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Coronavirus, Serie A: stallo sugli orari tra AIC e Lega. Il bollettino nazionale

LIVE MN - Coronavirus, Serie A: stallo sugli orari tra AIC e Lega. Il bollettino nazionaleMilanNews.it
domenica 31 maggio 2020, 18:01News
di Redazione MilanNews

18.01 - Di seguito i dati dell'emergenza Coronavirus sul suolo nazionale nelle ultime 24 ore:

Attualmente positivi: 42.075
Deceduti: 33.415 (+75, +0,2%)
Dimessi/Guariti: 157.507 (+1.874, +1,2%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 435 (-15, -3,3%)
Tamponi: 3.878.739 (+54.118)

Totale casi: 233.019 (+355, +0,2%)

17.30 - Coronavirus, il bollettino del 31 maggio della Lombardia:

Casi positivi +210 (88.968 +0,24%)
Deceduti +33 (16.112 +0,21%)
Guariti +990 (51.860 +1,95%)
Tamponi +12.427 (753.874 +1,68%)
Incidenza positivi: 1,69% (+0.14)

16.41 - Domani il calendario - Bisognerà attendere la giornata dell'1 giugno per conoscere date e orari esatti del calendario della Serie A. Come vi abbiamo raccontato, al massimo una decina di partite (sulle 124 rimanenti) dovrebbe essere giocata alle 17,15. Inoltre, questo orario escluderebbe partite da giocarsi a Napoli o Lecce per evitare la calura del Sud.

15.37 - Tommasi: "Mi auguro si giochi in tarda serata - Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, è intervenuto ai microfoni di Radio1: "Il tema riguarda la tutela della salute e quello degli orari mi auguro non diventi un problema. Mi auguro si faccia una scelta logica, visto che bisognerà giocare tante partite in un breve lasso di tempo. Mi auguro si vada verso la tarda serata. Bisogna mettere nelle migliori condizioni possibili chi dovrà generare lo spettacolo".

14.32 - Ministro dello Sport francese: "Aulas mi scrive ogni giorno, ma è arrivato tardi" - Roxana Maracineanu, Ministro dello Sport francese, risponde a Jean-Michel Aulas col presidente del Lione che contesta da tempo la scelta del Governo di sospendere le attività sportive e della LFP di chiudere anticipatamente il campionato: "Di lettere dal signor Aulas ne ricevo ogni giorno. Con nuovi scenari ogni giorno" ha affermato il Ministro a Europe 1 aggiungendo: "Arrivare dopo la battaglia è arrivare un po' tardi. È presidente del collegio dei club della Ligue 1 se non sbaglio. Quando la Lega prese la decisione di fermare questo campionato è stata l'unica proposta che mi fu offerta. Penso che avesse voce in capitolo al momento. La Lega e la Federazione operano democraticamente".

12.07 - 10 nuovi casi di COVID-19 in Championship - Dieci nuovi casi positivi di COVID-19 sono stati identificati in otto diversi club durante i test effettuati giovedì e venerdì in Championship. La EFL rende noto che sono stati effettuati 1058 tamponi fra calciatori e membri dello staff fra i 24 club. I giocatori saranno isolati mentre i negativi potranno allenarsi. Si segnalano anche sette casi positivi (spalmati in tre club) in League Two, la quarta divisione, al primo giro di test del COVID-19.

11.45 - Stallo sugli orari delle gare tra AIC e Lega - La presentazione dei calendari di Serie A, con tanti di anticipi e posticipi ed orari dei recuperi e delle prime giornata e dalla ventisettesima in poi, era attesa già per la giornata di venerdì per le ore 19:00. Poi, nel tardo pomeriggio, la comunicazione: i calendari saranno stilati, con tutta probabilità, soltanto domani. Questo perché, come detto in prima istanza dal capitano del Brescia, Daniele Gastaldello, ma anche come posizione del sindacato, i calciatori si opporrebbero alle gare estive in pomeridiana. Gli accordi coi broadcaster, però, costringono la Lega a stilare un calendario che riguardi anche le partite alle 17,15. In totale, sulle 124 partite in programma, dovrebbero essere però tra le 10 e le 14, significa dunque una o al massimo due per squadra. Tutte le altre si giocheranno negli orari serali, 19,15 e 21,30. In attesa del calendario servirà dunque che le posizioni sugli orari vengano allentate per vederlo stilato: le ultime dicono che si dovrebbe partire da Torino-Parma.

10.47 - Calcio in chiaro, le ipotesi di Spadafora: diretta gol la domenica o una partita a settimana - Prosegue la partita più importante per Vincenzo Spadafora, quella della trasmissione in chiaro di gol e azioni delle partite di Serie A. Il Ministro dello Sport finora ha parlato con il presidente della Lega di Serie a Dal Pino il quale ha fatto da tramite con Sky. Secondo quanto riporta l’edizione odierna di Tuttosport, da domani invece Spadafora potrebbe incontrare direttamente la pay tv per trattare. Sono due le ipotesi che verrebbero messe sul tavolo. La prima è quella di far vedere la diretta gol in una finestra nel tardo pomeriggio della domenica. L’orario prescelto potrebbe essere indicativamente quello delle 19.15. La seconda invece è quella di trasmettere in chiaro una partita a settimana.

9.50 - Agnelli chiede di riaprire parzialmente gli stadi - Stadi riaperti in sicurezza già a partire da questa stagione? Non è utopia, ma una speranza concreta, stando a quanto scritto oggi dal Corriere dello Sport. L'appello è arrivato da Andrea Agnelli in Assemblea di Lega: "Mi aspetto che a luglio - si legge sul quotidiano - il governo ci dia una prima apertura parziale degli stadi", le parole del presidente della Juventus.

