenti difficili, saremo ancora di più una squadra compatta quando usciremo da questa crisi, più umani, più uniti, più forti che mai. Avanti Italia, sempre Milan".

18.24 - Il numero di decessi nelle ultime ventiquattr'ore, 525, è il più basso dal 19 marzo a questa parte.

18.15 -  Arriva il consueto bollettino giornaliero italiano dell'emergenza Coronavirus nelle ultime 24 ore:

2.972 nuovi contagi (+3.5%),

525 decessi (+3.4%),

3.977 ricoveri (-0.4%),

819 guariti (+3.9%)

-17 terapie intensive (-0.4%).

18.12 - "I dati di oggi continuano a essere confortanti". Giulio Gallera, Assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha commentato così nella sua consueta conferenza stampa i numeri del contagio da Coronavirus nel territorio lombardo. Oltre ai decessi (249 nelle ultime 24 ore contro i 345 di ieri), è diminuito ancora anche il numero dei ricoverati in terapia intensiva (-9 rispetto a ieri). Di seguito, gli schemi dettagliati con tutte le informazioni per provincia.

18.03 - Dall'11 marzo al 4 aprile 2020 le Forze di polizia, nell’ambito delle verifiche sul rispetto delle norme restrittive per il superamento dell’emergenza Coronavirus, hanno controllato 4.859.687 persone e 2.127.419 esercizi e attività commerciali. Complessivamente le contestazioni alle persone per violazioni ai divieti anti-contagio sono state 176.767, delle quali 115.738 denunce per violazioni dell’articolo 650 del codice penale (c.p.) e 61.029 per violazioni amministrative, dopo l’entrata in vigore il 26 marzo scorso del decreto legge n.19/2020, che ha modificato la disciplina delle sanzioni.

18.00 - 3.300.000: è questo il numero di mascherine che sono state e stanno venendo progressivamente distribuite gratuitamente in tutta la Regione Lombardia. A comunicarlo è stato Pietro Foroni, Assessore Territorio e Protezione Civile, che ha commentato provincia per provincia la loro ripartizione. Ricordiamo che da oggi, in Lombardia, è partita l'ordinanza che obbliga tutti i cittadini a proteggersi naso e bocca con una mascherina (o simili) ogni volta che escono di casa per comprovate necessità. Di seguito, lo schema.

17.46 - Sono stati comunicati i dati delle ultime ventiquattr'ore in Lombardia della situazione Coronavirus:

+8.107 tamponi effettuati,

+1.337 nuovi positivi,

-9 terapie intensive,

+249 decessi,

+7 ricoverati non t.i.

17.33 - Dal 9 al 14 aprile, come previsto dal calendario scolastico, si svolgeranno le vacanza di Pasqua in tutte le scuole italiane. Per questo motivo saranno sospese le attività di didattica a distanza anche se - riporta Sky - ogni istituto potrà prevedere in autonomia il recupero di alcuni giorni.

16.50 - In un'intervista rilasciata a NBC, il Premier Giuseppe Conte è tornato a parlare del lockdown in Italia: "In questo momento non posso dire quando il lockdown avrà fine. Noi stiamo seguendo le indicazioni del comitato scientifico, ma l'Italia è stata la prima nazione ad affrontare l'emergenza. La nostra risposta forse non è stata perfetta, ma abbiamo agito al meglio sulla base della nostra conoscenza. La validità delle nostre misure è stata riconosciuta dall'OMS e i risultati indicano che siamo sulla strada giusta"

16.25 - Dati devastanti negli Stati Uniti a causa del Coronavirus. Nelle ultime quarantotto ore, secondo la John Hopkins University, i morti sono stati oltre 2500, per un totale di 8503. I casi accertati di contagio al momento sono 312.245, quasi il doppio dunque di Italia e Spagna.

16.15 - Stando alle indiscrezioni dei media britannici, riportate dal Corriere della Sera, preoccupano le condizioni di Boris Johnson. Il premier britannico continua ad avere la febbre alta e i sintomi non sono affatto lievi, anzi. La metafora è quella di una "martellata in testa".

15.35 - Lega Serie A, convocata Assemblea in via d'urgenza per domani - Con un comunicato, la Lega Serie A ha annunciato di aver convocato per domani un'Assemblea in via d'urgenza: "in videoconferenza alle ore 10.00 in prima convocazione e, occorrendo, alle ore 12.00 in seconda convocazione".

