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Coronavirus, Gravina: "Non firmerò per lo stop". Spadafora: "Ripresa? Vedo sentiero sempre più stretto". Il bollettino nazionale

LIVE MN - Coronavirus, Gravina: "Non firmerò per lo stop". Spadafora: "Ripresa? Vedo sentiero sempre più stretto". Il bollettino nazionaleMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 29 aprile 2020, 22:30News
di Redazione MilanNews

22.30 - Repubblica.it riporta un'anticipazione su quello che sarà il discorso del Premier Giuseppe Conte domani in Parlamento: "Non c'è niente di incostituzionale in quanto fatto finora dal governo. Tutti i provvedimenti assunti sono costituzionali".

21.44 - Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha parlato durante il meeting online dell’Ascoli Calcio "Crescere Insieme", a proposito del possibile stop del calcio italiano: "Il momento è difficile, tutti dicono che ne usciremo migliori e che per noi inizierà una nuova vita. Personalmente auspico che, quando finirà questo periodo, si riscoprirà il piacere di tornare alle relazioni, lo dico soprattutto per chi è sempre alla ricerca ossessiva della crescita personale, bloccando l’equilibrio di tutte le altre parti in causa. Mi auguro che il mondo del calcio, che ha un impatto altamente sociale nel nostro Paese, possa ripartire con minori individualismi. Il piano B in caso di stop definitivo del calcio? Il mio senso di responsabilità mi porta ad avere un piano B, C, D. Ma se esso deve far rima con “è finita” dico che, finché sarò Presidente della FIGC, non firmerò mai per il blocco dei campionati, perché sarebbe la morte del calcio italiano. Io sto tutelando gli interessi di tutti, quindi, ripeto, mi rifiuto di mettere la firma ad un blocco totale, salvo condizioni oggettive, relative alla salute dei tesserati, allenatori, staff tecnici e addetti ai lavori, ma qualcuno me lo deve dire in modo chiaro e mi deve impedire di andare avanti. Il tempo lavora a nostro favore, il danno economico è diviso per categorie: con la chiusura totale il sistema perderebbe 700-800 milioni di euro, se si dovesse giocare a porte chiuse la perdita sarebbe di 300 milioni, se si ripartisse a porte aperte la perdita ammonterebbe a 100-150 milioni, anche se quest'ultima ipotesi non è percorribile.

21.32 - L'OMS domani riunirà il suo comitato d'emergenza per fare il punto sulla pandemia. Lo ha reso noto il direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra.

21.25 - Dal primo di gennaio ad oggi gli anziani morti nelle 65 Rsa della Bergamasca sono stati 1998, e cioè 1322 in più rispetto allo stesso periodo del 2019 in cui i decessi registrati sono stati 676. Lo ha reso noto il procuratore della Repubblica facente funzione di Bergamo, Maria Cristina Rota. Il dato è emerso dall’indagine aperta in seguito a 13 esposti e che riguarda altrettante strutture. Dall’ inchiesta per epidemia colposa e omicidio colposo, ancora a carico di ignoti, risulta anche che solo 8 di tutte le Rsa della Bergamasca hanno accolto malati Covid dimessi dagli ospedali. A riportarlo è Corriere.it.

20.50 - Secondo quanto riferito da Sky Sport slitta la pubblicazione del comunicato della Lega Calcio sulla ripresa dell'attività agonistica nel corso del consiglio informale di questo pomeriggio. Non c'è infatti accordo o unità d'intenti fra i venti presidenti della massima serie. Domani intanti si terrà l'assemblea della FIGC alla quale parteciperanno tutte le componenti federali per fare il punto della situazione dopo quanto accaduto negli ultimi giorni. Sempre l'emittente satellitare parla di una possibile convocazione da parte del Comitato Tecnico-Scientifico del Presidente della FIGC Gabriele Gravina nei prossimi giorni.

20.45 - Gli amici come affetti stabili, si potrà andare a trovarli dopo il 4 maggio nel rispetto delle misure sull'emergenza Coronavirus. Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, ai microfoni di Radio 1 ha spiegato che anche questa categoria di persone rientra tra quelle legate all'individuo: "Anche un'amicizia può essere un affetto stabile, come un fidanzato se è considerato un amico vero e non è una scusa. Serve il buonsenso. Questo è un periodo di transizione e servono le regole per far capire che non è un liberi tutti".

20.25 - È saltato il Consiglio dei ministri previsto nella giornata di giovedì che avrebbe dovuto dare il via libera al "decreto aprile". Il provvedimento, contenente le misure economiche per superare l’emergenza, è ancora in fase di completamento e potrebbe essere varato dall’esecutivo a inizio maggio. Atteso nei prossimi giorni l’ok al decreto Semplificazioni, altra misura con cui il governo punta alla ripartenza economica dopo la Fase 1. A riportarlo è Corriere.it.

20.00 - Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, in videoconferenza con i presidenti delle Regioni, ha affermato: "È molto importante dare un segnale di unità. Se non siamo uniti noi non possiamo chiederlo ai cittadini. Ci vogliono unità, serietà e responsabilità. L'obiettivo è sempre quello della tutela dei cittadini. Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm. Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle. Se non avviene sono costretto a ricorrere all’impugnativa al Tar o alla Consulta".

18.50 - "La ripresa del calcio è sicuramente possibile". Non ha dubbi il professor Tim Meyer, presidente della commissione medica della UEFA. "Nel discutere qualsiasi ritorno al calcio competitivo e di livello élite, la salute dei giocatori, di tutti coloro che sono coinvolti nelle potenziali partite e del pubblico in generale è di fondamentale importanza. Tutte le organizzazioni calcistiche che stanno pianificando il riavvio delle loro competizioni realizzeranno protocolli completi che dettano le condizioni sanitarie e operative garantendo che sia tutelata la salute delle persone coinvolte nelle partite e che sia preservata l'integrità delle politiche pubbliche. In queste condizioni e nel pieno rispetto della legislazione locale, è sicuramente possibile pianificare il riavvio delle competizioni sospese durante la stagione 2019/20", le sue importanti dichiarazioni all'interno di una nota ufficiale.

18.05 -  Di seguito il bollettino nazionale dell'emergenza Coronavirus delle ultime 24 ore:

Attualmente positivi: 104.657 (-548)
Deceduti: 27.682 (+323, +1,2%)
Dimessi/Guariti: 71.252 (+2.311, +3,4%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 1.795 (-68, -3,7%)
Tamponi: 1.910.761 (+63.827)

Totale casi: 203.591 (+2.086, +1%)

17.55 - Questi i dati del contagio da Coronavirus in Lombardia nelle ultime 24 ore:

Tamponi effettuati: 365.895 (+14.472)

Totale positivi: 75.134 (+768)

Terapia Intensiva: 634 (-21)

Decessi: 13.679 (+104)

Ricoverati non T.I. : 7.120 (-160)

Dimessi: 50.347 (+864)

16.00 - Intervenuto ai microfoni di "Un giorno da pecora" su Rai Radio 1, Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, ha dichiarato sulla ripresa dei campionati: "Se ha senso che riprenda il calcio in Italia? Mi sembra inverosimile al momento, nel rispetto dei calciatori vedo la partita di calcio inverosimile. Non si tratta di una partita di tennis o del campionato di F1, nel calcio c'è il contatto fisico tra i giocatori, lì potrebbe esserci fonte di contagio. Mi preoccupo per la salute degli atleti".

