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Emergenza Coronavirus, Scaroni: "Milan favorevole alla ripresa". Il bollettino nazionale

LIVE MN - Emergenza Coronavirus, Scaroni: "Milan favorevole alla ripresa". Il bollettino nazionaleMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 19 aprile 2020, 20:22News
di Redazione MilanNews

21.00 - Massimiliano Fedriga, presidente della regione Friuli-Venezia Giulia, ha così parlato in collegamento con Sky Tg24: "In questo momento sull'export ci stanno rubando fette di mercato i paesi stranieri e si rischia che al 4 maggio le aziende non possano riaprire, ma non per una misura bensì perché non avranno la forza di rientrare sul mercato. Per questo stavamo pensando ad un piano per un anticipo, anche se c'è un decreto del Governo che vieta alle Regioni di riaprire anticipatamente ed autonomamente, ci auguriamo che la collaborazione istituzionale sia reciproca".

20.20 - Due traguardi piuttosto tristi per quanto riguarda la diffusione del Covid-19 in Europa, sono quelli che rende noto il Centro Europeo per il controllo e la diffusione della malattia, che fa sapere come nel Vecchio Continente sia stato scavallato il milione di casi positivi al coronavirus, e allo stesso tempo si siano anche superate le 100.000 vittime riconducibili al virus.

18.06 - Come ogni giorno la Protezione Civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati odierni, con tra parentesi la differenza rispetto a 24 ore fa:

Attualmente positivi: 108.257 (+486, 0,45%)
Deceduti: 23.660 (+433, +1,9%)
Dimessi/Guariti: 47.055 (+2.128, +4,7%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.635 (-98, -3,6%)
Tamponi: 1.356.541 (+50.708)

Totale casi: 178.972 (+3.047, +1,7%)

17.45 - La Regione Lombardia ha reso noti i dati relativi alla diffusione del Coronavirus nelle ultime 24 ore. Il bollettino parla di 163 decessi nell’ultima giornata (nell’aggiornamento di ieri 199) per un totale di 12.213 morti dall'inizio dell'epidemia. I contagiati dall'inizio dell'epidemia in Lombardia sono 66.236, con un incremento di 855 unità nelle ultime 24 ore (ieri +1.246). Sono attualmente ricoverati in terapia intensiva 922 pazienti, -25 rispetto a ieri.

16.23 - Intervenuto a SkyTg24, Walter Ricciardi del comitato esecutivo dell'Organizzazione mondiale della sanità e consulente del ministro della salute ha commentato il problabile inizio della Fase 2 il 4 maggio: "È assolutamente troppo presto per iniziare la Fase 2: i numeri, soprattutto in alcune Regioni, sono ancora pieni di una fase 1 che deve ancora finire. È assolutamente importante non affrettare e continuare".

15.35 - Il protocollo della FIGC - svelato da La Gazzetta dello Sport - parla delle precauzioni da prendere per la società per l'utilizzo del centro sportivo nei prossimi mesi.

- Nessuna persona esterna al gruppo squadra acceda al centro sportivo, a meno di comprovata necessità.
- Pulizia e sanificazione giornaliera di spogliatoi, palestre e relativi macchinari, santificazione periodica e pulizia giornaliera di aree comuni, locali mensa e distributori di bevande e snack.
- persone provenienti dall’estero o da zone con focolai abbiano osservato un isolamento fiduciario con sorveglianza attiva
- se presente una persona positiva si provveda a immediato isolamento con intervento del 112.

15.00 - All’interno del protocollo della FIGC - svelato da La Gazzetta dello Sport - si parla anche dei danni da Coronavirus che, alle volte, ha un interessamento cardiaco nel 25% dei casi. Uno su quattro tra i guariti dal Covid19 ha un danno miocardico per miocardite franca, con possibilità di complicazioni come aritmie e tromboembolie venose. Quindi - soprattutto in caso di forme severe - ci saranno esami approfonditi anche con test cardiopolmonare per l’eventuale idoneità sportiva.

14.12 - Vladimir Putin, presidente della Russia, nel giorno della Pasqua ortodossa ha voluto inviare un messaggio ai suoi compatrioti per tranquillizzarli circa l'emergenza Coronavirus: "La pandemia di Covid-19 è totalmente sotto controllo. La Russia supererà con dignità tutte le sfide, non c'è dubbio", si legge sul sito web del Cremlino.

14.10 - Come si legge sulle pagine del Corriere della Sera, una delle primissime novità dopo il 4 maggio potrebbe essere un allentamento del divieto di fare jogging e sport all'aperto. Il nuovo decreto - si legge - consentirà alle persone di allontanarsi dalla propria abitazione ma sempre da soli e per il tempo necessario. Possibile anche la riapertura dei parchi, me per questo si attende il parere del comitato tecnico scientifico, atteso nei prossimi giorni. L'apertura non arriverà prima del 4 maggio in modo da evitare assembramenti per le festività del 25 aprile e del 1 maggio.

13.30 - Negli Stati Uniti sono oltre 38mila i decessi causati dal COVID-19, con 1.891 persone morte nelle ultime 24. Lo riporta il report della Johns Hopkins University. In Usa si contano 732.197 contagi confermati: è il maggior numero di casi di virus e decessi di qualsiasi Paese del mondo.

12.53 - Il Belgio è il primo paese dell'Unione Europea per numero di morti legati al COVID-19 rapportato alla popolazione. Le vittime sono circa 5.000, un numero decisamente basso rispetto agli altri stati, ma che è allarmante se considerato in proporzione agli abitanti totali del Belgio.

12.37 - Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, è stato intervistato dal Corriere della sera: L"a parola chiave è convivere per mesi col virus e rispettare individualmente le regole per evitare il contagio. Nel tempo avremo più conoscenze su come si diffonde il Sars CoV 2, più farmaci e più strumenti di diagnosi però non fasciamoci la testa. Lo batteremo solo con l’immunità di gregge data dal vaccino che non arriverà prima di fine anno. Bisogna ricominciare dalle attività fondamentali del Paese sempre che ci siano condizioni di sicurezza. Convivere col virus significa riprogettare le giornate. No agli orari di punta in tutte le fasi vita quotidiana. Dimentichiamo strade e mezzi pubblici affollati".

12.09 - Giuseppe Conte, presidente del Consiglio dei Ministri, ha rilasciato un'intervista a Il Giornale affrontando anche l'argomento relativo alla Fase 2 in Italia: "In questi giorni circolano numerose ipotesi, auspici e proposte con tanto di date, anche da parte di alcune Regioni, sulle possibili riaperture nel Paese. Proprio oggi pomeriggio (ieri, ndr) abbiamo avuto un confronto tra il governo e due delegazioni, una del comitato tecnico-scientifico, che già da tempo ci coadiuva, e una del comitato socio-economico. Stiamo lavorando su alcune proposte di allentamento delle misure, in modo da poter "convivere" con il virus nei prossimi mesi in condizioni di massima sicurezza, tenendo sotto controllo la curva epidemiologica e le condizioni di stress del sistema sanitario e ospedaliero locale. Tutte le notizie che filtrano, le ipotesi che si fanno in questi giorni sono prive di fondamento. Nei prossimi giorni saremo in condizione di offrire a tutti gli italiani un piano chiaro e, quindi, informazioni certe. Prima di questo momento faccio un appello, anche agli organi di informazione, affinché ci sia un atteggiamento di massima collaborazione e responsabilità da parte di tutti, in modo da evitare incertezze e confusione nei cittadini".