12.40 - Il mondo intero, negli ultimi tempi, è stato martoriato dalla terribile emergenza Coronavirus. Una pandemia globale, partita dalla Cina ma che ha colpito il mondo intero e gli ultimi dati lo confermano. Secondo i dati diffusi da worldometers, infatti, le 5 nazioni maggiormente colpite sono nell'ordine, Stati Uniti, Spagna, Italia, Germania e Francia. Rispetto agli ultimi dati gli Usa hanno avuto un incremento di 280 nuovi casi mentre la Spagna un terribile aumento di 4591 unità. Questi gli ultimi numeri:

Stati Uniti: 311,367 casi totali; 280 nuovi casi; 8454 deceduti.

Spagna: 139, 759 casi totali; 4591 nuovi casi; 12,418 deceduti.

Italia: 124,632 casi totali; 15,632 deceduti

Germania: 96,108 casi totali; 1444 deceduti

Francia: 89,953 casi totali; 7560 deceduti

12.30 - Da un lato l'ordinanza della Regione Lombardia, che ha reso obbligatorio l'uso delle mascherine. Dall'altro le direttive del Governo, che non le ha rese obbligatorie col capo della Protezione Civile Angelo Borrelli che proprio ieri ha dichiarato di non usarle: "Basta rispettare le distanze di sicurezza", ha detto.

Di questo, questa mattina, ha parlato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala: "Da oggi per uscire in strada dobbiamo indossare una mascherina o, al limite, un foulard o una sciarpa. Lasciatemi dire che è un po' disorientante ricevere questa disposizione dalla Regione Lombardia e sentire Borrelli, il capo della Protezione Civile persona che stimo, dire 'io non la metterò e terrò le distanze'. Però non è il momento delle polemiche e quindi seguirò l'ordinanza. Le direttive vanno applicate e non discusse perciò non posso che dirvi applichiamo questa ordinanza della Regione Lombardia".

12.00 - La Spagna nelle ultime 24 ore ha fatto registrare 6023 nuovi casi di positivi al COVID-19, un 5% in più rispetto alla giornata di ieri. Sono 674 i decessi registrati nell'ultimo giorno, per un totale di 12.418 dall'inizio dell'epidemia.Le persone che in Spagna sono state fin qui contagiate dal COVID-19 sono 130.759: di queste, 6.861 sono in terapia intensiva e 38.080 quelle guarite.

11.10 - Intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica dal Ministro della Salute, Roberto Speranza. In questi giorni difficili, Speranza ha chiesto all'Italia di non abbassare la guardia, anche se ieri s'è visto il primo segnale positivo: per la prima volta dall'inizio dell'epidemia, è diminuito il numero di ricoverati in terapia intensiva. "Ma la situazione resta drammatica e l'emergenza - ha detto - non è finita. Il nostro compito è creare le condizioni per convivere con questo virus".

Il Ministro ha quindi spiegato nel dettaglio quali sono i cinque punti sui quali il Governo sta lavorando per rispondere a questa emergenza: "Che non sappiamo quando finirà, inutile alimentare false speranze", ha detto.

1) Scrupoloso distanziamento sociale nei luoghi di vita e di lavoro.
2) Rafforzamento delle reti sanitarie locali. La prossimità dei centri ai cittadini velocizza diagnosi, prevenzione e isolamento.
3) I Covid Hospital, che vanno mantenuti e aumentati fino a quando non ci sarà il vaccino.
4) I tamponi, che dovranno essere effettuati in massa
5) Lo sviluppo di App, che abbiano funzione utile per tracciare i contatti del paziente nelle 48 ore precedenti ai primi sintomi da Coronavirus. E per sviluppare un sistema di telemedicina.

****** DOMENICA 5 APRILE 2020 ******

22.45 - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato oggi in conferenza stampa, fornendo gli ultimi aggiornamenti relativi alla gestione della pandemia da Coronavirus. Il leader statunitense non ha usato mezze parole per descrivere i giorni che arriveranno: “Questa probabilmente sarà la settimana più dura, assieme alle prossime due. Purtroppo ci saranno tanti morti. Lo Stato di New York ha chiesto 40mila ventilatori? Pensateci, non è possibile. Non ne hanno bisogno e non ne avranno di così tanti. Ma noi faremo il possibile per mandargliene quanti più possiamo”.