9.25 - Playoff e playout il piano B: si pensa a tre eventuali griglie - La Gazzetta dello Sport spiega in maniera più approfondita l'opzione B, ossia playoff e playout, che comunque - si legge - non piace ad almeno i trequarti dei 20 club di Serie A. La decisione arriverà l'8 giugno prossimo perché le regole andranno fissate prima della ripartenza. La Figc vorrebbe coinvolgere tutte le squadre in tre griglie e l'ipotesi avanzata dal quotidiano rosa - non senza dubbi vista la poca chiarezza che ancora c'è - è quella dei playoff scudetto a sei ma con i posti Champions assegnati alle prime quattro della classifica fino all’interruzione.

9.05 - Gasperini ha avuto il Coronavirus: "Pensavo alla morte" - A rivelarlo è l'allenatore dell'Atalanta stesso a La Gazzetta dello Sport, raccontando quei giorni del confronto in Champions League col Valencia, durante cui il virus s'è diffuso rapidamente: "Il giorno prima della partita di Valencia stavo male, il pomeriggio della partita peggio. In panchina non avevo una bella faccia. Era il 10 marzo. Le due notti successive a Zingonia ho dormito poco. Non avevo la febbre, ma mi sentivo a pezzi come se l’avessi avuta a 40. Ogni due minuti passava un’ambulanza. Lì vicino c’è un ospedale. Sembrava di essere in guerra. Di notte pensavo: se vado lì dentro, cosa mi succede? Non posso andarmene ora, ho tante cosa da fare... Lo dicevo scherzando, per esorcizzare. Ma lo pensavo davvero".

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18.00 - Coronavirus, aggiornamento ore 18

• Attualmente positivi: 43.691
• Deceduti: 33.340 (+111, +0,3%)
• Dimessi/Guariti: 155.633 (+2.789, +1,8%)
• Ricoverati in Terapia Intensiva: 450 (-25, -5,3%)
• Tamponi: 3.824.621 (+69.342)

Totale casi: 232.664 (+416, +0,2%)

15.42 - "Cancellare le gare di pomeriggio e giocare su più giorni": così il vicepresidente dell'Associazione calciatori Umberto Calcagno a Radio Punto Nuovo. "Giocare alle 16-16:30 in certi periodi dell'anno -ha detto Calcagno- diventa un problema al Sud, ma anche altrove. È un modo per tutelare la salute dei calciatori che saranno sottoposti a un tour de force". Quanto alla possibilità di giocare in due fasce orarie e spalmare le partite da giocare, Calcagno ha ribadito la richiesta di "togliere lo slot del pomeriggio e giocare solo nei due preserali e serali". Riguardo ai contratti, per il dirigente dell'Aic "Bisogna capire che cosa si può fare giuridicamente. Se si scrivono cose non sostenibili giuridicamente, diventano anche impugnabili. La mia idea, condivisa da tanti colleghi avvocati, è che non si possa influire su rapporti privatistici di lavoro e che quindi non può esserci un ente esterno che modifichi unilateralmente la durata del contratto". Sulla preoccupazione dei calciatori per la Coppa Italia, Calcagno ha detto che "deriva dal fatto che nessuno ha esperienza rispetto a un periodo di inattività così lungo". Infine i diritti tv, "possono essere risolti solo dal Governo. Gli interessi economici in gioco sono elevati e non è giusto che qualcuno si avvantaggi o venga svantaggiato dalla ripresa. La ripresa è funzionale nel far ripartire il sistema, compresa Serie B e Serie C". (ANSA).

15.15 - La ripresa ufficiale del calcio italiano potrebbe essere anticipata di un giorno. Già nella giornata di ieri si è parlato a più riprese della volontà di Inter e Milan di giocare le semifinali di Coppa Italia, rispettivamente contro Napoli e Juventus, 24 ore prima rispetto a quanto stabilito nelle scorse ore e secondo quanto riportato da Sky Sport il governo avrebbe dato l'ok di massima per anticipare le gare al 12 e 13 giugno, modificando in tal caso il dpcm che per il momento vieta ogni manifestazione sportiva fino al 14.

14.50 - Gabriele Gravina, presidente della FIGC, intervenuto a Sky Sport 24 ha esposto le sue considerazioni sulla proroga dei contratti dei calciatori: "Il tema è delicato, la FIFA ha dato indicazioni alle quali ci siamo attenuti. Cerchiamo di trovare un accordo con l'Associazione Italiana Calciatori per prorogare tutto fino alla fine della stagione, fissata per il 31 agosto".

14.46 - Gabriele Gravina, intervenuto a Sky Sport 24, ha detto la sua sul cosiddetto piano B in caso di nuova sospensione del campionato: "Il nostro piano B è molto chiaro ed è contenuto all'interno di una delibera di Consiglio Federale che prevede in caso di nuova momentanea sospensione del campionato di far ricorso ai playoff e ai playout, per far sì che ci siano risultati legati al merito sportivo. Nel caso in cui la Serie A dovesse subire una sospensione definitiva utilizzeremo un algoritmo, legato ai risultati ottenuti sul campo, in modo che si arrivi alla definizione di questo campionato. Ci sarà la cristallizzazione della classifica e sarà comunque utilizzato anche l'algoritmo".