15.28 - Nella mattinata di oggi, spiega Sky Sport, è andato in scena un consiglio di lega informale fra i massimi dirigenti della Serie A. Nell’occasione è stato deciso di diramare nelle prossime ore, probabilmente nel pomeriggio, un nuovo comunicato stampa per spiegare una volta di più la posizione della Lega calcio in merito all’eventuale ripartenza degli allenamenti (18 maggio) e, più avanti, del campionato.

14.10 - Nelle scorse settimane la UEFA aveva precisato come la deadline per concludere i vari campionati nazionali fosse fissata al 2 agosto. Una tempistica che vista la situazione epidemiologica e la volontà generale di andare avanti ‘step by step’ era sembrata strana e fin troppo stringente, l’ultimo ad avere parole negative in merito è stato Adriano Galliani. Secondo il Corriere della Sera le critiche a riguardo hanno fatto breccia nelle stanze di Nyon, sede della UEFA. Il massimo organismo calcistico europeo infatti sta cercando di capire i margini per rivedere la propria posizione, studiando la possibilità di far riprendere campionati e coppe nazionali anche a settembre.
Un ruolo importante in questa revisione delle idee iniziali lo starebbe giocando lo stop imposto dal governo al campionato francese: difficile, se non impossibile, mandare avanti la Champions League senza le squadre francesi (il PSG ha eliminato il Borussia Dortmund, il Lione deve giocare il ritorno degli ottavi contro la Juventus).

13.30 - Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, da uno studio della task force della regione Lombardia già prima del 21 febbraio, la scoperta del caso di Codogno, il virus circolava nel territorio lombardo. Il Covid-19 era già presente nel capoluogo milanese dal 26 gennaio con 46 casi mentre in Lombardia si contavano già 543 positivi. 

13.01 - Nel corso dell’interessante intervista al Corriere della Sera, l’amministratore delegato del Monza e dirigente di lungo corso Adriano Galliani ha posto l’attenzione su un aspetto da molti non tenuto in considerazione, nell’ottica della eventuale ripresa del campionato: “Non c’è dubbio che in questo momento la priorità sia la salute ma altrettanto dobbiamo essere consapevoli di vivere in un sistema globale. Se i nostri tre principali competitor in Europa, Inghilterra, Spagna e Germania, riprendono l’attività, rischiamo di non essere più competitivi con loro. Il calcio italiano subirebbe danni da 700 milioni e si avvierebbe a una ‘decrescita felice’, mentre gli altri continuerebbero a incassare”.

12.46 - L'edizione odierna de La Stampa titola così questa mattina: "Milan, allenamenti più duri. A casa". Da lunedì, il club rossonero, che ha inviato ai giocatori gli attrezzi necessari per gli allenamenti come tapis roulant, panche e pesi, aumenterà l'intensità delle sedute a distanza. Il tutto sotto gli occhi di mister Stefano Pioli che dalla sua abitazione segue il lavoro dei suoi ragazzi. 

12.41 - Intervenuto ai microfoni di Omnibus su LA7 Vincenzo Spadafora, ministro dello sport, ha parlato della ripresa del calcio. Queste le sue parole: "Comincio a percepire, anche da stamattina leggendo alcune dichiarazioni, che nei prossimi giorni potremmo avere una sorpresa. Secondo me potrebbe essere anche che la maggior parte dei presidenti delle società inizi a chiederci di annullare il campionato in modo da prepararsi al meglio per il prossimo campionato".

12.05 - Durante il suo intervento su La7 durante il programma ‘Omnibus’ il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha parlato anche dei problemi di attuabilità del protocollo che la FIGC ha presentato nei giorni scorsi al Comitato tecnico scientifico: “Il rischio zero non c’è. Io ho chiesto al comitato se il protocollo della FIGC fosse applicabile o meno. Per esempio, siamo sicuri che la quantità di tamponi richiesta sia assecondabile? Il comitato ci ha detto che hanno problemi loro stessi per i tamponi, quindi è da valutare anche perché Serie B e Serie C magari non possono seguire il protocollo”.

11.33 - Ecco il bollettino della Spagna delle ultime 24 ore: i contagiati sono passati da 210.773 a 212.917 (+2.144), mentre i decessi per coronavirus sono aumentati di 453 unità (il totale dei morti dall'inizio della pandemia sono 24.275).

11.08 - Eventuale ripartenza del campionato sarà a porte chiuse? A questa domanda ha risposto il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora a 'Omnibus', su La7: "Quello è sicuro al 100%, dovesse riprendere il campionato sarà a porte chiuse. Ma una squadra di calcio non è solo i giocatori in campo, ci sono decine, centinaia di persone. C’è differenza sostanziale fra allenamenti e partite: gli allenamenti saranno nei propri centri sportivi, dovessero ricominciare le competizioni ci saranno anche gli spostamenti. Questo non è detto che non possa accadere, ma dobbiamo verificare le condizioni. E capire: cosa accade se troviamo un giocatore positivo? Intanto pensiamo ad un piano B, lo chiedo alla Lega. E’ un appello, inizino a pensarci perché le soluzioni potrebbero essere tante”.

10.54 - I calciatori sono passati a sentirsi privilegiati a discriminati nel giro di poche ore dopo la decisione del governo di dare il via libera agli allenamenti invididuali per gli atleti degli sport singoli, contrariamente a quanto potranno fare quelli degli sport collettivi. Ieri sera, proprio per parlare di questo tema, c'è stata una telefonata tra il ministro dello Sport Spadafora e il presidente dell'AIC Tommasi, con il rappresentante dell'esecutivo che ha sottolineato come "non ci fosse scelta" a causa delle indicazioni stringenti del comitato tecnico scientifico. Difficile pensare che ci possa essere un cambio di rotta con un'anticipazione al 4 maggio degli allenamenti nei centri sportivi per i calciatori di Serie A, ma in molti si chiedono come sia possibile non comprendere che il rischio di contagio aumenta senza dubbio lasciando persone libere di allenarsi in strada piuttosto che in centri sportivi all'avanguardia con staff professionali pronti a intervenire in qualsiasi momento. A riportarlo è Il Corriere dello Sport.

10.39 - Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, nel corso del suo intervento a 'Omnibus' su La7, ha provato a dare delle tempistiche per quanto riguarda le prossime decisioni in merito alla possibile, eventuale ripresa del campionato di Serie A: "Al massimo entro questa settimana il comitato ci dirà se il protocollo è attuabile o meno. Entro 3 giorni al massimo potremo dire alla Serie A se potrà ripartire con gli allenamenti il 18 maggio. Pensare al 15 giugno e l’eventuale ripartenza del campionato, però, è impossibile adesso".

10.32 - L'assemblea convocata d'urgenza per il 1° maggio servirà ai club di Serie A per parlare della questione diritti TV. In molti hanno il timore che Sky, Dazn e Img non versino l'ultima rata, la sesta, che scade nei primi giorni del prossimo mese. Una riunione che verrà preceduta da una conference call tra i direttori commerciali di tutte le società. Il sistema calcio sta rischiando grosso e i proventi dai diritti televisivi sono decisivi per prendere tempo e cercare una soluzione. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.