22.00 - Sono 25 gli infermieri del Servizio sanitario nazionale deceduti per Covid-19. I contagiati sono arrivati a 5.500, 1.500 in più rispetto agli ultimi dati di sei giorni fa. Lo rende noto la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi) indicando che quella degli infermieri è la categoria sanitaria che conta il maggior numero di positivi: il 52% di tutti gli operatori.

21.05 - La pandemia di Coronavirus si è diffusa rapidamente anche negli Stati Uniti. E' salito a 290.606 il numero di malati di Covid-19 negli Usa. Secondo il bilancio della Johns Hopkins University le vittime sono 7.174. I casi registrati oggi sono 12.653.

20.30 - Attilio Fontana, governatore della Lombardia, ha firmato una nuova ordinanza riguardante l'emergenza Coronavirus. Da oggi infatti, in tutta la regione sarà obbligatorio uscire con una protezione sul volto. Mascherina o comunque una protezione su naso e bocca. "Quando uscirete di casa dovrete coprirvi la bocca e il naso con qualsiasi strumento utile a evitare che voi diffondiate il virus se per caso siete portatori", ha detto Fontana in un video. In Lombardia si dovrà andare in giro, a partire da domenica 5 aprile, indossando la mascherina o comunque con una protezione su naso e bocca «per proteggere sé stessi e gli altri». È quanto prevede la nuova ordinanza del governatore Attilio Fontana. L'obbligo resterà in vigore almeno fino al prossimo 13 aprile.

20.20 - Dal primo marzo ad oggi in Francia sono stati contati 7.560 decessi per il Coronavirus. Nelle ultime 24 ore il dato è salito di +441 e nel computo totale sono inclusi anche i 2.026 morti nelle case di cura. Dall'inizio dell'epidemia i pazienti guariti sono 15.438, mentre sono in aumento le persone in terapia intensiva: 6.838 rispetto al 6.662 di ieri (+176). A riferirlo è Jerome Salomon, direttore generale della Sanità.

18.30 - Come ogni giorno la protezione civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i numeri:

• Casi attuali: 88.274 (+2.886, +3,4%)
• Deceduti: 15.362 (+681, +4,6%)
• Dimessi/Guariti: 20.996 (+1.238, +6,3%)
• Ricoverati in Terapia Intensiva: 3.994 (-74, -1,8%)

Totale casi: 124.632 (+4.805, +4%)

15.00 - Si aprono le porte di Coverciano, informa il sito ufficiale della FIGC: da lunedì i primi pazienti saranno accolti nel Centro Tecnico Federale messo a disposizione dalla federazione per l’emergenza Covid-19. Una disponibilità che, nelle intenzioni del presidente Gravina espresse nella lettera inviata al sindaco Nardella, rappresenta ‘l’ulteriore testimonianza del forte legame che unisce la FIGC alla città di Firenze’. Un sostegno concreto che si inserisce nel quadro generale delle iniziative di solidarietà che il calcio nel suo complesso, e la Federcalcio in particolare, stanno mettendo in campo per fronteggiare questa drammatica contingenza.

14.30 - La UEFA valuta una riforma in corsa che dia modo di terminare la stagione sportiva alle squadre rimaste in corsa in Champions. Restano da giocare 17 partite e l'opzione numero uno ovviamente è la disputa di tutte. La seconda invece prevede il "taglio" delle gare di andata e ritorno, quindi 11 partite in totale, per una durata di quattro settimane complessivamente. La terza alternative è quella di una Final four che veda semifinali e finalissima in gara unica a Istanbul, mentre l'ultima idea sarebbe quella di allargare a otto la fase finale, giocando quarti, semifinali e finalissima in un'unica sede.

13.43 - Arrivano i dati delle ultime 24 ore sul contagio da Coronavirus in Spagna. Sono 7026 i nuovi casi, 116 gli ingressi in terapia intensiva, mentre i deceduti sono stati 809, la cifra più bassa da otto giorni a questa parte.

13.25 - Momento molto difficile quello che sta attraversando l'Italia con la pandemia di COVID-19 che ha travolto il nostro Paese. Il noto medico e ricercatore italiano specializzato in virologia Roberto Burioni ha commentato ai taccuini dell'edizione odierna di Tuttosport: "Dovremo certamente convivere con questo virus almeno per qualche mese, poi speriamo che arrivi un vaccino che ci liberi definitivamente da questa minaccia.