14.36 - Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è intervenuto a Sky Sport 24 per parlare della ripresa del campionato e del futuro della Serie A: "Sicuramente è stato un momento complicato, non solo per me ma per tutto il calcio italiano e tutto il Paese. Ho capito tante cose in questo periodo, anche come accantonare la negatività. Il periodo ha messo a nudo la vulnerabilità del nostro essere. Ho capito su chi posso contare e su chi no. Il prossimo campionato? Se il campionato ripartirà il 12 settembre cercheremo di mettere varie partite anche intorno a Natale, in modo da terminare tutto in tempi giusti. L'auspicio è che si possa riprendere nel migliore dei modi e che possa andare tutto liscio, altrimenti potremmo pensare a un nuovo format".

12.59 - Giulini: "Fondamentale riaprire gli stadi" - Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha parlato a Sky Sport. Queste le sue parole: "Siamo felici di festeggiare il centenario sapendo che il campionato si concluderà. Quello che mi dispiace di più in questi giorni è che tra le tante polemiche non si è parlato ancora della programmazione per riaprire gli stadi. Credo che sia fondamentale iniziare a pensarci, sperando che già a fine luglio si possa riaprire qualche settore. Veniamo da alcune partite fatte male, sarebbe stato più brutto festeggiare sia il centenario che i cinquanta anni dallo Scudetto. Il nuovo stadio? Abbiamo tracciato i percorso, adesso spero di regalarlo ai nostri tifosi".

11.13 - Quasi tutti i giorni in campo - In attesa del nuovo calendario ufficiale della Serie A il Corriere dello Sport parla di quelli che saranno i giorni e gli orari delle partite. Si scenderà in campo anche di lunedì e venerdì, questo il progetto della Lega: quasi tutti i giorni ci sarà dunque una gara ma il nodo resta quello relativo agli orari. Nei giorni in cui ci sarà in programma una sola partita, il fischio d'inizio ci sarà alle 20.45 o alle 21. Per gli altri, invece, ci potranno essere più finestre, a seconda del numero di gare previste.

10.10 - Proroga contratti: fumata bianca vicina - Fumata bianca vicina per quel che riguarda la proroga dei contratti oltre il 30 giugno. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport dopo che FIFA e UEFA hanno posto le basi per prolungare i contratti sino alla chiusura della stagione, adesso tocca alla FIGC normare il tutto. Il dialogo costruttivo tra le Leghe, Assocalciatori e Assoallenatori ha permesso di condividere alcuni concetti fondamentali per gestire questa inedita fase di transizione. Per dare continuità a questi rapporti ai calciatori in scadenza verranno proposte due mensilità in più con gli stessi parametri economici dei contratti in essere. Ovviamente sta sempre alla libertà del singolo accettare o meno la proposta.

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19.35 - E' in corso in questi minuti un incontro tra il premier Conte e i capi delegazione dei partiti di maggioranza. Alla riunione prenderà parte anche Roberto Speranza, Ministro della Salute, che porterà i dati del monitoraggio della fase 2 dal 18 al 24 maggio. Nel corso dell'incontro dovrebbe essere sciolto il nodo sulla data per le riaperture delle regioni. Sul tavolo sembrano esserci due ipotesi, senza differenze in base al territorio di appartenenza: via libera a partire dal 3 giugno oppure una settimana dopo.

Nel frattempo, l'Istituto Superiore di Sanità, nello studio compiuto insieme al Ministero della Salute, ribadisce che "Al momento in Italia non vengono riportate situazioni critiche relative all'epidemia di Covid-19. Nella pressoché totalità delle Regioni e Province autonome il trend settimanale dei nuovi casi diagnosticati per data di diagnosi/prelievo è in diminuzione e gli indici di trasmissibilità (Rt) sono al di sotto di 1. Si raccomanda cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare per frequenza ed entità il movimento di persone sul territorio nazionale".

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato dell'analisi di questi dati: "Sono incoraggianti. I sacrifici importanti del lockdown hanno prodotto questi risultati. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa con gradualità e cautela".

Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, in un videomessaggio al termine della riunione della cabina di regia sul monitoraggio degli indicatori per la fase 2 ha parlato così: "Il trend è buono pressoché in tutte le Regioni. Questo mostra che gli effetti del lockdown sono stati estremamente positivi. Naturalmente il virus continuerà a circolare per cui bisognerà continuare a tenere alta la guardia".

18.01 - Come ogni giorno la Protezione Civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati odierni, con la differenza rispetto a 24 ore fa tra parentesi:

Attualmente positivi: 46.175 (-1.811, -3,77%)
Deceduti: 33.229 (+87, +0,3%)
Dimessi/Guariti: 152.844 (+2.240, +1,5%)
Ricoverati in terapia intensiva: 475 (-14, -2,9%)
Tamponi: 3.755.279 (+72.135)

Totale casi: 232.248 (+516, +0,2%)

17.54 - Di seguito i dati della Regione Lombardia sull'emergenza Coronavirus nelle ultime 24 ore:

Attualmente positivi: 22.683 (-230)
Tamponi effettuati: 727.146 (+14.078)
Totale positivi: 88.537 (+354)
Guariti/dimessi: 49.842 (+546)
Terapia intensiva: 173 (0)
Ricoverati (Non T.I.): 3.552 (+82)
Decessi: 16.012 (+38)

17.25 - Non il 20, ma il 19 giugno. La Serie A 2019/20 ripartirà venerdì 19 giugno con Atalanta-Sassuolo, recupero della 25esima giornata. La Lega ha deciso di far ricominciare il campionato da una delle città simbolo dell'emergenza contro i neroverdi, ultima squadra a scendere in campo contro il Brescia lo scorso 9 marzo.