12.06 - Urbano Cairo, editore Rcs e presidente del Torino, ha precisato la volontà di ripartire. Questa una parte del comunicato: L’Editore è il primo a volere la riapertura del campionato di serie A, proprio perché consapevole, più di ogni altro, dell’importanza che avrebbe per i contenuti della Gazzetta dello Sport e, quindi, per le sue vendite. Riapertura che deve però avvenire nel rispetto della sicurezza e della tutela della salute, capisaldi irrinunciabili in una pandemia che ha fatto migliaia di vittime. È avvilente che non sia apprezzata l’attenzione alla salute dei cittadini quando è ovvio che l’interesse editoriale sarebbe quello di ricominciare a giocare.

11.29 - Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, fa chiarezza: il club rossonero è a favore della ripresa della Serie A, con la premessa imprescindibile che sia garantita la sicurezza e la salute di tutti. "La ripresa della stagione calcistica - spiega Scaroni all’Ansa - viene decisa dagli sviluppi della pandemia e, in funzione di questo, dalle autorità. Il Milan è una società di calcio, la cui vocazione primaria è giocare a calcio. Se ci sono i presupposti di sicurezza e salute, siamo a favore della ripresa della stagione sportiva".

10.00 - Nella giornata di ieri la FIGC ha inviato ai ministri Speranza e Spadafora il protocollo dettagliato per la ripresa degli allenamenti e del calcio in generale. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport spiega tutte le fasi di tale protocollo, scrivendo che all'indomani dell'assemblea di Lega in videoconferenza col ministro dello Sport tutte le componenti del calcio per definire i criteri della ripresa e le date del ritorno in campo.

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21.00 - In conferenza stampa dalla Protezione civile di Roma, il commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri ha paragonato i morti per coronavirus della Lombardia ai caduti civili durante la Seconda Guerra Mondiale a Milano: "Il cosiddetto bollettino della sofferenza ci ha detto che il coronavirus ci ha fatto lasciare 22.745 vittime. Voi capite che è un numero impressionante e per me è un dolore ogni volta dover ricordare, aggiornare questa drammatica statistica. Però mi sembra opportuno darvi un parametro: tra l'11 giugno 1940 e il 1° maggio 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale, a Milano persero la vita sotto i bombardamenti 2.000 civili, in 5 anni. Per il coronavirus in due mesi dal primo caso a Codogno ad oggi, in Lombardia ci hanno lasciato 11.851 civili, cinque volte di più in soli due mesi"

20.25 - Sale oltre i 15 mila decessi il bilancio dei morti nel Regno Unito. Secondo i dati riferiti dal Department of Health and Social Care, le persone decedute nelle ultime 24 ore sono 888 (di cui 784 nella sola Inghilterra) portando il totale a 15.464. È di 114.217 il caso dei casi di contagio da Coronavirus confermato in UK, con un incremento giornaliero di 5.526 nuovi casi.

18.25 - Come ogni giorno la Regione Lombardia ha diramato il bollettino regionale. Questi i numeri: 1246 nuovi casi (totale 65.381); 199 decessi (totale 12.050); 1629 guariti (42.342 totale); terapia intensiva -24 (attuali ricoverati 947).

18.20 - Come ogni giorno la Protezione Civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati:

• Attualmente positivi: 107.771

• Deceduti: 23.227 (+482, +2,1%)

• Dimessi/Guariti: 44.927 (+2200, +5,1%)

• Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.733 (-79, -2,8%)

• Tamponi: 1.305.833 (+61.725)

TOTALE CASI: 175.925 (+3.491, +2,0%)

15.30 - Il protocollo contenente tutte le disposizioni per la ripresa in sicurezza degli allenamenti delle squadre di calcio, studiato dalla commissione medico scientifica della Federcalcio con l'aiuto di esperti del settore, è stato inviato nel primo pomeriggio dal presidente federale, Gabriele Gravina, ai ministri dello Sport e della Salute, Vincenzo Spadafora e Roberto Speranza. Il documento, frutto del gruppo di lavoro presieduto dal prof. Paolo Zeppilli, sarà adesso valutato dai due ministeri. Le linee prevedono che le squadre potranno tornare al lavoro ma con rigidi criteri di sicurezza: i giocatori verranno costantemente monitorati e i contatti con l'esterno dovranno di fatto essere azzerati. (ANSA).

13.30 - Come riferisce il Corriere della Sera, al San Raffaele Resnati è possibile effettuare il tampone al costo di 120 euro. Polemiche da parte di Samuele Astuti del PD: "un far west senza regole ma secondo quanto detto da Gallera oggi (ieri, ndr), questo non è possibile, cioè non si possono fare tamponi a privati a pagamento. Com'è possibile che questo avvenga? È forse stata una scelta quella di limitare il numero dei tamponi?".

12.38 - Di seguito alcuni dei bollettini provenienti dal mondo in merito all'emergenza Coronavirus:

Thailandia, 33 nuovi casi ma nessuna vittima - In Thailandia nelle ultime 24 ore si sono registrati 33 nuovi casi e nessuna vittima. Il totale dall'inizio della pandemaia è di 2.733 casi di positività e 47 morti

Messico: quasi 7mila i casi - Le autorità sanitarie messicane hanno comunicato 578 nuovi casi e 60 morti nelle ultime 24 ore. Il dato totale è di 6.875 positivi al Covid-19, 546 le vittime

Singapore, 942 nuovi casi - Il ministro della salute di Singapore ha comunicato che sono 942 i nuovi casi di positività al coronavirus. Il numero totale nella città stato è di 5.992

Filippine, 209 casi nelle ultime 24 ore - Le Filippine registrano nell'ultimo giorno 209 nuove infezione e 10 morti. I casi totali sono quindi 6.087, le vittime dall'inizio della pandemia 397.

Pakistan: 645 nuovi casi e 8 vittime - In Pakistan sono 645 i nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di 7.481 contagi dall'inizio della crisi. Nel Paese si registrano otto nuovi decessi, che portano il bilancio delle vittime a quota 143. Lo ha reso noto oggi il ministero della Sanità

12.37 - Sono più di diecimila le persone contagiate dal coronavirus in Giappone. Lo rende noto l'emittente pubblica Nhk, affermando che sono 10.098 i positivi al Covid-19 nel Paese, escludendo i casi della nave da crociera Diamond Princess. Giovedì il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha esteso lo stato di emergenza a tutto il Paese, chiedendo di ridurre i contatti sociali dell'80 per cento per cercare di contenere i contagi, come ricorda il Japan Times.