12.30 - Secondo quanto riferito da Repubblica.it, Milano starebbe pensando a come adattare il proprio trasporto pubblico all'attuale situazione di emergenza. In una riunione tra Atm e Comune si è pensato ad un numero limitato di passeggeri che possono scendere in banchina in metropolitana, bloccando poi i tornelli. Sulle carrozze si è ipotizzato di posizionare dei segnali per facilitare il distanziamento delle persone, inoltre dovrebbe essere installato un dispenser igienizzante alle fermate. Numero limitato di utenti anche sui bus.

11.32 - In Italia, si legge sul Corriere della Sera, sono ancora decisamente troppi gli spostamenti delle persone che lasciano le proprie abitazioni senza reali motivi di necessità. Un malcostume che coinvolge tutta Italia, da Milano a Firenze, da Genova a Napoli fino a Catanzaro e che nelle ultime 48 ore ha fatto sì che fossero staccate circa 15 mila multe. Le denunce per false autocertificazioni sono state 85, 24 quelle per violazione di quarantena. Negli ultimi 8 giorni i multati sono stati oltre 43mila, numero che non lascia tranquilli e che rischia di vanificare i durissimi sacrifici che sta facendo tutto il resto della popolazione.

11.18 - La situazione legata all’emergenza Coronavirus, negli Stati Uniti, è ogni giorno più grave. Secondo i dati della Johns Hopkins University nelle ultime 24 ore le nuove vittime sarebbero 1480, numero che porta il totale a 7406. I prossimi giorni però saranno se possibile ancora più duri, visto che i casi accertati, in tutto il paese, sono addirittura 274mila. Lo stato più colpito resta New York in cui il numero dei morti è raddoppiato nelle ultime 72 ore arrivando a toccare quota 3000 decessi. 

11.15 - Secondo quanto riportato dall'emittente brasiliana SBT, Neymar avrebbe firmato un assegno di 5 milioni di real brasiliani, pari a 880 mila euro, da donare all'UNICEF e a un fondo di solidarietà aperto da alcune celebrità. La donazione è stata fatta in forma anonima, tuttavia la trasmissione Fofocalizando ha svelato la sua presenza fra i benefattori. Attualmente Neymar si trova in Brasile. 

11.13 - Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato questa mattina ai microfoni di RaiNews. Queste le sue parole in merito all’emergenza coronavirus: "La ricerca sta facendo tutto il possibile ma non è disponibile un vaccino, né una terapia certa. La vera soluzione è il distanziamento sociale, l'unica arma che tutti i governi del mondo stanno mettendo in campo per ridurre la diffusione del contagio. Dobbiamo insistere su questa strada. Gli atteggiamenti sbagliati o immaginare che la battaglia sia vinta rischiano di compromettere i tanti sacrifici fatti. I decreti non bastano, serve il contributo di ogni cittadino".

10.17 - Il peggio è passato: Daniel Maldini è guarito dal Coronavirus e ora sta bene. Come riporta il Corriere della Sera, è lo stesso 18enne attaccante del Milan a confermarlo sul suo profilo Instagram: "Non ho più i sintomi del virus e proseguo con i miei allenamenti". 

08.47 - "Dai Italia, segna il 4-3!". Queste le parole del virologo Roberto Burioni nell'apertura della prima pagina di Tuttosport questa mattina. Tra calcio e virus ha approfondito molte tematiche: "C'è stato un primo tempo drammatico, nei 15 minuti iniziali abbiamo preso 3 gol. Poi la squadra si è messa a giocare: 3-1, 3-2, 3-3. Ora dobbiamo vincere: per questo bisogna restare a casa. Siamo ancora nella fase uno. Ritornare in campo? Oggi è impossibile prevedere quando. L'Imperial College di Londra stima che gli infettati in Italia non siano lontani dai 6 milioni. Il vaccino? Forse entro fine anno".

08.33 - "Chi si ferma è fuori": questa l'apertura del Corriere dello Sport in edicola oggi. Spazio al monito dell'UEFA, dopo lo stop imposto dal Belgio, che ha cancellato i play-off decretando il Brugge campione (mancava un turno alla fine del campionato regolare, la formazione di Clement aveva 14 punti di vantaggio sulle altre). Lettera di UEFA ed ECA alle Leghe: "I campionati vanno conclusi, pena l'esclusione dalle Coppe". In campo fino al 3 agosto.