16.51 - In attesa dell'ufficialità da parte della Lega, sempre impegnata in un nuovo Consiglio dopo l'Assemblea, le parti stanno limando gli ultimi dettagli sulla ripresa. Via con la Coppa Italia. Le due semifinali di ritorno sono il 13 giugno (Juventus-Milan, ore 20.45) e il 14 (Napoli-Inter, ore 20.45). La finale il 17 giugno a Roma allo Stadio Olimpico. Le date e gli orari, però, sono ancora ufficiosi e in attesa di essere vidimati dal Consiglio in corso.

16.44 - Secondo quanto riferito da Sky Sport 24, in mattinata la squadra rossonera ha svolto il quarto giro di tamponi.

16.30 - Repubblica.it fa il punto su quella che è la ripartenza, ancora da ufficializzare, del calcio italiano con la Coppa Italia: semifinali il 13 e il 14 giugno, finale il 17. Non mancano però i contrasti, con i dubbi avanzati da tre delle semifinaliste, Inter, Juventus e Milan, sugli incontri ravvicinati. Si è valutata l'ipotesi di una slittamento ma alla fine avrebbe prevalso l'esigenza di concludere il torneo senza ulteriori rinvii e quindi la finale si dovrebbe giocare a Roma mercoledì 17 giugno.

16.15 - L'indicazione, ancora non definita con precisione nei giorni ma attesa tra oggi e domani, è di un calciomercato che inizi tra i primi giorni di settembre e finisca nella prima settimana circa di ottobre. 1 settembre-5 ottobre e 5 settembre-10 ottobre sono le due ipotesi al vaglio. Da non scordare, però, che dal 1 giugno al 31 agosto ci sarà la possibilità di sottoscrivere accordi preliminari coi calciatori, per permettere alle società di non subire passivamente eventuali accordi di federazioni con il mercato aperto (Germania e Francia gli esempi principali).

15.23 - Secondo quanto riferisce Sky, dopo due tamponi negativi consecutivi, anche Franck Kessie ha chiuso la sua quarantena con qualche giorno d'anticipo ed è tornato ad allenarsi a Milanello oggi pomeriggo dopo le visite mediche di questa mattina. 

15.21 - Secondo quanto riferisce Sky, intorno alle 13.45, a Milanello è iniziato un controllo ordinario della Procura federale per controllare che venga attuato il protocollo varato da governo, FIGC e Lega. I due ispettori sono stati accolti dal medico rossonero Stefano Mazzoni e dal team manager Andrea Romeo. La squadra rossonera, che si è allenata questa mattina, non era presente al momento dei controlli. L'unico presente era Franck Kessie. Gli ispettori della Procura hanno controllato la Club House, le aree comuni, la zona ristorazione, il bar e le camere dei giocatori. C'è stato un colloquio anche con il cuoco di Milanello. L'ispezione è ancora in corso e ora gli ispettori si trovano nella zona degli spogliatoi. 

14.20 - Saranno le semifinali di ritorno di Coppa Italia le prime due partite che verranno giocate alla ripresa. Si partirà con Juventus-Milan il 13 giugno, poi sarà il turno di Napoli-Inter il 14. Nel caso in cui l'Inter dovesse andare in finale (si parte però dall'1-0 degli azzurri a San Siro ndr) la prima gara di campionato dei nerazzurri, il recupero contro la Samp, sarà disputato domenica 21 e non sabato 20.

14.08 - Secondo quanto riferisce Sky, la Lega Serie A ha deciso di riprendere il campionato dai recuperi delle partite della 25^ giornata il 20 e 21 giugno: Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari, Inter-Sampdoria e Torino-Parma. Confermate le date della Coppa Italia: 13 e 14 giugno il ritorno delle semifinali, il 17 la finale.

13.31 - Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha dichiarato al TG5: "La ripresa della Serie A è un segnale importante, perche l’Italia sta ripartendo e il calcio è protagonista di questa ripartenza. C’è stato un momento in cui ho pensato che non ce l’avremmo fatta a ripartire, ancora adesso incrocio le dita per sperare che il campionato possa terminare. Il mondo del calcio è un mondo composto da presidenti diversi, tutti appassionati del loro mondo ma anche interessati al grosso giro di affari e interessi che ci sono. Io mi sono molto arrabbiato quando mi chiedevano di decidere la data della ripartenza quando ancora c’erano molti morti a causa del Covid-19, ho trovato assurde quelle richieste. Oggi che la situazione è cambiata, si può ripartire".

12.13 - Juventus, Milan e Inter non hanno preso bene l'idea della ripartenza della Coppa Italia. A svelarlo è La Gazzetta dello Sport che racconta come i club avrebbero preferito che si ricominciasse con i recuperi della venticinquesima giornata invece che tornare in campo per primi. È probabile che le partite di semifinale di Coppa non prevedano supplementari ma solo rigori, in caso di parità.

11.59 - L'edizione odierna di Repubblica titola così in merito alla ripresa della Serie A: "Un positivo blocca tutto: i club vanno in pressing per rivedere il protocollo". In caso di un nuovo positivo, il protocollo prevede l'isolamento per il malato, mentre tutta la squdara andrebbe in ritiro per 14 giorni senza poter giocare partite. Visto il calendario molto fitto, non ci sarebbe poi tempo per recuperare queste gare e quindi la Lega Serie A vorrebbe chiedere al governo di modificare questa parte del protocollo altrimenti c'è il rischio concreto di non riuscire a terminare il campionato. 

11.48 - "Liberi! 15 giorni e si gioca". Questo il titolo a pagina 2 che il Corriere dello Sport dedica alla ripresa della Serie A: "Si parte con la Coppa Italia e le gare per tutti su Rai1 poi dal 20 spazio al campionato. Play off come piano di riserva. L'annuncio di Spadafora: ho sentito il Premier, era soddisfatto. Cominciare con i gol in chiaro è un segnale positivo. Grana Inter: vuole mandare a Napoli la Primavera".