12.28 - In Russia si sono registrati 40 nuovi decessi, portando il totale a 313 dall'inizio dell'epidemia. I casi sono aumentati di 4.785 unità in un giorno, ora il totale è di 36.793

12.14 - In Corea del Sud 163 persone che erano riuscite a guarire completamente si sono riammalate: i funzionari sanitari del Paese stanno cercando di risolvere questo mistero e la stessa cosa sta succedendo in Cina, riporta la Cnn. Secondo il Centro sudcoreano per il controllo e la prevenzione delle malattie (KCDC), che ha diffuso questi dati, la percentuale delle persone che risultano di nuovo positive dopo essere guarite è bassa, circa il 2,1%, ma non è chiaro quante delle 7.829 persone guarite siano state sottoposte nuovamente al test

12.00 - "La fretta non si concilia con la saggezza. Dobbiamo avere un'attenzione massima per non far ripartire la malattia. Invito tutti a non correre". Lo afferma in un'intervista a Repubblica Walter Ricciardi, consulente del ministero alla Salute e membro del consiglio esecutivo dell'Oms. "La Lombardia - dice - non è ancora pronta per la riapertura".

11.47 - Sono 3.609 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Germania nelle ultime 24 ore. Questi i dati del Robert Koch Insitut. In totale il totale dei casi confermati in Germania è di 137.439. Sono invece 242 le persone che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore, in totale 4.110.

11.43 - Le autorità sanitarie cinesi hanno confermato altri 27 casi di coronavirus nel Paese, tra cui 17 "importati". Nel suo rapporto quotidiano, la Commissione sanitaria nazionale cinese spiega che due casi sono stati registrati nella provincia di Heilongjiang, due in quella di Guangdong e uno a Sichuan. Nelle ultime 24 ore non si sono registrati decessi. Nessun nuovo caso, invece, nella provincia di Hubei, epicentro della pandemia.

11.40 - Il numero dei contagiati da coronavirus in America Latina ha raggiunto stanotte quota 90.059, dei quali 4.247 sono morti. E' quanto emerge da una statistica elaborata dall'ANSA. Il Brasile continua a essere il primo Paese nella regione per numero di casi e di deceduti, registrando oltre un terzo dei positivi dell'America Latina con 32.682 casi confermati, e la metà delle vittime, pari a 2.141

11.00 - La Premier League spera di riprendere la stagione a metà giugno in tempo per concludere il campionato entro la fine di luglio. E' questa l'ipotesi che ha raccolto i maggiori consensi nel corso della riunione che si è svolta in video-conferenza tra i 20 club della massima divisione inglese. Alla luce dell'andamento della pandemia di coronavirus nel Regno Unito, con (almeno) altre tre settimane di lockdown appena decise da Downing Street, l'inizio della preparazione atletica delle squadre non potrà ricominciare prima di metà maggio. Nella speranza - Covid-19 permettendo - di poter tornare in campo nel fine settimana del 13-14 giugno. A quel punto il calcio inglese avrebbe sette settimane di tempo per disputare, con ogni probabilità a porte chiuse, le restanti 92 partite per concludere la stagione. Una soluzione che lascerebbe agosto libero per le partite internazionali delle coppe europee, come previsto dalla Uefa, che immagina di collocare la finale di Champions League ad Istanbul sabato 29 agosto. Sembra, viceversa, del tutto tramontata l'idea di chiudere la stagione entro la fine di giugno, cancellando le ultime giornate della stagione. Qualora viceversa l'emergenza sanitaria sull'isola non consentisse una ripresa della stagione nel mese di giugno, i club hanno anche preso in considerazione di sospendere ogni attività fino al prossimo ottobre, sei mesi dopo l'ultima partita ufficiale disputata in Inghilterra. (ANSA).

10.45 - Diritti tv e protocollo ripresa: convocata d'urgenza per martedì l'assemblea della Lega Serie A - Martedì 21 aprile alle ore 9 in prima convocazione e, occorrendo, alle 11 in seconda, è convocata in via d'urgenza, tramite video-conferenza, l'Assemblea della Lega Serie A presieduta da Paolo Dal Pino. Tra gli argomenti all'ordine del giorno, l'aggiornamento sui rapporti con i licenziatari dei diritti audiovisivi 2018-2021 e sulla fatturazione e pagamento della sesta rata dei corrispettivi 2019-2020; audience certificata stagione sportiva 2019-2020: adozione di parametri di rivalutazione ed eventuali criteri correttivi; scenari attività sportive e relativi protocolli.

10.15 - Serie A, ritiri blindati per tre settimane: oggi il governo riceve il protocollo FIGC - Nella giornata di oggi il Governo riceverà il documento prodotto dalla Commissione medica della FIGC con il contributo di esperti del settore. Sarà Gravina in persona - sottolinea La Gazzetta dello Sport - a inviare il documento ai ministri Spadafora e Speranza, con quest'ultimo che dovrà dare l'ok definitivo per riprendere gli allenamenti. Un sistema che dopo tre settimane di attuazione permetteranno la ripresa.

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23.30 - La rinuncia a quattro mensilità (marzo-giugno) in caso di stop definitivo alla stagione, e in più un aiuto economico ai dipendenti di Trigoria finiti in cassa integrazione a causa dell'emergenza coronavirus. Questo l'accordo, a quanto apprende l'ANSA, raggiunto tra la Roma, la squadra e il suo tecnico, Paulo Fonseca. Anche la dirigenza giallorossa si è mossa tagliandosi una mensilità. (ANSA).

21.27 - Il Parlamento europeo dice sì ai recovery bond. Con una risoluzione non vincolante approvata oggi, spiega Il Sole 24 Ore, i parlamentari dell’Unione Europea (in foto il presidente, l'italiano David Sassoli) hanno esortato i 27 Stati membri ad adottare qualche forma di mutualizzazione dei debiti pubblici, per rispondere alla crisi economica derivante da quella sanitaria legata all’emergenza Coronavirus. In particolare, il paragrafo 17 chiede alla Commissione "un pacchetto massiccio per la ripresa e la ricostruzione di investimenti per sostenere l’economia europea dopo la crisi, al di là di ciò che il Mes, la Bei e la Bce stanno già facendo”. Bocciato un emendamento relativo agli eurobond, con voti negativi degli esponenti di Forza Italia e Lega. A livello politico, fa rumore la divisione del Movimento 5 Stelle: 10 europarlamentari M5S si sono astenuti dal voto alla risoluzione, mentre in tre hanno votato no. Giovedì 23 aprile è in programma la prossima seduta del Consiglio europeo, considerata come uno snodo cruciale per un accordo tra i governi dei Paesi membri.