****** SABATO 4 APRILE 2020 ******

18.23 - Come ogni giorno la protezione civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati odierni, con la differenza rispetto a 24 ore fa:

Casi attuali: 85.388 (+2.339, +2,8%)
Deceduti: 14.681 (+766, +5,5%)
Dimessi/Guariti: 19.758 (+1.480, +8,1%)
ricoverati in terapia intensiva: 4.068 (+15, +0,4%)

Totale casi: 119.827 (+4.585, +4%)
Tamponi totali effettuati: 619.849 (+38.617)

17.48 - La Regione Lombardia ha reso noti i dati delle ultime 24 ore. Il bollettino parla di 351 decessi nell'ultimo giorno (ieri 357) per un totale di 8311 morti da quando è iniziata l'epidemia di COVID-19. Le persone contagiate sono 1455 (ieri +1292) in più per un totale di 47520. "Ma - ha detto l'assessore Gallera - nelle ultime 24 ore sono stati fatti molti più tamponi. Nelle ultime 24 ore sono stati 6765". I ricoverati in terapia intensiva sono 1381, +30 rispetto a ieri. I ricoverati non in terapia intensiva sono 11802, +40 rispetto a ieri.

15.37 - Boris Johnson prosegue il suo auto-isolamento a Downing Street. Il Primo Ministro del Regno Unito, positivo al COVID-19 dal 27 marzo, a distanza di una settimana tramite i suoi canali social ha parlato della sua condizione di salute: "Sebbene mi senta meglio, e abbia trascorso i miei sette giorni d'isolamento, ho ancora la febbre e quindi, nel rispetto delle indicazioni del Governo, devo continuare a restare in auto-isolamento, fino a che questo stesso sintomo non passerà. Continuiamo però chiaramente a lavorare, tutto il tempo, per sconfiggere il virus"

15.25 - Il Villaggio Olimpico costruito per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 potrebbe trasformarsi in un ospedale. Con i Giochi che slittano al 2021 a causa della pandemia di COVID-19, a Tokyo si sta pensando di trasformare il villaggio costruito per ospitare oltre 15mila tra atleti olimpici e paralimpici in una struttura ospedaliera utile per aiutare Tokyo in questa lotta contro il Coronavirus. A confermare questa possibilità, nelle ultime ore, la Governatrice di Tokyo Yuriko Koike.
In Giappone, al momento, i positivi al COVID-19 sono 2617: 63 i decessi, 514 i ricoverati.

14.50 - Wang Zhonglin, segretario del Partito Comunista, ha pubblicato un comunicato sul sito della città di Wuhan, sottolineando la necessità di restare a casa. La situazione è migliorata ma il rischio del rimbalzo della pandemia resta alto. Non si frena quindi l'attenzione per evitare una nuova esplosione di Coronavirus.

14.36 - In diretta su Radio Punto Nuovo, Giovanni Malagò, presidente del CONI ha parlato così della ripresa dei campionati di calcio in Italia, confermando quanto anticipato dal presidente della FIGC Gravina a TMW Radio solo mercoledì: “Il calcio italiano sembra orientato, pandemia permettendo, a riprendere il 20 maggio e chiede aiuti al Governo. Sarà il CONI a presentare l'istanza? Esistono due problematiche: la prima è specificatamente alle richieste ed istanze che ogni Federazione hanno portato avanti, quella del calcio molto correttamente è già pervenuta al CONI ed abbiamo provveduto a produrre un documento analitico di sintesi al Governo. C'è poi un tema che riguarda l'organizzazione del campionato, bisogna fare una premessa: per delega l'organizzazione dei campionati sono demandate alle singole Federazioni che hanno la facoltà di delegare le Leghe per l'organizzazione dei vari campionati. Il boccino oggi è in mano alle Leghe che devono comunque ascoltare la Federazione che gli ha mandato un mandato concordato preventivamente. Oggi se – e sottolineo se – si dovesse andare ad una rivisitazione, com'è molto probabile, di date, gironi e quant'altro, serve il beneplacito della Federazione laddove la Lega arrivasse ad un documento omogeneo".

14.15 - Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, ha parlato a Radio 1: "La voglia e la speranza è quella di poter tornare ad allenarsi e a giocare, si stanno cercando le modifiche regolamentari per poter andare oltre il 30 giugno con il campionato. Almeno per la serie A serviranno 45 giorni e le settimane di preparazione per poter concludere tutto. Se si ha questa prospettiva siamo contenti di ripartire. Di sicuro il calendario è compresso per finire la stagione e per decretare i verdetti sul campo".