11.36 - "Habemus serie A. In campo il 20 giugno, ma arbitra il virus": questo il titolo che apre questa mattina le pagine sportive de Il Giornale. Ieri sera è arrivata la tanto attesa fumata bianca per la ripresa del campionato dopo il vertice tra Spadafora, FIGC e Lega: la Serie A ricomincerà il 20 giugno. Due alternative in caso di stop, cioè playoff e playout o classifica cristallizzata.

11.16 - All'indomani del via libera del Governo alla ripresa della stagione, la Lega Serie A oggi definirà il calendario. E' competenza del Consiglio, da poco riunito in videoconferenza, che sarà seguito dall'assemblea dei 20 club, convocata alle 11.30. Ieri è stata definita la ripartenza con le semifinali e la finale di coppa Italia, fra il 13 e il 17 giugno, una soluzione contestata esplicitamente dal Milan, che lascerebbe perplesse altre due squadre coinvolte, Juventus e Inter. Per la ripresa del campionato, nel fine settimana del 20-21 giugno, ci sono due ipotesi sul tavolo: ricominciare con i quattro recuperi della 25ma giornata, per armonizzare subito la classifica, oppure con i dieci match della 27ma. L'Assemblea invece analizzerà il 'piano B', ossia un format con brevi fasi di playoff e playout nel caso non ci fossero le condizioni per disputare tutte le partite, come previsto dall'ultimo Consiglio della Federcalcio. All'ordine del giorno anche i rapporti con i licenziatari dei diritti tv che non hanno pagato l'ultima rata della stagione: nei confronti di Sky la Lega ha deciso per il procedimento di ingiunzione, mentre si stanno valutando le proposte avanzate da Dazn e Img. (ANSA).

11.12 - L'edizione odierna de La Stampa apre in prima pagina con il titolo: "Via libera dal governo: la Serie A riparte il 20 giugno". Sarà (forse) un calcio diverso. Ma i verdetti verranno decisi sul campo. L'Italia che si rimette in moto, o prova a farlo, è anche quella del pallone perché serie A e B ripartiranno il 20 giugno, la C ancora non si sa quando, come e se.Prima, le semifinali di ritorno e la finale di Coppa Italia: l'idea è di mettere in agenda Juve-Milan per il 13 e, il giorno dopo, Napoli-Inter con l'assegnazione del trofeo di mercoledì.

11.00 - Il primo ha già dato esito negativo, ora Franck Kessie è in attesa del responso del secondo tampone: se il risultato sarà lo stesso, il centrocampista rossonero potrà terminare il suo periodo di quarantena e tornare ad allenarsi a Milanello. Lo riferisce questa mattina Tuttosport. 

10.46 - "Calcio, signori si gioca per lo spettacolo e per non fallire". Questo il titolo in taglio basso sulla prima pagina de la Repubblica in riferimento al campionato che riparte il 20 giugno: "Beato il popolo che non ha bisogno di calciatori quasi eroi /l'eroismo vero lo lasciamo a medici e infermieri). Quel popolo non è italiano. Ai nostri calciatori è chiesto di ripartire con la fase 2 del campionato: 124 partite non distanziate, in orari da mondiali, ma senza Brasile, senza pubblico e senza fremito".

10.45 - Juventus, Milan e soprattutto Inter sono contrarie alla ripartenza del 13 giugno con la Coppa Italia. I nerazzurri, spiega la Gazzetta dello Sport, hanno definito questa scelta sulla ripartenza come ‘sconcertante’ e addirittura sarebbero arrivati a lanciare una provocazione: far giocare a Napoli, nella semifinale di ritorno, la formazione Primavera. La rabbia dell’Inter è data dal calendario fin da subito intasato, senza la possibilità di ripartire gradualmente. Un fastidio, come detto, condiviso (seppur in modo più leggero) da Juventus e Milan che vedono una Coppa Italia concentrata in 5 giorni come uno sforzo fin troppo considerevole a inizio ripresa.

10.34 - Il 20 giugno ripartirà il campionato di Serie A, ma il calcio italiano riprenderà già la settimana prima quando si giocheranno le semifinali di ritorno di Coppa Italia: secondo il Corriere della Sera, la prima partita post-coronavirus dovrebbe essere Juventus-Milan il 13 giugno alle 20.45, mentre il giorno dopo dovrebbe giocarsi Napoli-Inter. Mercoledì 17 ci dovrebbe invece essere la finale a Roma. 

10.22 - "Inter, Milan e Juve: no alla Coppa Italia dal 13 al 17 giugno", si legge su La Gazzetta dello Sport. Arriva l'ufficialità di tornare al calcio giocato e arrivano di conseguenza le prime polemiche. Inter, Milan e Juventus non ci stanno ad aprire le danze con la Coppa Italia, programmata dal 13 al 17 giugno. L'Inter minaccia di mandare la Primavera, il Milan, tramite il presidente Scaroni, critica: "Avvio discutibile". Lega spaccata sul fronte calendari: oggi si vota in Assemblea.