21.08 - “Liberate il Minnesota”. E poi, in rapida serie “Liberate il Michigan” e “Liberate il Minnesota”. Via Twitter, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, attacca i governatori dei tre Stati, democratici, rei a suo dire di aver messo sotto assedio i propri territori senza necessità. Ancora più diretto l’attacco riservato ad Andrew Cuomo, governatore di New York, lo Stato USA più colpito dalla pandemia Coronavirus. “Deve lamentarsi di meno e fare di più - ha scritto Trump - chiedeva 40 ventilatori, gliene abbiamo dati meno della metà ed era abbastanza”. Ce n’è, infine, anche per la Cina, che in giornata ha ritoccato al rialzo i propri numeri sui morti: “Hanno raddoppiato il conteggio dei decessi dovuti al nemico invisibile (in realtà da Wuhan è arrivata la segnalazione di 1.300 morti in più su un totale che già in precedenza superava i 3.000, ndr). Sono ancora molti di più e di sicuro molti di più di quelli degli Stati Uniti”. Il totale dei decessi negli USA, secondo i dati della Johns Hopkins University, sfiora i 30 mila: nello specifico i morti registrati sono 28.998.

21.00 - La MLS, tramite un comunicato ufficiale, ha spiegato quali sono le opzioni per poter portare a giocare la stagione 2020. "La MLS - si legge - sta cercando di capire quale formato applicare per disputare la stagione. Si ipotizza anche una finale di MLS Cup nel mese di dicembre". Costanti contatti anche con i vari giocatori per capire quale formula possa adattarsi meglio alle disposizioni governative che non permetteranno di scendere in campo prima dell'8 giugno.

20.05 - “Più che un’ipotesi, è una certezza”. Walter Ricciardi, rappresentante italiano dell’OMS, definisce così, a ilcaffeonline.it, la possibilità di una seconda ondata dell’epidemia di Coronavirus in autunno. “Fin quando non avremo un vaccino - spiega il consulente del ministro Speranza - ci saranno nuove ondate e piccoli focolai che andranno contenuti”.

No riaperture rapide.. “Per questo motivo - continua Ricciardi - è fondamentale non accelerare le riaperture, altrimenti rischiamo di subire questa seconda ondata prima dell’estate. Avremo una lunga fase di convivenza col virus, speriamo che duri mesi e non anni”.

18.13 - Come ogni giorno la Protezione Civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati odierni, con tra parentesi la differenza rispetto a 24 ore fa:

Attualmente positivi: 106.962
Deceduti: 22.745 (+575, +2,6%)
Dimessi/Guariti: 42.727 (+2.563, +6,4%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.812 (-124, -4,2%)
Tamponi: 1.244.108 (+65.705)

TOTALE CASI: 172.434 (+3.493, +2,1%)

17.05 - Altre 847 persone sono morte in Gran Bretagna a causa del Coronavirus, portando il numero totale delle vittime a 14.576, secondo i dati del ministero della Salute. Il numero è in linea con gli 861 deceduti di 24 ore fa. I casi di contagio totale sono saliti a 108.692, ovvero 5.559 contagiati in più rispetto all'aggiornamento di ieri.

16.30 - Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, tramite una diretta Facebook ha aggiornato i cittadini circa l'emergenza Coronavirus nella regione e lanciato anche un monito ai colleghi del Nord circa una possibile riapertura: "Abbiamo salvato la Campania. Siamo la regione con la maggior densità di abitanti per chilometro quadrato, 430 a 1 il rapporto, in alcune aree anche 1.000 a 1. Non era scontato salvare la regione. Tanti in Italia stanno provando a sporcare la faccia della Campania, ma la verità è sotto gli occhi di tutti. Noi non perdiamo tempo, la Campania è la regione con la mortalità più bassa rispetto ad altre regioni come la Basilicata e ha anticipato di due settimane le scelte del Governo. Siamo stati lungimiranti e saremo i primi di Italia ad uscire dal tunnel se continuiamo così. Si è aperta la Fase 2 con la politica politicante, che tristezza! L'esempio del MES è sconcertante. Capiamoci bene: centinaia di miliardi di euro non ce li regalerà nessuno, la battaglia dovrà essere sugli interessi e sui tempi di pagamento. Quando dicono che 'gli italiani fanno da soli' cosa intendono? Buoni del tesoro? Sarebbe difficile emetterli per tanti miliardi".

Chiusura confini Campania - "Gli esperti ci dicono che in tante parti di Italia siamo ancora alla Fase 1, poi sento alcuni miei colleghi che vogliono ripartire tutto. Invece io credo che ci voglia un maggiore senso di responsabilità. Lombardia, Veneto e Piemonte hanno una situazione che non è ancora tranquilla. Lombardia e Veneto, soprattutto, sono in alto mare e vogliono aprire. Così facendo, però, rischia di mettere in pericolo tutta l'Italia. Per questo saremo costretti a chiudere i confini. La cosa più drammatica sarebbe riaprire tutto e dopo due settimane tornare a chiudere: a quel punto l'Italia non reggerebbe più. Le riaperture dovranno essere sempre accompagnate da un piano di sicurezza sanitaria che è imprescindibile. La ripresa sarà su due piani: economico e sanitario".

15.50 - Per quanto tempo i giocatori resteranno rinchiusi nei centri sportivi? E' una delle domande poste a Gabriele Gravina, presidente della FIGC, nel corso di una intervista rilasciata a 'Radio Rai Uno'. "Chi dice che gli atleti saranno rinchiusi fino alla fine dice una cosa non vera: c'è bisogno di un periodo di chiusura, di controlli per garantire le negatività da parte di tutti i protagonisti che partecipano a determinati eventi perché se sono tutti negativi è evidente che poi non può esserci contagio. Quindi massima attenzione e poi ci sono tutta una serie di procedure di controllo. Sono previste tre settimane, poi si riparte con movimenti e trasferimenti con le gare che ripartirebbero tra fine maggio e i primi di giugno".

15.38 - La AFP ha stilato un nuovo bilancio dei decessi nel mondo per Coronavirus a mezzogiorno di oggi che tocca 145.673. Oltre 2 milioni di casi in 193 paesi (2.182.740 totali), ufficialmente diagnosticati. Gli Stati Uniti, che hanno registrato la sua prima morte legata al coronavirus alla fine di febbraio, sono il paese più colpito in termini di numero di decessi e casi, con 33.286 decessi per 671.425 casi. Almeno 54.703 persone sono state dichiarate guarite. Dopo gli Stati Uniti, i paesi più colpiti sono l'Italia con 22.170 morti per 168.941 casi, la Spagna con 19.478 morti (188.068 casi), la Francia con 17.920 morti (165.027 casi) e il Regno Unito con 13.729 morti (103.093 casi).

15.07 - Intervista rilasciata ai microfoni di 'Rai Radio 1' da Gabriele Gravina, presidente della FIGC che è intervenuto nel corso della trasmissione 'Un giorno da pecora'. Tanti i temi affrontati dal numero 1 della Federazione: "E' un momento difficile per tutto il paese e anche per il mondo del calcio, ma con disponibilità e buonsenso sono sicuro che troveremo la giusta via. Chi invoca oggi ad alta voce l'annullamento e la sospensione dei campionati credo che non voglia bene né al calcio né agli italiani, perché non vuole dare una speranza di futuro e di ripartenza. Mi dispiace, terrò duro fino alla fine".