10.28 - "Spagna e Germania al via. Francia stop", titola il Corriere dello Sport oggi in edicola. Non solo in Italia il calcio prova a ripartire: in Spagna il ministro Sanchez annuncia che da lunedì ci sarà il via a sedute individuali ed in seguito a quelle collettive. In Germania le regioni tedesche danno l'ok al riavvio delle manifestazioni sportive. Anche in Inghilterra sono pronti a ripartire. Solo in Francia è arrivato ieri uno stop definitivo: "La stagione è conclusa. Si ripartirà a settembre con la stagione 2020/2021.

10.16 - I club di Serie A, nella lunga giornata di ieri, composta da botta e risposta tra alcuni presidenti e il ministro dello Sport Spadafora, erano sul punto di controbattere ulteriormente con un altro comunicato, ma alla fine hanno contato fino a 10 preferendo la via del dialogo. Il fatto è che le società vorrebbero avere un interlocutore diverso rispetto al ministro, ovvero direttamente il Premier Giuseppe Conte, facendo leva sull'importanza economico-sociale del pallone professionistico nel nostro paese. Nessuno vuole riprendere solo gli allenamenti, perché sarebbe un costo inutile senza la ripresa e dunque vogliono sapere se sarà possibile o meno. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.

10.01 - Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, è tornato a parlare della possibile ripresa del campionato alla Gazzetta dello Sport: "Non troviamo un senso alla decisione del governo riguardo agli allenamenti. Non sto parlando della ripresa ma del poter permettere agli atleti di allenarsi in strutture dove possono essere seguiti in sicurezza". Sull'eventuale tour de force per completare la stagione: "Sono tante le criticità da affrontare. Io dico: facciamo un passo alla volta visto che parliamo di metà giugno. Per i giocatori allenarsi è importante e a livello individuale il rischio di contagio non c'è". Sul ripartire il discorso dell'ex centrocampista è chiarissimo: "Abbiamo di fronte lo Zoncolan. Non ci tiriamo indietro ma viste le salite ripidissime da affrontare, il rischio di mettere il piede a terra c'è". Infine sul dare o meno un senso alla ripresa: "Il campionato ripartirà mettendo tutti sullo stesso piano ma è soprattutto da un punto di vista sociale che ci sarebbe bisogno di riprendere. Vorrebbe dire ricominciare a vivere, anche se con gare a porte chiuse".

09.44 - Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha dichiarato a LA7: "Sono in corso contatti tra il comitato tecnico scientifico e la Figc, che aveva presentato un protocollo per gli allenamenti ritenuto dal comitato non sufficiente - riporta ilmessaggero.it -. Ma ripresa degli allenamenti non significa ripresa campionato. Se non vogliamo avere incertezze basterebbe seguire la linea di Francia e Olanda che hanno fermato tutto. Io sinceramente vedo il sentiero per la ripresa sempre più stretto. Il discorso allenamenti è diverso, ma fossi nei presidenti penserei alla nuova stagione. La scelta della Francia può spingere anche l'Italia e altri paesi europei a seguire quella linea e leggendo certe dichiarazioni potrebbe essere una maggioranza dei presidenti a chiedere la sospensione per preparare al meglio il prossimo campionato".

09.29 - "L'ira dei calciatori contro il governo". Questo il titolo di apertura del QS in edicola questa mattina. Ira da parte dell'AIC: "Noi discriminati". Spadafora però assicura: "Solo prudenza per sperare di ripartire". La Francia dice stop. In Germania, Spagna e Inghilterra pronti i piani per - si legge - riprendere gli allenamenti e i tornei.

09.20 - Paulo Dybala e una difficile lotta al Coronavirus. Secondo il programma spagnolo El Chiringuito l’argentino della Juventus è risultato positivo al tampone per la quarta volta nel giro di 6 settimane. La Joya aveva scoperto di aver contratto il virus lo scorso 21 marzo insieme alla compagna, Oriana Sabatini, e nonostante sia oramai passato oltre 1 mese non è ancora riuscito a sconfiggere il nemico.

08.59 - Il Corriere dello Sport oggi in edicola apre in prima pagina con il titolo: "Cambiate il decreto". Sono parole dell'Assocalciatori, che ieri ha avuto una dura presa di posizione nei confronti del decreto che vieta l'allenamento nei centri sportivi: "Discriminatoria e illogica la scelta di impedirci il lavoro individuale nei centri sportivi. Norme da rivedere". Oggi la lettera della Lega Calcio al Governo mentre sale la tensione con la FIGC.

08.45 - Adriano Galliani, ex ad del Milan ora al Monza, ha commentato così al Corriere della Sera le spaccature che si sono create nell'ultimo periodo sulla ripartenza della Serie A: "Non credo che il problema risieda nelle figure che presiedono queste istituzioni. L’origine di tutti i mali è l’imposizione della Uefa di far terminare tutti i campionati entro il 2 agosto per dare spazio nelle settimane seguenti alle finestre europee e ricominciare poi a settembre con i nuovi gironi delle coppe. La questione non è cosa pensano Spadafora, Gravina o Malagò, poi in questa polemica non voglio entrare. Il punto è un altro. Sono sbagliati i tempi, lo ribadisco. Sarebbe stato meglio assecondare le osservazioni della Fifa e consentire ai singoli campionati di poter concludere i tornei con le squadre sì al lavoro, ma da agosto e in campo da settembre. Adesso il virus c’è, è in giro, lo sappiamo. Diverso invece un periodo in cui, si spera, la curva del contagio si sarà abbassata. E poi la nuova stagione si sarebbe disputata nell’anno solare 2021, magari spostando gli Europei a novembre-dicembre per allinearsi ai Mondiali che si giocano negli stessi mesi dell’anno successivo".

*****MERCOLEDI' 29 APRILE*****

23.45 - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha provato a rassicurare il popolo americano circa la circolazione del Coronavirus, annunciando come gli USA stanno lavorando per limitare il contagio: "Presto saremo in grado di effettuare cinque milioni di test al giorno. Stiamo anche lavorando alla realizzazione di test per i passeggeri dei voli negli aeroporti internazionali".

23.25 - Il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, stasera ha parlato ancora una volta della ripresa dei campionasti professionistici italiani, prospettando una attesa che potrebbe durare fino addirittura fino al 2021: “Non ho l’esigenza di difendere un principio se non è radicato ed ispirato alla tutela della salute dei nostri atleti e degli addetti ai lavori. Abbiamo posto in primo piano questo come principio. Il calcio muove degli interessi economici straordinari, ma è anche un fenomeno sociale di grande rilevanza. Il nostro mondo, per non correre rischi, dovrebbe aspettare il vaccino. Ma, ascoltando gli scienziati, dovremmo aspettare la primavera del 2021. Poi forse, per essere acquistabile nelle farmacie, ci vorrà un altro anno. Quindi dovremmo sospendere un’impresa sociale ed economica del nostro paese per tutto questo tempo?", ha detto il presidente a Canale Europa.

22.20 - ROMA, 28 APR - Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, ha telefonato al presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, col quale ha avuto una lunga conversazione, dopo il duro comunicato dell'assocalciatori che parla di 'discriminazione' del Governo nei confronti dei giocatori. Lo apprende l'ANSA da fonti governative. Spadafora ha spiegato a Tommasi che "non c'era altra scelta rispetto alla differenziazione nella ripresa degli allenamenti tra sport individuali e sport di squadra". La scelta del Governo, ha aggiunto Spadafora, è dovuta alle indicazioni stringenti del comitato tecnico scientico, secondo il quale gli sport di squadra prevedono lo spostamento di un maggior numero di persone (ANSA). 