10.10 - "Estate con la Serie A tutti i giorni". Questo il titolo con cui si apre l'odierna edizione del QS sulla ripartenza della Serie A: "E' ufficiale: si riparte. Dal 13 giugno semifinali e finale di Coppa Italia, poi dal 20 finalmente il campionato"

09.58 - Prima della ripresa del campionato dovrebbe riprendere e concludersi la Coppa Italia, anche se le dirette interessate non sembrano della stessa opinione. La Stampa oggi in edicola titola: "Prima la Coppa Italia, ma il Milan non ci sta". Ricominciare in chiaro è diventata, col tempo, la linea di confine sulla quale il ministro Spadafora ha costruito la sua resistenza più strenua.Da qui, lo spostamento della serie A al 20 giugno per liberare la finestra necessaria alle ultime tre partite della coppa nazionale: Juve-Milan e Napoli-Inter (13 e 14 giugno) e la finale a metà settimana. E non è tardata ad arrivare la risposta delle dirette interessate: "Troviamo discutibile assegnare un trofeo importante come la Coppa Italia con due partite in tre giorni e con le squadre in campo dopo oltre tre mesi di fermo", fanno sapere dal Milan.

09.56 - Dopo la decisione presa ieri, con la Serie A che ripartirà il 20 giugno, anche la giornata di oggi sarà molto importante. Nell'assemblea di Lega di oggi verranno infatti decisi i dettagli, con i presidenti delle società in videocall, e dopo che l'ostacolo politico è stato superato sarà tempo di stilare il calendario. Probabile che si riparta dai 4 recuperi della 25a giornata, per poi vedere subito un turno infrasettimanale. A riportarlo è La Repubblica.

09.47 - Questa mattina alle 11.30 si riunirà l'assemblea della Lega Serie A e, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, ci saranno diversi argomenti all'ordine del giorno: si parlerà innanzitutto della Coppa Italia che dovrebbe giocarsi tra il 13 e il 17 giugno (semfinali di ritorno e finale), si discuterà poi di come riprendere il campionato e degli orari delle partite (la Lega pensa a 17.15, 19.30 e 21.45).

09.35 - L'edizione odierna di Tuttosport apre con un semplice: "Era ora!". Due parole che racchiudono tutta l'attesa nascosta dietro il vertice di ieri tra il ministro Spadafora ed i rappresentanti della FIGC. Un vertice che ha dato esito positivo e che permetterà al calcio italiano di tornare in campo dal 13 giugno: prima la Coppa Italia, poi dal 20 il campionato. Oggi si definirà il calendario, che dovrebbe ripartire con i recuperi della 25^ giornata. Previste le ripartenze anche di Serie B e Serie A femminile.

09.11 - "Evvai!". Questo il titolo con cui si apre l'odierna edizione del Corriere dello Sport in edicola stamani sulla ripartenza del campionato di Serie A: "Riparte il calcio: Coppa Italia dal 13, Serie A e B dal 20. La svolta nel vertice con il ministro: oggi la Lega definirà il calendario: si parte con i recuperi. Playoff e playout in C. Gravina: messaggio di speranza per l'Italia.

08.48 - "Torna il calcio: Serie A in campo il 20 giugno". Questo il titolo in taglio laterale sulla prima pagina del Corriere della Sera sul ritorno del campionato: "Il calcio riparte. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha annunciato che la Serie A tornerà in campo il 20 giugno. Ma le partite di Coppa Italia saranno disputate una settimana prima, il 13 giugno. Con la finale il 17. 'Se la curva dei contagi muterà e il campionato sarà costretto a fermarsi di nuovo — ha spiegato Spadafora — la Figc ha assicurato l’esistenza di un piano B, i playoff, e di un piano C, la cristallizzazione della classifica'".

08.24 - Il titolo di apertura de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola non può che essere riservato alla notizia di ieri di riprendere il campionato di Serie A: "Si gioca!". E' arrivata nel tardo pomeriggio di ieri l'ufficialità che il massimo campionato riprenderà il 20 di giugno prossimo. E' arrivato il via libera di Spadafora e Conte, con la Serie A che resterà in campo fino al 2 agosto: 127 gare in 50 giorni.

*****VENERDI' 29 MAGGIO*****

20.00 - La Serie A riparte, ma il 20 giugno. Dopo l’incontro col premier Conte il ministro Vincenzo Spadafora ha infatti annunciato che il massimo campionato ripartirà appunto da sabato 20 giugno, mentre la Coppa Italia, auspicabilmente, inizierà il 13. Queste le parole del ministro raccolte dall'inviato di TMW: "È stata una riunione molto utile con tutte le componenti della FIGC: come abbiamo detto sin dal primo momento il calcio sarebbe ripartito con le condizioni di sicurezza e con l'ok di CTS ai vari controlli. L'Italia sta ripartendo ed è giusto che lo faccia anche il calcio, il CTS ha confermato la necessità imprescindibile della quarantena fiduciaria nel caso in cui un calciatore dovesse risultare positivo, eventualità che non ci auguriamo. Il percorso dei tamponi non dovrà ledere le necessità generali di tutti i cittadini italiani, alla luce di queste considerazioni ho fatto presente alla FIGC che se dovesse riemergere l'emergenza sanitaria, il campionato dovrebbe essere nuovamente sospeso. LA FIGC ha spiegato che esiste un piano B e un piano C: playoff e playout oppure la cristallizzazione della classifica, come si dovrà fare è una decisione che spetta alla FIGC. Il campionato riprende il 20 giugno, mi sono già confrontato anche con il presidente del consiglio Conte. Spero si possa, nella settimana dal 13 al 20, completare la Coppa Italia: sarebbe una ripartenza a beneficio di tutti gli italiani essendo la competizione sul servizio pubblico. Anche oggi ho avuto contatti con Sky, mi auguro ci sia da loro un segnale di conferma, dopo le prime interlocuzioni positive, anche nell'interesse d evitare assembramenti in luoghi pubblici. Oggi è una giornata positiva, anche perché il ministro dell'Economia Gualtieri ha firmato il decreto per i 230 milioni per il bonus dei lavoratori sportivi. Si sta avverando il mio auspicio che tutto il mondo dello sport potesse ripartire contemporaneamente, smentiamo la storiella che io avessi qualche riserva sul mondo del calcio. Modifica DPCM? Potremmo, ma si potrebbe anche partire il 14. Orari? Io faccio il ministro, dovrà essere la Lega Serie A a decidere".