14.46 - La Spagna ha registrato 19.478 morti per Covid-19 dall'inizio dell'epidemia, ha annunciato oggi il Ministero della Salute. Un totale di 585 decessi sono stati registrati in 24 ore, secondo il Ministero, la cui metodologia è stata modificata al fine di standardizzare le cifre inviate dalle diverse regioni, il che ha portato a un cambiamento nelle cifre rispetto ai giorni precedenti. Questa valutazione, che include solo i testati positivi, è contestata da diverse regioni che sostengono che migliaia di persone sono morte a causa della malattia.

14.34 - A Mattino Cinque su Canale 5, il Governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha parlato delle indagini della magistratura su contagi e decessi per Covid19 nelle RSA. "Nell'ipotesi in cui l'evoluzione del virus dovesse andare in senso positivo e ci fossero le condizioni, noi il 4 maggio dovremo essere pronti per la riapertura, purché non prescinda mai dalla sicurezza dei nostri cittadini e lavoratori. La condizione ineludibile per parlare di riapertura è che ci sia il via libera della scienza. Se la scienza ci dirà bisogna stare chiusi staremo chiusi, però allo stesso tempo non possiamo farci trovare impreparati".

12.37 - Diversi governi regionali del Paese puntano alla riapertura entro il 4 maggio, se non prima. Lombardia e Veneto si sono schierate pubblicamente a favore della ripresa, con tempi e modi tutti da stabilire per garantire la sicurezza delle persone. Così come il Piemonte, che ieri per bocca del governatore Cirio si è proposto come apripista per l’Italia. Discorso simile per la Sicilia che con l’assessore alla sanità Ruggero Razza ha fatto sapere di essere pronta. A questi si aggiungono anche le Marche, come confermato dal governatore Crescioli al Corriere della Sera: “Perché aspettare maggio? Lo dico al governo: consentiamo a chi è in grado di garantire la sicurezza dei lavoratori di ripartire anche prima”.

12.31 - "I medici delle squadre non sono stati consultati". Queste le parole di Enrico Castellacci, presidente dell'associazione medici del calcio, che Il Mattino riporta al suo interno, a pagina 16, quest'oggi. L'ex medico della Nazionale polemico: "Perché non facciamo parte della commissione medico-scientifica istituita dalla Federcalcio? Da 50 anni esiste la nostra associazione, siamo una componente di pari dignità rispetto a quelle dei calciatori e degli allenatori: abbiamo offerto collaborazione e avremmo dovuto essere messi in condizione di dire la nostra".

12.27 - I dati della Johns Hopkins University parlano di un costante incremento di casi all’interno degli Stati Uniti. Le persone risultate positive al Coronavirus sarebbero 671.425, con oltre 33mila nuovi contagi solo nella giornata di ieri. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 2424, numero che fa salire il totale a 33.286.

12.23 - La data della ripresa degli allenamenti deve stabilirla il Governo, ma le parole di ieri del ministro Spadafora fanno crescere la fiducia circa il 4 maggio. Il problema che si sta valutando in questi giorni, racconta il Corriere dello Sport, è di carattere geografico: si potrà giocare in Lombardia? Il presidente federale con i suoi collaboratori sta valutando anche questo: riemerge l’idea di un piccolo mondiale, da disputarsi in tre o quattro città poco distanti dove la diffusione del virus è stata bassa.  

12.07 - Il Milan è pronto a organizzare il ritiro a Milanello per l'eventuale ripresa degli allenamenti dopo il 4 maggio. Il centro sportivo rossonero sarà l’unica struttura di riferimento per il club essendo dotato di campi, palestre e alloggi per giocatori e dipendenti, dunque tutto lo staff resterà a Milanello senza l’utilizzo di strutture esterne. I rossoneri non hanno ancora richiamato in Italia i giocatori all’estero, aspettano comunicazioni ufficiali sul protocollo medico per stabilire il piano di rientro degli stranieri. 

11.45 - Il Corriere dello Sport oggi racconta il chiarimento avvenuto ieri tra il presidente del CONI Giovanni Malagò e quello della FIGC Gabriele Gravina, che non ha preso bene le parole del primo circa il comportamento del calcio nei confronti dell'emergenza Coronavirus. Una telefonata di buon mattino che non ha cambiato lo stato dei fatti: il dissenso resta totale. Gravina non ha gradito le accuse al suo operato e lo ha espresso nei venti minuti di colloquio, arrivando a sostenere che quelle censure suonano come un atto di sfiducia da chi 'non è più sintonia con lo sport'. E nei passaggi più accessi sarebbe anche arrivata la domanda clou 'ma tu saresti riuscito a mettere d’accordo chi punta allo scudetto con chi teme di retrocedere? Il riferimento era da una parte a Lotito e dall’altra a Cairo e Cellino, i più esposti nella campagna contro la ripresa. Senza contare che chiudere anzitempo il torneo significherebbe rinunciare a trecento milioni di euro. Chi non comprende questo, avrebbe rinfacciato Gravina a Malagò, non fa gli interessi del calcio. La strategia della FIGC continuerà a ruotare attorno a tre punti fermi. Primo: quando il governo riapre il Paese, il calcio riparte. Secondo: si riparte insieme con le altre federazioni europee. Terzo: i campionati si portano a termine, anche se si trattasse di giocarli in autunno.

11.15 - La Stampa in edicola questa mattina dedica al suo interno, a pagina 28, uno spazio alla Serie A con il titolo seguente: "Cairo e Cellino, i due no alla ripresa. Veleni Lega-Coni: 'Basta ingerenze'". I club - si legge - sono adesso meno divisi sulla possibile ripartenza e più compatti contro il presidente del CONI, Giovanni Malagò.

11.00 - Ecco il titolo di questa mattina de Il Giornale: "Lega-Coni, ora è rissa. Lo sport contro il calcio e il governo frena". E' scontro tra la Lega Serie A e il Coni, mentre continuano le polemiche degli altri sport contro il calcio italiano, che continua invece a lavorare e a spingere per la ripresa del campionato. La decisione finale spetterà comunque al Governo, che per ora frena: "Spero si possa riprendere il 4 maggio, ma vedremo se ci saranno le condizioni..." le parole del Ministro dello Sport, Spadafora. 

10.18 - Il calcio spagnolo lavora perché la stagione sia portata a termine, come esorta a fare la Uefa, ma non si nasconde che - nel Paese europeo in cui il coronavirus ha fatto più vittime dopo l'Italia - bisogna mettere in conto anche l'eventualità che ciò non sia possibile. Per questo motivo, scrive Marca, la Commissione dei delegati della Federazione si è riunita ieri ed ha preso in considerazione tutte le possibili ipotesi relative alle competizioni europee della prossima stagione, dando priorità alla classifica cristallizzatasi lo scorso 11 marzo, al momento dello stop alle partite nella Liga. In questo modo, Barcellona, Real Madrid, Siviglia e Real Sociedad sarebbero le squadre classificate per la Champions League, con Atlético e Getafe in Europa League. Farebbero eccezione le finaliste della Coppa del Re, Athletic Bilbao e Real Sociedadi Spagna, che avrebbero la priorità sulla settima classificata, in questo momento il Valencia, per occupare un posto in Europa League, con diverse modalità a seconda che la finale si giochi o meno. (ANSA).