21.06 - Arriva il report giornaliero sullo stato della pandemia di Coronavirus dalla Gran Bretagna. Sono 568 i decessi registrati nelle ultime 24 ore oltremanica: un risultato che porta a 21.678 il computo totale delle vittime. La quota dei contagi, invece, si avvicina a quota 160mila.

20.58 - Giornata di conferenze stampa. Dopo quella del premier francese Philippe c’è stata anche quella di Pedro Sanchez, primo ministro spagnolo. Al centro dell’attenzione il piano per le riaperture che avverranno in più fasi, nell’arco di 6-8 settimane, per il raggiungimento di una “nuova normalità” a fine di giugno. “Non ci si potrà spostare tra una provincia e l'altra, né andare sulle isole” ha aggiunto il numero uno del paese iberico definendo anche l’utilizzo della mascherina come “altamente raccomandato”.

20.45 - Una riduzione del PIL del 5,8% nei paesi del G-20. E’ questa la previsione fatta dagli esperti di Moody’s in merito agli effetti economici della pandemia di Coronavirus a livello globale. Una riduzione che non potrà essere colmata per il prossimo anno neanche dalla graduale riapertura che in alcuni paesi si sta concretizzando in queste settimane.

20.06 - L'Assocalciatori ha rilasciato un comunicato piuttosto netto che commenta aspramente le nuove misure del dpcm per la fase 2, misure che vietano la ripresa degli allenamenti per gli sport di squadra prima del 18 maggio: "L'Assocalciatori manifesta le proprie perplessità, nonché la sorpresa, in merito alla decisione del Governo sulla modalità di ripartenza dello sport italiano. Si ritiene, infatti, discriminatoria, prima ancora che illogica, l’idea di far riprendere l'attività negli impianti sportivi ai tesserati di discipline sportive individuali e non consentire ai calciatori professionisti – così come ad altri atleti tesserati per discipline di squadra – lo svolgimento di allenamenti in forma individuale nei centri sportivi, come peraltro già consentito nel mese di marzo 2020. La norma, inoltre, rischia di produrre un aggravamento e non il contenimento del rischio! Per il lavoratore sportivo la fase di riatletizzazione dopo questo stop obbligato è un passaggio necessario e utile anche ad evitare infortuni e per essere pronti per iniziare il 18 maggio gli allenamenti di gruppo; non v’è che non veda come sia sicuramente più pericoloso fare attività individuale nelle zone cittadine e su superficie inidonee. Rimane l’auspicio di un pronto intervento del Governo utile ad eliminare le evidenti distorsioni che deriveranno dalla applicazione delle norme contenute nel DPCM del 26 aprile".

19.57 - "Sono scettico. Non si dovrà tornare a giocare prima della fine di agosto o dell'inizio di settembre. Il calcio improvvisamente non è la cosa più importante della vita. Sarei contento di poter riprendere le prossime stagioni senza ulteriori problemi e sarei altresì felice di veder ripartire i campionati. Bisogna evitare il ritorno del virus, che non è impossibile. Dobbiamo essere prudenti, è una questione di vita o di morte". Lo ha detto Michel D'Hooghe, medico belga e presidente del Comitato medico della Fifa, come riporta il Daily Telegraph. (ANSA).

19.52 - Vincenzo Spadafora, ministro per le politiche giovanili e lo sport, ha parlato nel corso di una diretta sulla propria pagina Facebook della possibilità che il campionato di calcio riprenda: "Ringrazio il presidente della Figc, Gravina che ha smentito illazioni che ieri qualcuno della Lega di Serie A aveva detto circa un accordo sulla data di ripresa del campionato. Niente di più falso. Evidentemente è il solito vizietto di qualche presidente di Serie A, ma penso davvero di pochi, che non perde il vizio di mettere in giro menzogne e falsità per cercare di fare pressioni sul Governo. Lo dico ancora una volta a questi presidenti che non hanno capito che l'aria è cambiata, non è quella di un tempo e questi metodi non funzionano. La prudenza è ciò che lascia ancora uno spiraglio alla possibilità di ripresa. La prudenza che noi stiamo avendo, che non è incapacità di decidere come scrive qualcuno in malafede, è l’unico appiglio per riprendere il campionato. L’alterativa è fare come la Francia, e dire che il calcio si ferma qui. Noi lasciamo lo spiraglio e tutto dipenderà dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria, e dalla nostra singola capacità dal 4 maggio di rispettare le regole. Se pensiamo che dal 4 maggio non si possano rispettare le regole, sbagliamo alla grande, e rischiamo di trovarci in una situazione peggiore di prima".

19.39 - Intervenuto ai microfoni di Canale Europa Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato della ripresa del calcio. Queste le sue parole: “Sono amareggiato nel dover assistere e contrastare questo oscurantismo verso il calcio. Mi rattrista, è come se ci fosse apatia e disinteresse per un mondo che ogni weekend coinvolge 14 milioni di persone, 12 diversi settori merceologici, produttore di ricchezza nel nostro paese, che fa sognare, che dà speranza, che coniuga intelligenza creativa con la passione civile dei nostri cittadini. Se ci fossero condizioni oggettive allora alzerei le mani, ma non mi sembra questo il caso. Ma mi devo rimettere alla decisione del comitato tecnico scientifico. Certo, un mondo così importante annullato mi farebbe provare grande amarezza”.

18.04 - Come ogni giorno la protezione civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati:

• Attualmente positivi: 105.205
• Deceduti: 27.359 (+382, +1,4%)
• Dimessi/Guariti: 68.941 (+2.317, +3,5%)
• Ricoverati in Terapia Intensiva: 1.863 (-93, -4,8%)
• Tamponi: 1.846.934 (+57.272)

17.58 - Come ogni giorno la Regione Lombardia ha diramato il bollettino regionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati:

Casi positivi +869 Tot. 74'369 (+1,21%)

Deceduti +126 Tot. 13'575 (+0.94%)

Guariti +440 Tot. 25'029 (+1,79%)

Tamponi: +8'573 Tot. 351'423 (+2,50%)

Incidenza positivi: 10,38% (-1.29)

16.44 - Secondo quanto riferito dalla BBC, le leghe europee hanno tempo fino al 25 maggio per comunicare alla UEFA se hanno intenzione di completare o cancellare le loro stagioni e, in caso di ripartenza, con che formato. Si ritiene che UEFA abbia fissato questa scadenza a causa della prossima riunione del comitato esecutivo, in programma due giorni dopo, in cui potrebbero essere prese le decisioni sul proseguimento di Champions League ed Europa League. Quella del 25 maggio non è una data rigida, ma flessibile. La scorsa settimana, dopo una riunione in videochiamata con tutte e 55 le federazioni nazionali, la UEFA ha chiarito che desidera che le prestazioni sul campo a determinare quali club saranno le squadre europee della prossima stagione. Il massimo organo calcistico europeo ha accettato che in "casi speciali" alcuni campionati possano esseri cancellati, ma ha chiesto alle autorità di utilizzare "un format diverso" se necessario per consentire alle squadre di qualificarsi per le competizioni europee. Se non sarà possibile terminare le competizioni, spetterà ad ogni singola federazione la selezione delle qualificate in Champions League ed Europa League, fermo restando il fatto che la UEFA si riserverà, se necessario, il diritto di "rifiutare o valutare" le squadre.