19.45 - Sky Sport riporta che la ripartenza della Serie A è stata decisa. Il massimo campionato italiano ricomincerà il 20 giugno, mentre la Coppa Italia riprenderà dal 13 giugno.

19.25 - (ANSA) - ROMA, 28 MAG - Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, sta andando dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per decidere la data di ripartenza del campionato di calcio, che - secondo quanto emerso nella riunione con le componenti della Federcalcio dovrebbe essere il 13 o il 20 giugno. Lo apprende l'ANSA da fonti calcistiche (ANSA).

18.50-  Il summit decisivo per la ripartenza della Serie A è iniziato una manciata di minuti fa e secondo quanto riportato da Sky Sport durerà al massimo un'ora, visto che intorno alle 19.30 è stato fissato il consiglio dei Ministri al quale dovrà partecipare anche Vincenzo Spadafora. Presenti al summit lo stesso ministro dello Sport, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina e le altre componenti federali.

18.05 - Come ogni giorno la Protezione Civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati odierni, con la differenza rispetto a 24 ore fa tra parentesi:

Attualmente positivi: 47.986 (-2.980, -5,85%)
Deceduti: 33.142 (+70, +0,2%)
Dimessi/Guariti: 150.604 (+3.503, +2,4%)
Ricoverati in terapia intensiva: 489 (-16, -3,2%)
Tamponi: 3.683.144 (+75.893)

Totale casi: 231.732 (+593, +0,3%)

17.50 - Questi i dati dell'emergenza Coronavirus in Lombardia delle ultime ventiquattro ore:

Attualmente positivi: 22.913 (-1.124)

Tamponi effettuati: 713.068 (+15.507)

Totale positivi: 88.183 (+382)

Decessi: 15.974 (+20)

Terapia Intensiva: 173 (-2)

Ricoverati non in terapia intensiva: 3.470 (-156)

Guariti: 49.296 (1.486)

15.04 - Nuovo appello di Enrico Castellacci, presidente di Lamica (Libera associazione medici Italiani Calcio), in relazione alla quarantena di 14 giorni in caso di positività di un membro del gruppo squadra in vista della ripartenza della Serie A: "Le due settimane di quarantena sono tante, difficilmente ci sarà la possibilità di recupero - ha detto parlando a Radio Punto Nuovo -. Credo che, controllando la diminuzione della curva epidemiologica, si possa ridurre la quarantena da 14 a 7 giorni, controllando tutti i componenti con tamponi e test sierologici. Di questo passo si potrebbe dare una chance al campionato di concludersi". Parole che arrivano a poche ore dal secondo tampone (negativo) di un membro dello staff del Bologna sospettato di essere positivo al Covid-19. "Il sospetto positivo del Bologna ha messo paura - ha sottolineato Castellacci -. Nella malaugurata ipotesi che il collaboratore di Mihajlovic fosse risultato positivo, tutta la squadra sarebbe dovuta andare in quarantena fiduciaria, continuando però ad allenarsi. E questo è il rischio: che spunti un positivo nelle varie squadre - ha concluso -. Quando ricomincerà il campionato, se dovesse accadere una cosa del genere, avrebbe un effetto devastante".

14.14 - Quella di oggi sarà la giornata decisiva per la ripartenza della Serie A, con la videoconferenza fissata per oggi alle 18.30 tra il ministro Spadafora, che stamattina ha svolto una riunione con il CTS, e le varie componenti Federali guidate dal presidente Gravina. Se tutto andrà per il verso giusto la Serie A ripartirà il prossimo 13 giugno, magari con i recuperi, per poi proseguire ogni tre giorni. Proprio per questo, nel prossimo mese si potrebbero disputare ben sei giornate, con gli orari ancora da capire, ma sicuramente in tre orari diversi al giorno. Questo, nel dettaglio, quello che potrebbe essere il calendario:

13 giugno: recuperi 25a giornata
17 giugno: 27a giornata
20 giugno: 28a giornata
23 giugno: 29a giornata
27 giugno: 30a giornata
30 giugno: 31a giornata

13.02 - Il Corriere dello Sport parla della "guerra non totale" tra Lega e Sky per la questione dei diritti televisivi e per il pagamento dell'ultima rata da parte del broadcaster. Oltre alla Lega, però, anche i club dovrebbero presentare la propria richiesta di pagamenti: un gruppo di società, però, tra cui alcune big ad accezione di Napoli e Lazio, ha preferito restare fuori dal conflitto. Il timore è che le offerte per il prossimo triennio, senza grandi competitor all'orizzonte, possano essere al ribasso. Per le medio-piccole, però, c'è la necessità di incassare per problemi di liquidità e ieri il presidente del Brescia, Massimo Cellino, ha sottolineato come esista "un diritto sancito da un contratto e che non c'era necessità di attendere altre decisioni per esercitarlo".