09.44 - "Anche Malagò attacca il calcio: la ripresa è sempre più difficile". Questo il titolo che il QS dedica nel taglio alto della sua prima pagina al calcio italiano questa mattina. Il presidente del CONI duro: "Manca un piano preciso". La replica - si legge - di Dal Pino: "No alle conflittualità". La parola adesso passa a Conte ed al governo.

09.29 - L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport titola così questa mattina su Milan e Inter: "Rossoneri e nerazzurri: sì alla A anche lontano da Milano". Per i due club milanesi la saluta viene prima di tutto e quindi sono disponibili a giocare lontano da San Siro nel caso in cui il campionato di Serie A dovesse ripartire senza partite al Nord. Qualsiasi soluzione arriverà dalla Federcalcio e dalla Lega sarà quindi accettata da Milan e Inter. 

09.14 - "Invasione di campo": così il Corriere dello Sport in apertura questa mattina. Dura reazione di Lega e FIGC all'intervista rilasciata da Giovanni Malagò al quotidiano romano. Dal Pino contro Malagò: "Da lui leggerezza e ingerenza, noi in dialogo con tutti per tutelare il calcio e i diritti tv". Spadafora: "Spero di far ripartire lo sport il 4 maggio". Coppe Europee, le date per le finali: 5-8 o 26-29 agosto.

08.45 - Mentre in Lega si continua a litigare, le altre discipline sono critiche e prendono le distanze. "Tutti contro il calcio" scrive il Corriere della Sera nella sua sezione sportiva. Sono giorni difficili. La spaccatura esiste ed è profonda. Dal presidente del Coni alla fuoriclasse azzurra del nuoto Federica Pellegrini, il mondo dello sport si lamenta del pallone deciso a ripartire.

08.15 - Se in Italia la situazione va lentamente migliorando, dal consueto report della Johns Hopkins University, la diffusione del Coronavirus nel mondo, e la sua mortalità, non accennano a fermarsi. Il totale di decessi su scala planetaria ha raggiunto quota 140.773. Gli Stati Uniti hanno il maggior numero di vittime, oltre 33.000, seguite dall'Italia che ha superato le 22.000 e dalla Spagna con oltre 19.000. Nel mondo, il numero totale di casi ha raggiunto almeno 2.101.164.

08.00 - Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, sul suo profilo Facebook ha commentato anche le date ipotizzate per la ripartenza di allenamenti e campionati in queste settimane: "Si parla tanto di ripartenza dello sport in questi i giorni. La data del 4 maggio ancora non è confermata, ma spero di poterla mantenere. È una data che riguarda esclusivamente gli allenamenti a porte chiuse. Dobbiamo creare dei protocolli per mettere in sicurezza tutti gli sport, anche in luoghi e contesti dove lo spazio è poco. Dobbiamo inventarci delle formule per cercare di contemplare l'esigenza, sacrosanta, della sicurezza e della salute, col fatto che si possa riprendere a fare sport a tutti livelli. Le prossime settimane saranno fondamentali per capire come evolverà la situazione sanitaria in modo da capire se e quando potranno riprendere le competizioni sportive. Adesso dobbiamo pensare alla salute di tutti quanti e fare in modo che lo sport non subisca danni irreparabili da questa crisi sanitaria"

*****VENERDI' 17 APRILE*****

20.03 - Altre 861 persone sono morte in Gran Bretagna a causa del Coronavirus, portando il numero totale delle vittime a 13.729, secondo i dati del ministero della Salute. Il numero è in crescita rispetto ai 761 deceduti di 24 ore fa. I casi di contagio totale sono saliti a 103.093.

19.20 - Anche lo stato di New York ha annunciato il prolungamento del lockdown, in questo caso fino al 15 maggio. Lo ha annunciato il governatore Andrew Cuomo, riferendosi ai pareri ricevuti dagli esperti: “La scelta non sarà politica o emotiva. Toccherà ai dati e alla scienza: stiamo parlando di vite umane”.

18.22 - Salgono anche se di poco i contagi in Lombardia. I nuovi positivi sono 941, mentre ieri erano 827, e i morti 231. Sono 63.094 i positivi in Lombardia con un aumento di 941 nuovi casi, mentre ieri era stato di 827, ma oggi i tamponi sono stati 10.706, mentre ieri poco più di 7000. I decessi sono 11.608 con un aumento di 231 vittime mentre ieri erano state 235. Calano i ricoverati sia in terapia intensiva (1.032 con -42) e soprattutto negli altri reparti (11.356, -687). Sono i dati del contagio in Lombardia resi noti dal vicepresidente della Regione Fabrizio Sala spiegando che 'ci sono dati migliorativi ma siamo ancora in Fase 1.

18.14 - Come ogni giorno la Protezione Civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati odierni, con tra parentesi la differenza rispetto a 24 ore fa:

Attualmente positivi: 106.607 (+1.189, +1,13%)
Deceduti: 22.170 (+525, +2,4%)
Dimessi/Guariti: 40.164 (+2072, +5,4%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.936 (-143, -4,6%)
Tamponi: 1.178.403 (+60.999)

TOTALE CASI: 168.941 (+3.786, +2,3%)

16.58 - La Germania ha visto un’impennata nel numero di nuovi casi positivi al Covid-19. I dati del Robert Koch Institute parlano di 2866 nuovi casi registrati nella giornata di ieri, numero che porta il totale dei contagiati a 130.450. I decessi registrati e collegati al Coronavirus sono 3.569 dall'inizio dell'epidemia.

15.15 - Il 23 aprile potrebbe essere il giorno giusto per sapere quando ripartirà il calcio. Giovedì prossimo si riunirà infatti il comitato esecutivo della UEFA e potrebbe arrivare una decisione definitiva sul come riprendere le competizioni, con le ben note ipotesi sempre sul tavolo: ripartenza a blocchi con i campionati prima delle Coppe o in parallelo. A riportarlo è Sky Sport.

15.07 - Paolo Zeppilli, capo commissione medica FIGC, ha rilasciato una intervista ai microfoni di 'Rai News' per parlare del protocollo stilato nella giornata di ieri in accordo con la FIGC in merito al ritorno in campo delle squadre: "Noi - ha detto - abbiamo solo preparato un protocollo di ritorno per garantire la massima sicurezza possibile il gruppo squadra, il minimo indispensabile per riprendere gli allenamenti. Ma non siamo noi a decidere del ritorno in campo. Test sierologici e tamponi per tutti? Noi abbiamo pensato al gruppo squadra, a un numero ridotto che riprende gli allenamenti per 2-3 settimane. A loro, dovranno essere fatti sia i tamponi che i test sierologici secondo le indicazioni della commissione tecnico-scientifica e del Ministero della Salute".