15.08 - Mohamed Bouhafsi, giornalista per RMC Sport, riporta che in Francia la stagione calcistica è finita. Per il corrispondente transalpino il governo francese nelle prossime ore annuncerà la fine della stagione in Ligue 1 e Ligue 2, con il calcio che si fermerà fino ad agosto. A maggio la federazione francese deciderà come comportarsi per promozioni, retrocessioni e assegnazione del titolo.

14.41 - Dopo le anticipazioni di ieri, adesso è ufficiale. L’Argentina calcistica si ferma. Con il bollettino ufficiale n. 5768 infatti, il Comité Ejecutivo dell’AFA ha messo la parola fine alla stagione 2019/2020 dalla Primera Division (l’equivalente della nostra Serie A) in giù: si fermano anche Primera Nacional, Primera B Metropolitana, Primera C, Primera D e Federal A. Annullate tutte le retrocessioni, il prossimo campionato ripartirà nel 2021. 

14.27 - Il medico Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, ha rilasciato una intervista al quotidiano 'La Stampa' per parlare dell'epidemia di coronavirus. "Serve ancora molta prudenza ma il caldo di giugno potrebbe aiutarci", ha detto Ricciardi che prosegue. "Uno studio presentato il 24 aprile dal sottosegretario alla sicurezza interna Usa alla Casa Bianca: mostrerebbe che il virus soffre il caldo umido. Al chiuso, con 24 e 20% di umidità può resistere su una superficie per 18 ore, con 35 e un tasso di umidità dell′80% la sua permanenza non supera l’ora. Se poi si è al sole bastano 24 e lo stesso livello di umidità perché scompaia in due minuti".

14.02 - "Il protocollo della FIGC è insufficiente". Lo ha dichiarato domenica sera il ministro Spadafora, prima che lo scontro istituzionale raggiungesse le vette di ieri sera. Ma quali sono i punti critici del protocollo contestati dal comitato tecnico scientifico? Li evidenzia La Gazzetta dello Sport. Il nodo cruciale è il primo contagiato. Per gli scienziati, al primo nuovo caso di positività nel calcio sarebbe necessario un fermi tutti, perché andrebbero messi in quarantena tutti i contatti stretti (quindi tutta la squadra, lo staff, se si dovesse ricominciare a giocare anche gli avversari). Una posizione che, ovviamente, preclude la ripartenza e che per ora non è stata superata o aggirata dai rigidi controlli previsti dal protocollo FIGC. Gli altri punti. Le criticità, però, riguardano anche altre situazioni. Il gruppo squadra (calciatori + staff), composto da 50-70 persone, viene ritenuto comunque troppo alto per garantire la sicurezza di tutti. A maggior ragione in viaggio: il percorso da fare per tornare a giocare è esposto a troppe fragilità. Infine, i test: in questo momento i tamponi sono disponibili, ma i sierologici non ancora. Da un lato non si vuole far passare il messaggio che il calcio abbia un canale preferenziale, dall’altro l’operazione avrebbe un costo spropositato, sopportabile solo dalla Serie A.

13.30 - Peppe Di Stefano, intervenuto su Sky Sport 24, ha parlato delle possibilità offerte da Milanello e di alcuni cambi nell'allenamento dei rossoneri a partire dal 4 maggio: "A Milanello oltre ai 6 campi di allenamento c’è anche una vasca di sabbia per i lavori specifici per il rinforzo muscolare, c’è un campo da beach volley per i lavori muscolari. C’è un altro campo chiamato “gabbia”, fatto costruire da Arrigo Sacchi, e anche quello potrebbe essere utilizzato. A Milanello c’era un’idea di programma. Il Milan ha 6 campi, qualora avesse diviso un campo in 4 parti, quindi 4 parti da 50 metri per 25, avrebbe potuto utilizzare 4 giocatori in campo con un preparatore in mezzo. Dal giorno 4 il lavoro aerobico non sarà più fatto sul tapis roulant o sulla cyclette ma verrà fatto all’esterno, probabilmente in qualche parco”.

12.59 - Sale a 210.773, con un incremento di 1.308 nelle ultime 24 ore, il numero di casi confermati di contagio da Coronavirus in Spagna, il Paese europeo più colpito dalla pandemia. È di 23.822 il numero aggiornato dei decessi: le morti da ieri sono 301.

12.17 - "Nessun accordo e nessuna indicazione di date" per la ripresa del campionato: lo dicono all'ANSA fonti Figc con riferimento alla polemica di ieri sera tra la Lega di A e il ministro Spadafora sulla riunione tra le componenti del calcio italiano dello scorso 22 aprile. Durante il confronto in video conferenza, spiegano a via Allegri, "è stata la Lega di Serie A a manifestarne l'esigenza, non appena le condizioni lo avessero consentito". Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, intende approfondire la situazione nella riunione del prossimo consiglio Federale dell'8 maggio, anche per questo tali "fughe in avanti sono ritenute dannose per il calcio italiano". (ANSA).

12.01 - Sono ore decisive per la possibile decisione di portare a cinque il numero delle sostituzioni possibili in una gara per ogni squadra. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport si stanno infatti affrettando i tempi per la novità che, secondo il quotidiano, finirà per agevolare i grandi club, che possono contare su più calciatori competitivi in panchina. I cambi dovranno essere concentrati comunque in tre momenti, oppure all'intervallo. Infantino, presidente FIFA, ha affermato: "Si deve garantire la salute dei giocatori" e l'IFAB deciderà presto, per una modifica che sarebbe comunque temporanea.

11.14 - Il Milan non alza la voce e seguirà le linee indicate dal nuovo Dpcm per la Fase Due. Lo scrive La Gazzetta dello Sport, che spiega che i rossoneri continueranno con gli allenamenti individuali da casa. Milanello, dunque, salvo nuove indicazioni, rimarrà chiuso fino al 18 maggio. Per quanto riguarda i giocatori rientrati a Milano nei giorni scorsi, non sarà più data loro la possibilità di tornare nel proprio Paese d’origine. All’appello mancano solo Ibrahimovic e Kessie

11.10 - Il vaccino per il nuovo Coronavirus potrebbe essere pronto già a settembre. È questo il programma dell’università di Oxford, la prima a lanciare la sperimentazione sugli esseri umani, ovviamente a livello volontario.

10.00 - Il quotidiano Il Mattino, nella sua edizione odierna, utilizza al suo interno, a pagina 16, questo titolo: "La doppia mossa del calcio". La Figc - si legge - chiede collaborazione al governo sui protocolli. Il vicepresidente Sibilia: "Si ricomincia? Al 50%". La Lazio attacca: "Allenamenti, calciatori discriminati". E Spadafora lascia i dubbi sulla ripresa del campionato.

09.32 - "Il calcio deve capire che oggi le priorità sono altre". Queste le parole di Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari, nel taglio alto della prima pagina del QS in edicola questa mattina. L'imprenditore ha poi proseguito: "Stiamo vivendo tutti alla giornata. Adoro questo sport, ma in questo momento pensare a scudetto e retrocessioni è fuori luogo".