12.23 - "Viviamo in un Paese dove il problema pandemia non è risolto, quindi credo sia normale evidenziare le criticità che vanno affrontate e risolte". In una diretta Fecebook sul sito de Il Mattino, Damiano Tommasi parla così della possibile ripartenza del campionato. "Una delle criticità maggiori che speriamo di risolvere - ha spiegato il presidente dell'AIC - è la partita alle 16.30 che in Italia a giugno e luglio non è pensabile". Tommasi non nasconde anche una certa preoccupazione per la salute dei giocatori: "Oggi abbiamo atleti che dovranno fare partite ravvicinate e intense dopo un lungo periodo di inattività e quindi li dobbiamo mettere nelle condizioni migliori, anche dal punto di vista climatico. I calciatori non sono dei robot e quindi è chiaro che ci siano delle preoccupazioni, che riguardano anche il fatto che se riparte il campionato si dovrà giocare ogni tre giorni. Quando si afferma che 'dobbiamo ripartire', chi decide non è chi va in campo. È ovvio che i calciatori esprimano le loro perplessità - conclude Tommasi - il che non significa che non vogliono giocare, lo vogliono fare in una situazione normale di sicurezza. Se si dice che in panchina bisogna andare distanziati e poi in campo i calciatori si possono marcare su un calcio d'angolo ma non abbracciare dopo un gol, non è una condizione di normalità. Magari tra un mese potrebbero cambiare anche le possibilità di allenarsi, giocare e risolvere tutte le criticità".

12.00 - È il giorno tanto atteso dell'incontro tra Spadafora e le componenti del calcio italiano. A tal proposito, la Gazzetta di Parma titola: "Orari e TV nodi da sciogliere: palla al ministro". Le questioni più spinose, al momento, riguardano gli slot orari in cui disputare i match nel caldo torrido di luglio, con l'AIC già sul piede di guerra. Poi i diritti televisivi, con Spadafora che spinge per una trasmissione in chiaro almeno di "Diretta Gol". Ma su questo fronte la battaglia è ancora lunga. E ultima, ma non meno importante, la questione quarantena in caso di positività: si cercherà di abbreviarla e di non includere l'intero gruppo squadra.

11.37 - "Fate il vostro gioco", titola il Corriere della Sera nell'apertura della sezione sportiva. Non poteva esserci notizia peggiore della sospetta positività in casa Bologna alla vigilia dell’incontro tra il ministro Spadafora, la Figc, la Lega Serie A, B e C e le associazioni di calciatori, allenatori e arbitri. Se quanto capitato al Bologna fosse accaduto durante il campionato, la squadra rossoblù sarebbe dovuta finire in quarantena, saltando almeno cinque partite e, di fatto, bloccando di nuovo il torneo. La ripartenza resta appesa a un filo: la data più gettonata per il riavvio è il 13 giugno, si partirà con le quattro gare da recuperare della 25esima giornata. Il 20 giugno dovrebbe ricominciare il resto della Serie A, ovviamente a porte chiuse.

10.24 - "Il primo test di controllo effettuato sul componente del gruppo-squadra il cui ultimo esame aveva evidenziato un risultato dubbio ha dato esito negativo". Lo comunica il Bologna con una nota ufficiale. "Nelle prossime ore - riferIsce il club rossoblù - verrà effettuato un ulteriore e definitivo esame di approfondimento. In via precauzionale comunque l’allenamento di oggi sarà in forma individuale".

09.35 - C'è spazio anche per il calcio sulla prima pagina dell'edizione odierna del quotidiano Il Messaggero. "Il giorno della ripartenza ma al Bologna c'è già un caso Covid", titola il noto giornale in taglio alto. Oggi - si legge all'interno - il vertice con Spadafora per decidere quella che sarà la data per la ripresa del campionato. Si profila un anno calcistico intenso e senza soste. Intanto i rossoblù hanno un caso sospetto nello staff del tecnico.

09.23 - "La A aspetta il via libera. Sospetto positivo, Bologna fermo". È il titolo che il quotidiano La Stampa dedica al calcio nel taglio alto della sua prima pagina. Dai gol in tv agli orari: oggi - si legge all'interno - vertice con il governo, ma una sospetta positività complica i piani. In campo mezz'ora più tardi: 19:15 e 21:30. I calciatori si rifiutano di giocare alle 17:00.

09.11 - Il quotidiano Il Mattino in edicola questa mattina dedica uno spazio al calcio nel taglio alto della prima pagina con il titolo seguente: "Serie A verso il via libera ma c'è già un contagiato nello staff di Mihajlovic". Oggi il vertice decisivo tra Governo, FIGC e Lega per stabilire - si legge a pagina 16 - la data della ripresa del torneo (probabile il 20 giugno). Al Bologna c'è un positivo al Coronavirus, si tratta di un collaboratore tecnico: "Se accade in campionato si ferma tutto?".

08.37 - "Un positivo nel Bologna, la A trema". Questo il titolo d'apertura del QS in edicola questa mattina sulla ripartenza del campionato italiano. "È nello staff tecnico - scrive il Quotidiano Sportivo - apprensione per la salute di Mihajlovic: rischio quarantena. Oggi il summit per la ripresa".

08.25 - Il Corriere dello Sport oggi in edicola titola in prima pagina: "Facciamo tredici". Il riferimento è al vertice di oggi pomeriggio tra Spadafora, la FIGC e la Lega Calcio per fissare "la data della ripresa" del campionato. La federazione sarebbe pronta a partire il 13 giugno con le semifinali di Coppa Italia, trasmesse in chiaro, per andare incontro alle richieste del ministro. In alternativa i quattro recuperi che porterebbero le squadre tutte allo stesso numero di partite giocate. Polemiche da parte dell'AIC: "Non si può giocare prima delle 18".

08.13 - Il quotidiano Tuttosport in edicola questa mattina dedica spazio in prima pagina alle polemiche sulla ripresa del campionato. "Già persi 500 milioni. Adesso giochiamo!", titola il noto giornale sportivo riportando le dichiarazioni del presidente Gabriele Gravina. "Oggi l'incontro decisivo con il ministro per lo sport - si legge in taglio alto - avvertimento del presidente Figc".