13.56 - "Se è possibile che dal calcio arrivi un fondo per salvaguardare gli altri sport? La risposta è che oggi il calcio ha tanti problemi, come le altre federazioni, che si deve appellare piuttosto alle istituzioni. Oggi il mondo del calcio non è nelle condizioni di poter aiutare gli altri". Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenuto a Radio Punto Nuovo. "Forse si poteva fare prima o forse anche domani, ma per giungere a una cosa del genere servono dinamiche diverse dalle esigenze di oggi", ha aggiunto Malagò. (ANSA).

13.37 - Con una nota ANSA, Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, ha precisato quanto espresso in radio: "Nell'intervista ho chiaramente detto di non voler dare date e ho ribadito ancora una volta che l'inizio della nuova fase dipenderà dai dati e dall'analisi degli scienziati".

13.31 - L'Istituto Superiore di Sanità, nella conferenza stampa tenuta questa mattina, ha fatto il punto sull'emergenza Coronavirus e ha detto che, stando agli ultimi dati e alla curva dei contagi, le misure di restringimento adottate dall'Italia stanno sortendo effetti positivi. "I dati italiani - ha detto il dottor Rezza - sembrano confermare che le misure di distanziamento sociale dure e coraggiose stanno dando i loro effetti positivi. Prima o poi ci sarà un riavvio, magari graduale o parziale delle attività produttive, ma quello che ci sentiamo di dire è che servirà rafforzare molto il controllo sul territorio: identificazione precoce dei casi, isolamento dei casi, rintracciare i contatti ed essere molto più attivi nelle misure dei controllo".

Stando ai grafici dell'ISS, il 31.4% delle persone decedute in Italia sono donne. Tra le persone di genere maschile, la media di patologie pregresse tra i decessi è di 2.7. Leggermente più bassa tra quelle di genere femminile: 2.6.

13.02 - Michele Uva, vicepresidente della UEFA, ha parlato alla Gazzetta dello Sport di quello che potrà essere il futuro del calcio in relazione alla pandemia: “Ogni decisione che verrà presa avrà come principio base e inderogabile la salute pubblica”, la premessa del suo ragionemento. La UEFA, però, ha come obiettivo la ripartenza: “Siamo particolarmente soddisfatti di essere riusciti a trovare un percorso condiviso con 55 Federazioni, con l'Eca, le European Leagues e i giocatori. C’è un tavolo permanente per aiutare federazioni, leghe e club a riprendere e terminare i campionati inserendo nel mezzo i turni delle coppe europee. Giocare prima i campionati e poi le Coppe? Non è la nostra prima opzione”. I ragionamenti, ovviamente, sono complessi e devono tener conto anche della possibilità di riprendere in momenti diversi i vari campionati, a seconda delle decisioni governative: “Se il campionato non si gioca per decreto governativo è un conto. Se invece c’è la possibilità di allenarsi e giocare ma il campionato è stato sospeso, un club può partecipare alle coppe”.

12.50 - La ripresa della Premier League verrà posticipata oltre il 30 aprile, la data stabilita solo qualche settimana fa dai club della massima divisione inglese per la ripresa dei campionati. Oggi è in programma una video-conferenza tra i vertici del calcio inglese per decidere il taglio degli stipendi dei giocatori. Ma nel frattempo appare sempre più sicuro - alla luce dell'emergenza sanitaria che sta bloccando anche il Regno Unito - che sarà impossibile riprendere a giocare nella prima settimana di maggio. Resta da capire se la Premier League - seguendo l'esempio di Spagna e Francia - rinvierà la ripresa verso la fine di maggio, oppure questa volta preferirà non fissare alcuna data, così da garantirsi la massima flessibilità temporale. (ANSA).

12.30 - Come si apprende da uno studio statunitense, sì è scoperto che il Coronavirus viaggia nell'aria fino ad oltre 1.8 metri di distanza. Di conseguenza, come sostiene l'Accademia Nazionale degli USA si potrebbe trasmettere il virus non solo con le goccioline ma anche col respiro.