09.13 - "La Figc cerca il dialogo, ma la Lazio è contro il governo: 'Non vuole la ripartenza'". Questo il titolo che il quotidiano Il Messaggero utilizza nel taglio alto della prima pagina. Cambio di strategia da parte della Federazione, che, tramite il numero uno Gravina, annuncia: "Pronti a modificare il protocollo e a ripartire". Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: "Ridicolo chi parla di complotto". La Lazio - si legge a pagina 29 - contro il decreto: "Non si vuole riprendere il campionato".

08.47 - Il Corriere dello Sport dedica l’apertura allo scontro tra il Governo e le istituzioni calcistiche italiane. "La rivolta del calcio", titola il noto quotidiano sportivo della Capitale, che poi aggiunge: "La Lega va all’attacco di Spadafora". Un documento delle società - si legge sempre in prima pagina - per chiedere date certe e compatibili con il ritorno del campionato. Il ministro: "Impossibile dire oggi quando si riprenderà". Tare: "Siamo discriminati".

*****MARTEDI' 28 APRILE*****

18.54 - La Lombardia resta il principale focolaio regionale di diffusione del contagio da Coronavirus. I 590 nuovi casi riscontrati in Lombardia nel bollettino di oggi, infatti, rappresentano un numero superiore alla somma dei nuovi contagi verificati in ben 17 altre regioni d’Italia (sono escluse le sole Piemonte, Emilia-Romagna e Liguria). D’altra parte, se ben due regioni (Basilicata e Molise) registrano 0 nuovi casi, altre quattro non arrivano alla doppia cifra.

18.27 - Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha analizzato in conferenza stampa il bollettino odierno: “Il trend è di progressivo decremento, fortunatamente dei morti e dei casi di infezione, forse in questo caso legati alla possibile riduzione dei tamponi effettuati nel fine settimana. I valori di R0 mostrano che c’è un decremento, ma comunque c’è una circolazione del virus sul territorio, perché il numero dei casi è presente. Questi numeri ci danno conferma sul successo delle misure adottate, ma ci indicano anche che dovremo monitorare con attenzione l'evolversi della situazione nei prossimi tempi".

18.19 - Il Milan non alza la voce e seguirà le linee indicate dal nuovo dpcm per la Fase Due, continuando con gli allenamenti individuali da casa, agli ordini di Pioli e del suo staff. E' quanto emerge dalla riunione avvenuta oggi tra i dirigenti di prima linea delle varie aree del club, intenzionato poi a confrontarsi in assemblea di Lega con le altre società sul tema degli allenamenti collettivi: Milanello, salvo nuove indicazioni dalle autorità, rimarrà chiuso fino al 18 maggio. A chi settimana scorsa è rientrato a Milano non sarà intanto più data la possibilità di tornare nel proprio Paese d'origine, per garantire e due settimane di isolamento in caso di ripartenza. All'appello mancano solo Zlatan Ibrahimovic e Franck Kessie: l'attaccante resterà in Svezia ad allenarsi con l'Hammarby di comune accordo con il club finché non sarà definita una data per la ripresa degli allenamenti di gruppo; il centrocampista è invece ancora bloccato in Costa d'Avorio per la penuria di aerei che lo riportino in Italia causa Coronavirus. (ANSA).

18.18 - La Uefa dettaglia la pioggia di soldi destinata alle federazioni. Il governo del calcio europeo ha deciso, come anticipato dall'Ansa, di contribuire con 236,5 milioni di euro per sostenere le 55 federazioni affiliate ad affrontare l'emergenza coronavirus nelle rispettive nazioni. Il finanziamento "HatTrick", solitamente distribuito per coprire i costi di gestione e aiutare a sviluppare aree specifiche e mirate del calcio nazionale, stavolta sarà erogato senza restrizioni: la Uefa consentirà infatti a ciascuna federazione di stabilire le proprie priorità alla luce dell'impatto negativo del Covid-19 sul calcio a tutti i livelli. (ANSA).

18.04 - Di seguito il bollettino nazionale dell'emergenza Coronavirus delle ultime 24 ore:

Attualmente positivi: 105.813

Deceduti: 26.977 (+333, +1.2%)

Dimessi/Guariti: 66.624 (+1.696, +2.6%)

Ricoverati in Terapia Intensiva: 1.956 (-53, -2.6%)

Tamponi: 1.789.662 (+32.003)

Totale casi: 199.414 (+1.739, +0.9%).

17.55 - Questi i dati del contagio da Coronavirus in Lombardia nelle ultime 24 ore:

+5.053 tamponi

+509 positivi

-26 terapia intensiva

+124 decessi

+1.409 dimessi

17.54 - Dopo aver annunciato il robusto finanziamento che la UEFA ha destinato alle sue 55 Federazioni, il presidente Aleksander Čeferin ha dichiarato: "Il nostro sport sta affrontando una sfida senza precedenti, provocata dal COVID-19. La UEFA vuole aiutare i suoi membri a rispondere in modo adeguato alle loro esigenze. Di conseguenza, abbiamo concordato un pagamento fino a 4,3 milioni di euro per Federazione, che verrà versato per il resto di questa stagione e nella successiva, che può essere utilizzato come i nostri membri ritengono più opportuno per ricostruire la comunità calcistica. Credo che questa sia una decisione responsabile, per aiutare il più possibile tutti, e sono orgoglioso dell'unità che il calcio sta mostrando durante questa crisi. Senza dubbio, il calcio sarà al centro delle nostre vite, quando torneremo alla normalità. Quando arriverà quel momento , il calcio deve essere pronto a rispondere a quella chiamata".

17.36 - Il DPCM 26 aprile 2020, annunciato ieri sera dal premier Giuseppe Conte, è stato pubblicato pochi minuti fa in Gazzetta Ufficiale. Confermata la possibilità di raggiungere i congiunti (nelle FAQ sul sito del governo sarà spiegato cosa si intende esattamente), nonché la possibilità per gli atleti di discipline sportive individuali di riprendere gli allenamenti in impianti a porte chiuse.

17.35 - A chi si potrà far visita a partire dal 4 maggio? Dopo l'ultimo DPCM, il Governo ha provato a far chiarezza (ma ancora in maniera ufficiosa) in merito ai 'necessari spostamenti per incontrare i congiunti' citati ieri dal Premier Conte.
Oltre ai parenti più stretti a chi si potrà far visita? Come riporta l'agenzia 'ANSA', il riferimento è a parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili e affetti stabili. Il Governo, comunque, nelle prossime ore dovrebbe fare ulteriore chiarezza sulla vicenda tramite le FAQ presenti sul suo sito.

16.55 - “Regione Lombardia è al lavoro con Prefettura, Comune e Arcidiocesi di Milano per sostenere la possibilità di riaprire le chiese per le celebrazioni religiose in una cornice di massima sicurezza, all’insegna del distanziamento e dell’uso dei dispositivi di protezione“. Lo comunica in una nota la Regione Lombardia: “L’auspicio – prosegue la nota – è quello di giungere al più presto a una soluzione condivisa. Che possa tenere conto tanto delle esigenze di cautela, quanto della necessità di tornare a garantire il diritto di culto ai cittadini”.

16.50 - Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ai microfoni di SkyTg24, ha parlato della nuova ordinanza sulle mascherine: "Tenderei a ribadire l'obbligo ma è chiaro che vorrei avere garanzie dalla Protezione Civile sulla fornitura delle mascherine per tutta la popolazione".