14.49 - Il governatore della Lombardia Attilio Fontana, dopo l’intervento in consiglio regionale, ha parlato a SkyTg24: “Possibile nuova ondata di contagi con la riapertura del 4 maggio? Sono sempre stato rigoroso, non superficiale nell’affrontare il problema. Credo sia necessario iniziare a pensare ad una riapertura, mancano 19 giorni a quella data quindi possiamo pensare a dei miglioramenti. Se fra 19 giorni le condizioni saranno come ci auspichiamo e avremo il consenso delle autorità scientifiche servirà ricominciare. Ma non lo si può fare dall’oggi al domani, senza limiti e senza condizioni. Dobbiamo iniziare ad organizzare una ripresa graduale che tenga conto della necessaria convivenza col virus. Come potranno organizzarsi le famiglie in smart working, lavorando distribuiti su 7 giorni? Chi è in smart working potrà gestire meglio il problema, per gli altri serviranno servizi aggiuntivi per gestire i figli, le scuole rimarrebbero comunque chiuse. Per questo dico che bisogna iniziare ad organizzare, per attivare i servizi necessari al nuovo stile di vita. Screening sierologico per arrivare al patentino? Per ora avremo solo uno screening che dirà chi ha gli anticorpi e chi no, quindi chi ha affrontato la malattia e chi no. Il patentino secondo gli scienziati potrà arrivare dopo ulteriore sperimentazione di 2-3 settimane. I malati a casa che non sanno se hanno superato l’infezione? Finita la quarantena, dovranno necessariamente essere sottoposti al tampone. I dettagli sul dove e come li stabiliremo. Il problema del tampone è che oggi noi abbiamo i reagenti per fare quelli che facciamo, oltre non possiamo andare. Domani dovremo annunciare la partenza di questa fase, di avvicinamento alla riapertura. Road map delle aziende che riapriranno? Tutte le attività produttive possono essere decise esclusivamente dal governo”.

14.44 - Superata quota due milioni di contagiati da COVID-19 nel mondo. E' quanto emerge dai dati della John Hopkins University, che in tempo reale aggiorna i numeri sulla pandemia di COVID-19. Il paese con più casi sono gli Stati Uniti, che contano anche il maggior numero di decessi: 26.708. In Europa il paese con più casi è la Spagna, mentre quello ha fatto registrare più morti è l'Italia.

13.47 - Sul Corriere dello Sport si parla della possibile modifica al regolamento per aiutare i club al momento della ripartenza, concedendo cinque sostituzioni anziché le canoniche tre: "Cinque sostituzioni, per le big cambia tutto". Sarebbe un grande vantaggio per le società ancora impegnate nelle Coppe, che potrebbero sfruttare un maggiore turnover.

13.37 - Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha parlato a la Repubblica soffermandosi in particolare sulla situazione del capoluogo lombardo: “Nel weekend di Pasqua oltre il 95% dei controlli dimostra che chi era in movimento poteva farlo. C’è molta autodisciplina e io stesso ogni giorno sono ispirato dalla determinazione e generosità dei milanesi. C’è un volontariato che commuove, così come abbiamo un personale sanitario che dimostra il suo valore. Ma ogni giorno, nei bollettini, dicono che a Milano non stiamo messi bene. Ora, con quale criterio ci viene detto? Ma quali dati ci vengono forniti? E come li controllo? Non è mai stato fatto, per dire, un campione rappresentativo della popolazione da analizzare per definire qual è il reale trend del contagio e come i contagiati abbiano reagito. Si passa da 3000 a 8000 tamponi al giorno nell’intera regione. Una confusione tremenda. Certo, Regione Lombardia, a partire da Codogno, si è trovata in una situazione difficilissima da gestire, però da qualche tempo mi sembra che stiano tirando avanti alla giornata. Giriamola come vogliamo, ma la gestione sanitaria di Veneto e Emilia-Romagna è stata diversa”.

12.44 - Il Corriere della Sera, nella sua edizione odierna, spiega anche alcune delle tecnicalità della ripresa delle attività del calcio italiano. Il documento che verrà redatto la prossima settimana in via definitiva dal consiglio medico della FIGC, verrà inviato all'attenzione del ministro della salute, Speranza. In caso dovesse vidimarlo, allora via alla fase due: gli stadi, con percorsi ad hoc per le squadre, spostamenti e partite, tutto ancora da programmare in un nuovo protocollo.

12.37 - La Lega Serie A manifesta stupore per la leggerezza e l'ingerenza del Presidente del Coni Giovanni Malagò nel descrivere, in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, i rapporti tra la stessa Lega e i licenziatari dei diritti televisivi. La Lega Serie A, dall'inizio della situazione di emergenza legata all'impatto del Covid-19 sul calcio, è in costante contatto con i broadcaster titolari dei diritti TV. Tali rapporti sono peraltro regolati da chiare previsioni contrattuali. La Lega Serie A è inoltre in continuo aggiornamento con la FIGC e le altre componenti del sistema calcio per vagliare tutte le opzioni possibili, proseguendo allo stesso modo il dialogo con le altre Leghe europee, l’Eca, l’UEFA e la FIFA. Ci si augura, in un momento di grande difficoltà per il Paese, che ogni Istituzione lavori, con senso di responsabilità, in modo costruttivo e propositivo per il bene comune, senza creare, come dice il Presidente del Coni, "conflittualità che danneggino qualsiasi progettualità".

12.34 - Salgono a 182.816 i contagi da COVID-19 in Spagna, il paese europeo che fino a questo momento conta il maggior numero di casi. Nelle ultime 24 ore, il paese iberico ha fatto registrare 5.183 nuovi casi e 551 nuovi decessi. Dall'inizio dell'epidemia, in Spagna sono morte 19.130 affette da Coronavirus.

12.29 - Perché non ci hanno interpellato? Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale, è attualmente il presidente di Lamica, la Libera associazione medici italiani del calcio. Un'associazione che in questi giorni in cui la FIGC ha stilato il protocollo relativo alle regole da seguire in vista del ritorno in campo non è nemmeno stata interpellata "Non è per fare polemica - ha detto -, ma stupisce anche me. Non perché non ci sia Castellacci, ma perché manca l’associazione dei medici che poi saranno responsabili di tutto. Sono loro che conoscono le situazioni, che stanno sul campo. Gli altri colleghi scriveranno delle linee in teoria ineccepibili, ma noi ci domandiamo: potranno essere realizzate?". Nel botta e risposta realizzato col quotidiano 'Libero', Castellacci ha espresso alcune perplessità sulle linee guida emerse nella giornata di ieri: "E' previsto un maxi ritiro per ogni squadra, serviranno centri sportivi con foresteria: fra giocatori e staff si arriva a 60/70 persone, serviranno altrettante camere; poi le docce differenziate, a meno di non farle in camera; obbligatori saranno gli ambienti sanificati prima e dopo l’allenamento, con personale verosimilmente esterno che dovrà occuparsene e anch'esso sottoposto ai controlli. Poi ci sono i test pre-ritiro, ci vorranno controlli a tappeto su tutti. Tamponi ogni 4 giorni, analisi supplementari a chi era risultato positivo e poi guarito per capire se il virus ha intaccato l’organismo e dare l’idoneità. E tutto ciò chi lo deve fare? Il medico di squadra. Una situazione destinata a peggiorare se poi si scende di categoria: Ho il timore che la serie C e gran parte della B non abbiano né le strutture né le risorse per sostenere due mesi di questo tipo. E i medici? In C sono part time, campano facendo il loro lavoro e per passione vanno con la squadra".