12.06 - "Si, lo scenario futuro sarà quello di convivere con questo virus e la comunità scientifica ci dirà le modalità operative di questa ripresa. Sicuramente le mascherine servono, ma soprattutto i comportamenti responsabilità". A parlare è Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile che questa mattina ha rilasciato una intervista ai microfoni di 'Radio Capital'. Il 16 maggio la data dopo la quale avviare la fase due? Se le cose non cambiano potrebbe essere, come potrebbe essere prima o dopo. Dipende dai dati, ora siamo in una situazione stazionaria e dobbiamo vedere quando inizia a decrescere la curva. Non vorrei dare date, il 16 maggio è un periodo di tempo lungo e da qui al 16 maggio potremmo avere risultati ulteriormente positivi che quindi potrebbero portarci alla fase 2".

11.52 - Ha fatto molto discutere nella giornata di ieri la decisione presa dalla Jupiler Pro League di concludere definitivamente il campionato e di assegnare il campionato al Club Brugge, club in vetta alla classifica prima della sospensione. Il 15 aprile, ci sarà un'Assemblea che ratificherà questa decisione, ma anche tutte le altre: se, infatti, sulle squadre che dovranno prendere parte alle prossime competizioni europee non sembrano esserci grossi dubbi, il discorso è diverso per le promozioni e le retrocessioni. Con la Federazione che proprio in questi giorni sta lavorando a questa soluzione. La soluzione presa dalla Jupiler Pro League non è però per nulla piaciuta all'ECA e alla UEFA. Ieri, con una lettera congiunta, Agnelli e Ceferin hanno subito risposto alla decisione presa in Belgio chiedendo alle altre federazioni di non seguire questo esempio. Il rischio? Non far partecipare le squadre di quel campionato alle coppe europee. "La UEFA - si legge nel comunicato - si riserva il diritto di non ammettere i club a partecipare alle competizioni UEFA nel 2020-2021, in conformità con i regolamenti applicabili"

11.50 - Altri 932 decessi in Spagna nelle ultime 24 ore per il coronavirus che fanno salire il numero dei morti dall'inizio della crisi sanitaria a 10935. I contagiati sono 117710 (superata l'Italia), di cui più di 56000 ricoverati in ospedale. I guariti sono invece oltre 30000. 

10.45 - "Taglio stipendi, è chiusura totale". Questo il titolo con cui si apre l'odierna edizione del QS in edicola stamani in riferimento alla questione del taglio degli stipendi: "Lega A e Assocalciatori verso la rottura: restano gli accordi singoli. Belgio: campionato finito, titolo al Bruges".

11.32 - Nel corso dell’interessante intervista alla Gazzetta dello Sport, il vicepresidente della UEFA Michele Uva ha parlato anche della possibilità di giocare oltre la data del 30 giugno: “E’ la data che segna la fine della stagione sportiva, della chiusura dei bilanci e dei vicoli contrattuali dei giocatori. Per prolungare il termine di chiusura dei bilanci servirà un decreto legge. Per i contratti invece serve una disposizione della FIFA, ma c’è disponibilità a farla”.

11.15 - "La guerra dei tagli. Club e calciatori litigano sui soldi": titola così questa mattina Repubblica che spiega che è stata respinta la proposta di congelare quattro stipendi dei giocatori di Serie A. Il massimo campionato italiano potrebbe ricominciare il 2 giugno dopo tutti i calciatori e gli staff tecnici saranno sottoposti al tampone. Intanto, in Belgio, la massima serie è stata definitivamente sospesa. 

10.43 - In merito al futuro della Serie A 2019-2020, l'edizione odierna de Il Giornale titola così questa mattina: "L’ipotesi: test a tappeto, porte chiuse e ripresa a fine maggio". Per ora non ci sono certezze, ma il ministro dello Sport Spadafora, la Lega e la Figc stanno ipotizzando la ripresa del campionato a fine maggio (24 o 31) a porte chiuse con la ripresa degli allenamenti dopo Pasqua o al più tardi al 3 maggio. Per quanto riguarda i giocatori, si sta valutando la possibilità di effettuare tamponi per tutti i giocatori, isolamento fino al risultato e, in caso di negatività, di tutti i calciatori, dello staff tecnico e del personale, si potrebbero riprendere tutte le attività.

10.41 - Di fronte alla FIGC e a tutte le componenti del calcio riunite virtualmente in via Allegri, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ieri ha parlato ancora una volta della ripresa dello sport: "Non vi posso garantire alcuna data per la ripresa dell’attività, ma se la dopo il 13 aprile verrà allentata 'la chiusura', allora si potrà ricominciare con gli allenamenti singoli. Gradualmente e con tutte le cautele", lo rivela l'edizione odierna di Tuttosport.