16.38 - Dalle 18 di questa sera in Veneto sarà consentito, in misura più estensiva rispetto al nuovo DPCM relativo alla fase 2, lo spostamento individuale per attività motoria e all’aria aperta, anche con bicicletta o altro mezzo, in tutto il territorio comunale. Lo ha dichiarato, annunciando la firma della nuova ordinanza, il presidente regionale, Luca Zaia: “Si può passeggiare e fare jogging, almeno nel territorio comunale”.

Sarà inoltre permesso, ai residenti in regione, lo spostamento nell’ambito del territorio regionale, per raggiungere le seconde case e le barche di proprietà che si trovino fuori dal territorio comunale di residenza. “Chi ha una seconda casa e deve controllare se ha manutenzioni da fare può raggiungerla, non per dimorare, ma per fare quello che dovrebbe fare il buon padre di famiglia”.

16.32 - Nelle prossime settimane 660 milioni di mascherine chirurgiche saranno immesse sul mercato italiano a un prezzo medio di 0,38 euro l’una. Dopo l’annuncio di ieri di Conte, il commissario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, ha infatti siglato un contratto con cinque aziende italiane, che consentiranno la vendita delle mascherine nel rispetto del prezzo calmierato deciso dal governo.

16.27 - La proposta non è nuova, perché già qualche mese fa Gabriele Gravina aveva sottoposto all'IFAB la questione. Stavolta, però, a muoversi è direttamente la FIFA, che avrebbe chiesto di aumentare il numero di sostituzioni, portandole a cinque. Un provvedimento necessario per aiutare i giocatori a tornare a pieno regime dopo la sosta forzata causata dall'emergenza sanitaria globale. Il calcio, infatti, dovrà riprendere a ritmi frenetici, con tante partite in pochi giorni. Un portavoce della FIFA ha dichiarato: "Quando riprenderanno le competizioni, è probabile che si debba affrontare un calendario congestionato, con una frequenza di partite più alta del normale. La sicurezza dei giocatori è una delle principali priorità della FIFA. La nostra preoccupazione, in questo senso, è che la frequenza delle partite possa aumentare il rischio di potenziali infortuni per gli sforzi profusi. Alla luce di ciò, e alla luce della sfida affrontata a livello globale, la FIFA propone di autorizzare temporaneamente un numero maggiore di sostituzioni, a discrezione delle Federazioni", riporta Sky Sports UK. Qualora la proposta venga approvata, dovrebbe riguardare anche la stagione 2020/2021, incluso l'Europeo.

16.09 - E' il momento di prendere delle decisioni. Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, in una intervista rilasciata a 'Radio Rai' ha così commentato la decisione del Governo di far slittare al 18 maggio l'inizio degli allenamenti per gli sport collettivi e di non dare indicazioni chiare sulla ripresa della Serie A: "Si riparte? Al momento dico 50 e 50. Si tratta di vedere lo sviluppo degli eventi e prendere una decisione. Bisogna valutare se il rischio è enorme, e allora è inutile perdere tempo, o se il rischio è calcolato e se ce lo possiamo permettere, e allora sarebbe il momento di dare fiducia e serenità. Chi deve prendere le decisioni, le prenda, senza paura, e ci dica se possiamo tornare a giocare presto o se dobbiamo restare fermi due anni”.

15.21 - Nel corso del comunicato in cui ha analizzato le ultime decisioni del Governo, che ieri ha annunciato la ripresa degli allenamenti per gli atleti di sport collettivi a partire dal prossimo 18 maggio, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha commentato anche le critiche sollevate dal Ministro dello Sport Spadafora sul protocollo redatto dalla commissione medico-scientifica della FIGC. E s'è detto pronto a correggerlo: "La Commissione medico scientifica della FIGC ha stilato un protocollo molto rigoroso, come hanno fatto tutti gli altri settori che ambiscono alla ripartenza, ma siamo pronti ad integrarlo e a modificarlo recependo le indicazioni dello stesso Comitato del CONI e riconoscendo l’FMSI quale riferimento scientifico per armonizzare il tutto. Una volta migliorato, ci potranno essere tutti i presupposti per il via libera definitivo al 18 maggio".

15.01 - "Ieri ho sentito il ministro dello Sport dire che bisogna pensare alla tutela della salute ma poi li si fa correre nei parchi in mezzo alla gente anziché nei centri sportivi con le dovute misure. Non so quale sia il suo scopo, di certo non è aiutare il calcio. Alla luce delle decisioni prese la sensazione è di essere discriminati". Dopo mesi di silenzio, il ds della Lazio Igli Tare rompe gli indugi e assume una posizione dura nei confronti del ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora sul mancato via libera agli allenamenti per il calcio. "Non mi riesco a spiegare perché squadre come Juventus ed Inter non prendano posizione". (ANSA).

15.00 - Abbott è la multinazionale americana che ha vinto la gara bandita dal governo italiano per la fornitura di 150 mila kit per i test sierologici, quelli in grado di capire se siamo entrati in contatto con il virus oppure no. Una vittoria, secondo il Corriere della Sera, a sorpresa, data dal fatto non trascurabile che i kit saranno regalati. La stessa Abbott ha annunciato che entro maggio arriveranno sul mercato italiano 4 milioni di test sierologici. Non per il bando del governo ma in vendita e quindi a pagamento. Si dovrebbe partire il 4 maggio, ma a chi sarà fatto il test? Serve un campione rappresentativo della popolazione, anche se un po’ particolare. E proprio per questo se ne sta occupando l’Istat. Le 150 mila persone scelte per il test rispecchieranno la distribuzione geografica, quella anagrafica e anche la densità abitativa. Il campione sarà corretto anche in base al numero dei contagi. Per questo i test saranno più frequenti al Nord e in particolare in Lombardia, la regione che finora ha pagato il prezzo nettamente più alto.

14.28 - Marco Paolo, centrocampista della Lazio e uno dei leader dello spogliatoio biancoceleste, ha attaccato il Governo e il Ministro dello Sport per la decisione di far riprendere gli allenamenti per gli atleti di sport individuali dal 4 maggio e non per quelli di sport collettivi, che invece potranno tornare ad allenarsi solo dal 18. "I calciatori sono stati penalizzati", ha detto Parolo ai microfoni di 'Lazio Style Radio'. "E sicuramente non mi aspettavo questa notizia. C'è stata l'apertura agli allenamenti individuali degli atleti del CONI che possono andare nelle strutture. Non capisco perché nel nostro centro sportivo non possiamo allenarci mantenendo le distanze e rispettando le normative, anche per riprendere contatto con il campo e con lavori sul terreno dove giochi. Perché devo correre in un parco e non su un campo da calcio?".

14.23 - “Lavoriamo per far ripartire il calcio in sicurezza, non per farlo ripartire e basta. Continueremo a dialogare con le istituzioni animati dallo spirito di collaborazione che ci ha sempre contraddistinto, avanzando proposte, recependo osservazioni e proponendo soluzioni”, così il presidente della FIGC Gabriele Gravina fa il punto della situazione sul percorso intrapreso dalla Federazione per consentire la ripartenza, in tempi ragionevoli, di un settore molto importante per il Paese, sia sotto il piano sportivo che dal punto di vista produttivo e occupazionale. “Abbiamo sempre affermato – continua Gravina – di voler ripartire quando ci sarebbero state le condizioni e l’orizzonte prospettato dal Governo ci consente di farlo. Siamo convinti della strada che abbiamo intrapreso perché è seria e responsabile, l’unica che persegue l’interesse generale del sistema e quello più complessivo dello sport italiano che, per diversi motivi, sarebbe anch’esso danneggiato dallo stop definitivo del campionato di Serie A”.