12.16 - La Gazzetta dello Sport oggi in edicola fa il punto su quelle che sono le due ipotesi di ripartenza in quanto a calendario del calcio italiano. La prima, ventilata ieri in Assemblea, è quella di ripartire il 27 e 28 maggio con le semifinali di Coppa Italia: Napoli-Inter e Juventus-Milan. Queste si aprirebbero con un omaggio a medici e infermieri impegnati negli ospedali. L'alternativa sono 30 e 31 maggio con le gare saltate all'inizio della pandemia: Inter-Sampdoria, Hellas Verona-Cagliari, Atalanta-Sassuolo e Torino-Parma.

12.10 - Attraverso Twitter, Attilio Fontana, governatore della Lombardia, ha pubblicato questo aggiornamento sulla raccolto fondi per l'emergenza coronavirus: "Raccolta fondi Lombardia per emergenza #COVID19 a quota 98 milioni. Grande dimostrazione della generosità lombarda".

11.45 - Il quotidiano La Stampa in edicola questa mattina dedica al suo interno, a pagina 28, uno spazio al calcio in Italia con questo titolo: "Massima sicurezza". Prima la Serie A, poi B e C: la ripresa degli allenamenti sarà scaglionata. Ritiri "blindati" per almeno tre settimane, in alcuni stadi non si giocherà. Questo il protocollo - si legge - dei medici Figc in vista dell'eventuale ripartenza il 4 maggio.

11.14 - Il Corriere dello Sport nella sezione sportiva titola: "Deciso il piano sicurezza: ma riparte solo la Serie A". Se davvero il calcio tornerà alla vita, non lo farà tutto insieme. Il 4 maggio, data cerchiata in rosso dal governo, dovrebbero ricominciare ad allenarsi soltanto i giocatori di A. Serie cadetta e Lega Pro partiranno più avanti. Il suggerimento della Federazione è stato accolto dalla commissione medica della stessa Figc, coordinata dal professor Paolo Zeppilli, che ha perfezionato il protocollo per la ripartenza.

11.00 - "Si sta generando un dibattito estremamente confuso e fortemente divisivo che non può portare a qualcosa di buono". A parlare così è Giovanni Malagò, presidente del CONI, che al Corriere dello Sport analizza a 360 gradi i temi d'attualità, a partire dalla possibile ed eventuale ripresa del campionato: "Senza voler fare polemica, per carità, io avrei chiuso dentro una stanza la Federcalcio, la Lega di A, l’Assocalciatori, gli allenatori, le televisioni e gli organismi internazionali, Fifa e Uefa, e non li avrei fatti uscire finché non avessero prodotto un documento condiviso. La stessa cosa per B e Lega Pro. Si procede a vista, per ipotesi, con una conflittualità che danneggia qualsiasi progettualità. Gravina lo sento tutti i giorni, comprendo le difficoltà del momento e capisco che voglia portare a termine la stagione. Parla di luglio, agosto, settembre, ottobre, addirittura della prossima Serie A articolata in due gironi con i playoff e i playout. Quello che manca è un piano preciso, chiaro, praticabile e convincente. Si parla solo di tagli degli stipendi dei calciatori, ovvero si è partiti dalla fine o quasi, di accordi in alto mare, e adesso di un protocollo medico che dovrà passare al vaglio dell’ISS".

10.03 - Il quotidiano Il Secolo XIX in edicola questa mattina utilizza questo titolo nel taglio alto della prima pagina di stamane: "Il calcio ricomincia dalla Serie A: allenamenti al via dal 4 maggio". La Federcalcio pensa a una ripresa scaglionata degli allenamenti: prima la Serie A, poi la B e la C. Ritiri blindati per almeno 3 settimane, non si giocherà - si legge a pagina 36 - in alcuni stadi del Nord dove la crisi è più grave.

09.46 - "Test e ritiri blindati: il calcio ripartirà dalla Coppa Italia". Questo il titolo che il quotidiano Il Mattino, nella sua edizione odierna, utilizza nel taglio alto della prima pagina. La Lega ipotizza di far disputare Napoli-Inter e Juventus-Milan a fine maggio, prima - si legge a pagina 20 - che ripartano le gare di campionato. La Figc approva il protocollo medico: se c'è l'ok del governo 2 tamponi e test sierologici, poi ricominciano gli allenamenti.

09.31- Il quotidiano Il Messaggero in edicola questa mattina dedica nel taglio alto della prima pagina uno spazio al calcio in Italia con questo titolo: "Ritiri blindati, test e stadi chiusi. Prima la A, poi B e C: così si ripartirà". La commissione medica della Figc - si legge a pagina 27 - vara il protocollo di sicurezza per il ritorno in campo. Ripartenza in tre fasi. La Lega: "Subito la Coppa Italia il 27 e 28 maggio".

09.13 - Un campionato senza gare al nord. È questa una delle ipotesi al vaglio dei vertici del calcio italiano per evitare di giocare in quelle zone maggiormente colpite dal Coronavirus, come le città di Milano e Bergamo. Ma i club non ci stanno e "garantiscono la sicurezza", scrive La Gazzetta dello Sport. Tra l’altro le partite si disputeranno a porte chiuse: la Serie A si sposterebbe rispettando ogni disposizione, quindi lasciare San Siro per un altro stadio non aumenterebbe il livello di sicurezza.

08.44 - "La Coppa Italia per ricominciare". Questo il titolo in prima pagina del QS in edicola questa mattina sulla ripresa del calcio italiano. Il piano della Lega è il seguente: il 27 maggio Napoli-Inter e il 28 Juventus-Milan. Nuova idea - si legge sul Quotidiano Sportivo - da parte della Figc: partenze scaglionate per quanto riguarda Serie A, Serie B e Serie C.

08.14 - Il Corriere dello Sport dedica l’apertura a Malagò, il quale ha rilasciato un’intervista esclusiva al noto quotidiano sportivo. "Calcio, stai sbagliando", titola il CorSport riportando le parole del presidente del Coni. "Il Covid, la ripartenza e un futuro da riscrivere: parla il numero uno dello sport italiano", si legge in prima pagina. Ancora Malagò: "Io avrei chiuso dentro una stanza Figc, Aic, Lega, Fifa, Uefa e tv e li avrei fatti uscire solo dopo aver redatto un documento condiviso. Invece si procede a vista e in ordine sparso. Spero che dal 4 maggio ci si possa allenare. La Pellegrini ha ragione, il danno è generale".