10.28 - Ricardo Kakà, ex giocatore rossonero, ha rilasciato queste parole ai microfoni di Sky Sport 24: "L’immagine di Papa Francesco che prega da solo in piazza San Pietro è veramente triste. Una piazza che solitamente è piena di gente, con tanta fede e tanta speranza. È un momento veramente difficile, di grande riflessione. È il momento di restare a casa da soli e aprire il cuore per chiedere aiuto, sapendo che anche in un tempo così difficile c’è sempre un Dio che ci guarda".

10.13 - Nella giornata di oggi, spiega La Gazzetta dello Sport, andrà in scena l’Assemblea di Serie A in cui si discuterà principalmente della possibile ripartenza del campionato e quindi del calendario. Oltre, ovviamente, alla possibilità di tagliare gli stipendi dei giocatori.Le questioni sul tavolo sono tante e chiaramente passibili di modifiche in corso d’opera, rimanendo legate alle decisioni del governo. Le ipotesi più ottimistiche vedono una ripresa a fine maggio, le più realistiche a inizio giugno, le peggiori alla fine del mese. Quel che è certo, a prescindere, è che si andrà ben oltre il limite del 30 giugno e questo crea non poche polemiche: per qualcuno è necessario rimettere a prescindere in moto il movimento, anche per non dover rinunciare ai vitali introiti televisivi. Soprattutto le parti più deboli ne trarrebbero beneficio. Il partito del no invece ha una visione più ampia e considera complicato sforare il 30 giugno perché si andrebbe ad intaccare anche la stagione prossima, quella che porta agli Europei. Per i club, ovviamente, la sospensione degli stipendi deve riguardare tutto il periodo di inattività (ad oggi le ultime 3 settimane di marzo e le prime due di aprile). L’Aic, Associazione italiana calciatori, al momento limiterebbe il taglio ad un mese complessivo al massimo. Posizioni appunto distanti, che oggi si proverà almeno in parte ad avvicinare.

10.06 - "Restare a casa anche il primo maggio? Credo proprio di sì, non è una situazione che si risolverà presto, dovremo essere rigorosissimi e cambieremo anche il nostro approccio con i contatti umani": queste le parole del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, ospite di "Radio anch’io", riportate da corriere.it. Borrelli ha poi aggiunto: "Il Sud regge ma bisogna essere assolutamente prudenti, seguire alla lettera le indicazioni che sono state date".

09.58 - In merito alla questione del taglio degli stipendi dei giocatori, non c'è ancora un accordo tra la Lega Serie A e l'Associazione Italiana Calciatori, che oggi avranno un ulteriore vertice per discuterne. Secondo il Corriere della Sera, ci sono due ipotesi: taglio del 10% se si tornerà a giocare a porte chiuse, mentre sarà del 20% se alla fine non si dovesse tornare più in campo per questa stagione. 

09.29 - Fino al 13 aprile è tutto fermo, compresi gli allenamenti, ma, se dopo quella data non ci dovessero essere nuovi decreti restrittivi, le squadre di Serie A potranno ricominciare a lavorare a gruppi, per poi riprendere entro fine mese a pieno regime. Lo riferisce stamattina il Corriere della Sera che spiega che, se le cose dovessero andare effettivamente così, il ministro Spadafora e il presidente federale Gravina ipotizzano la ripresa del campionato a porte chiuse nel weekend del 24 maggio (si finirebbe a luglio).

09.14 - "Avviso ai presidenti": questa l'apertura odierna del Corriere dello Sport. C'è il piano del Governo per ripartire a maggio ma è scontro tra Lega e calciatori: il sindacato alza la voce. Calcagno (AIC) detta le condizioni: "Vogliamo concludere i campionati, basta anteporre interessi personali al bene del calcio. Ma a pagare non possono essere solo i calciatori". Il nodo degli stipendi sospesi. Chiudono i campionati giovanili: non si assegna lo Scudetto Primavera?

08.30 - "Tornare in campo? Scontro tra i club": scrive La Gazzetta dello Sport in edicola oggi. Non c'è ancora accordo sul possibile ritorno in campo. Oggi Assemblea di Lega di A: si discuterà anche degli stipendi. Sarà la situazione sanitaria a dettare i tempi ma i presidenti sono divisi. Uva: "Campionati e Coppe, pronti a ricominciare". Nodo diritti tv: in bilico l'ultima rata di Sky e DAZN.