14.09 - (ANSA) - ROMA, 27 APR - La federcalcio ha chiesto di essere ascoltata dal Comitato Tecnico Scientifico che coadiuva il Governo nella gestione dell'emergenza Covid-19. "La nostra Commissione medico scientifica - osserva il presidente federale Grabriele Gravina - ha stilato un protocollo molto rigoroso, come hanno fatto tutti gli altri settori che ambiscono alla ripartenza, ma siamo pronti ad integrarlo e a modificarlo recependo le indicazioni del Cts, del Coni e riconoscendo l'FMSI quale riferimento scientifico per armonizzare il tutto". (ANSA).

13.32 - Nel corso della lunga intervista a Repubblica, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha parlato anche della data fissata per la ripresa degli allenamenti. Ieri è stato deciso che per le sedute di squadra non ci sarà il via il 4 maggio ma il 18 e il numero uno biancoceleste non ci sta. "Spadafora ha uno studio di cui non siamo a conoscenza?". Lotito parla di gare a porte chiuse, di controlli da fare anche agli addetti agli impianti e che nelle sue aziende ha "2000 dipendenti che vanno a lavorare per 1600 euro al mese nei reparti Covid. E non si è ammalato nessuno" perché, spiega, "ho preso tutte le precauzioni e le strumentazioni".

13.17 - Secondo quanto riferisce Peppe Di Stefano a SkySport24, questa mattina c'è stata una riunione operativa al Milan: dal punto di vista sportivo, il Milan si adatta al decreto del governo e continuerà gli allenamenti personalizzati in videoconferenza (Pioli allena tre volte alla settimana i giocatori divisi in gruppi); dal punto di vista politico, invece, il club vuole capire meglio alcune cose come ad esempio perchè ci si può allenare in un parco e non in un centro sportivo. Milanello era già pronto per la ripresa degli allenamenti. 

13.02 - Nelle ultime 24 ore, in Spagna si sono registrati 331 decessi per il coronavirus: il numero dei morti dall'inizio della pandemia sale così a 23.521. I nuovi contagiati sono invece 1.831 (i casi totali sono 209.465).

12.54 - Il Giornale oggi in edicola fa il punto sulla ripresa del calcio italiano. E spiega che dal 18 maggio saranno concessi gli allenamenti di gruppo. Però c'è un'altra possibilità, ovvero quella del 25 maggio, per consentire a tutte le società di Serie A di allestire le condizioni di sicurezza per allenamenti e ritiri. Così la ripresa slitterebbe di un'ulteriore settimana.

12.51 - Il Coronavirus continua a colpire nel mondo: ad ora i contagiati totali in tutto il globo hanno recentemente superato la quota di 3 milioni di persone che sono venute a contatto con il Covid-19. I morti da SARS-CoV-2, invece, sono oltre 207mila.

12.34 - L'ex Premier, Matteo Renzi, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport oggi in edicola in merito alla ripresa del calcio italiano: "Occorre accelerare la riaperture, anche il campionato deve ricominciare con le giuste modalità. Il calcio è un valore per l'Italia e significa normalità. Il pensiero che lo sport sia considerato nemico della salute è aberrante". Poi, un durissimo attacco al Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora: "Il suo protagonismo non è più tollerabile, non l'ho apprezzato quando ha sospeso improvvisamente Parma-Spal. Mettersi di traverso, bloccare i giocatori negli spogliatoi è stata una mossa incomprensibile e assurda. Oggi ci sono tutte le condizioni per ricominciare fidandosi della comunità scientifica".

12.16 - Per quanto riguarda la ripresa della Serie A, Il Giornale in edicola questa mattina riferisce che sul tavolo restano le ipotesi di un ritorno in campo, ovviamente a porte chiuse, il 6-7 giugno o il 13-14 giugno, così da terminare il campionato entro il 2 agosto come richiesto dell'UEFA. 

11.53 - Repubblica oggi in edicola fa il punto sulla questione economica che è certamente tema centrale per la Serie A. Dieci club stanno preparando un documento, spiega il giornale, per spiegare e dimostrare che la serrata del campionato può portare l'intera categoria al fallimento. Un club di primo piano, non citato, si spinge a dire che "se non giocheremo ancora, dovremo vendere i nostri migliori giocatori". Dubbi e caos ovunque, centrali sono anche i diritti televisivi e l'ultima rata che la A attende entro il 1° maggio dai broadcaster.

11.45 - "Allenarsi sì, giocare chissà. Spadafora contro Figc e club": titola così questa mattina Repubblica che spiega che il nuovo decreto del governo ha dato il via libero alle sedute individuali dal 4 maggio, mentre gli allenamenti collettivi dovrebbe riprendere il 18 maggio, anche se non c'è ancora nessuna certezza. Il Ministro dello Sport ha gelato la federazione e i club di Serie A, definendo "non ancora sufficiente" il protocollo di sicurezza presentato qualche giorno fa. 

11.25 - Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, ha parlato a Radio 24: "Se non ci fosse stato il lockdown sarebbe stato un disastro. Quando qualcuno pensa che il nemico siano le misure di contenimento, non è così. Il nemico è il virus. Se noi mollassimo del tutto le misure di contenimento, l’economia e la società italiana ne risentirebbero comunque in maniera gravissima perché avremmo un virus che scorrazza per l’Italia. Abbiamo una pandemia in corso. Sono sempre decisioni dolorose e che non si prendono mai a cuor leggero. Il problema è che in questa fase ci si deve affidare a un principio di precauzione e cercare di evitare assembramenti di persone, per quanto la Cei abbia prodotto un documento responsabile. Il problema è che quando si “rilassano” un po’ le misure si inizia a pensare che anche il distanziamento sociale non sia più importante. Comunque, anche questo provvedimento parziale ha delle scadenze, tra 2-3 settimane vediamo che succede e dopo magari si apre, è un provvedimento a tempo".

11.15 - "Rimandato". Questo il titolo con cui si apre la sezione sportiva de La Stampa in edicola stamani in riferimento alla ripresa delle attività sportive dal 4 maggio: "Via libera agli sport individuali, ma il pallone resta fermo fino al 18 maggio. I dubbi del ministro Spadafora sul protocollo sanitario della Figc: non basta".

11.01 - L'edizione oggi in edicola fa La Gazzetta dello Sport fa il punto su quelle che potrebbero ora essere le nuove date del calcio italiano. La ripresa del 18 maggio spinge il calendario più avanti. La Lega pensava al 6-7 giugno, adesso la Serie A potrebbe riprendere mercoledì 10 o il 13-14 giugno. Sarebbe un vero e proprio tour de force: 12 gare, 13 coi recuperi, fino al 2 agosto. E i play-off? Eventuali formule diverse dal calendario standard andranno comunicate entro il 25 maggio.

10.28 - "Per lo sport una ripartenza a tappe". Questo il titolo con cui si apre l'odierna edizione del QS in edicola stamani in riferimento alla ripresa degli allenamenti: "Conte: il calcio torna dal 18 maggio. Dal 4 allenamento solo per gli atleti top delle discipline individuali".