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Emergenza coronavirus, le richieste dei medici della Serie A al Governo. I dati della Lombardia

domenica 17 maggio 2020, 17:33News
di Redazione MilanNews

17.33 - Come ogni giorno la Regione Lombardia ha diaramto il bollettino regionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 326 nuovi positivi a fronte di 11.809 tamponi effettuati. Sono stati 69 i decessi mentre i guariti 823. In terapia intensiva vi è stato un calo di 13 persone ricoverate.

15.14 - Le Forze di polizia proseguono nelle attività di controllo su spostamenti e attività consentite nella fase 2. Nella giornata di ieri, 16 maggio, sono state controllate 137.932 persone e 53.698 attività e esercizi commerciali. Sono state, inoltre, 1.396 le persone sanzionate e 39 gli esercizi commerciali, mentre sono 45 quelli chiusi. Denunciate, inoltre, 7 persone per false dichiarazioni/attestazioni e 8 per violazione del divieto di allontanamento dall'abitazione per quarantena.

14.38 - La Russia ha riportato 9.709 nuovi positivi al Covid-19 nelle ultime 24 ore, dopo i 9.200 nuovi casi segnalati il ​​giorno precedente. La task force russa sul coronavirus ha dichiarato che il numero complessivo di casi a livello nazionale ammontano ora a 281.752. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 94, per un totale di 2.631 vittime da inizio pandemia.

14.18 - La Cina continentale ha registrato cinque nuovi casi di positivi al Covid-19 nelle ultime 24 ore, in calo rispetto agli otto del giorno precedente. Due dei cinque casi confermati arrivano dall'estero, mentre tre sono stati contagiati localmente nella città di Jilin. Il numero di casi confermati nella Cina continentale è ora di 82.947 e il bilancio delle vittime è a quota 4.634.

13.35 - "Domani inizia un'altra delle fasi che comporranno questo ritorno, non necessariamente lineare, alla nuova normalità". Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video quotidiano sulle sua pagine social che ha girato dalle guglie del Duomo. "Riapriamo i negozi, riacquistiamo i nostri spazi, riprendiamo il senso della nostra comunità, ma tutto può essere ancora molto fragile, nonostante la nostra volontà di un nuovo inizio".

13.14 - "Nel corso della riunione di questa notte abbiamo svolto un lavoro intenso e molto utile per far ripartire il Paese in sicurezza. L'accordo, che riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze, sancisce ancora una volta la leale collaborazione tra Regioni e Governo. Ci stiamo muovendo su un terreno nuovo e serve da parte di tutti un'assunzione ulteriore di responsabilità". Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al termine della riunione di stanotte con il Governo che ha chiuso una lunga giornata di confronto. "Inizia questa 'nuova normalità' in cui dovremo convivere col virus. Ora ci sarà maggiore autonomia e più responsabilità per le Regioni: più i contagi vanno giù più possono aprire, più vanno su e più dovranno chiudere. Sarà tutto trasparente e anche le responsabilità saranno chiare".

13.05 - Da fine giugno squadre in campo tutti i giorni della settimana, lunedì compreso, con un intervallo di 72 ore tra una partita e l'altra per ciascuna squadra. Fischio d'inizio alle 20 in alcune zone della Spagna, alle 23 nelle regioni più calde. Sono alcuni punti dell'accordo di massima, scrive As, faticosamente raggiunto tra Federcalcio spagnola (RFEF) e Lega (LFP) per la ripartenza del campionato. I presidenti Luis Rubiales e Javier Tebas, scrive il quotidiano sportivo, hanno applicato l'articolo 5 del Codice di comportamento firmato lo scorso aprile grazie alla mediazione di Irene Lozano, presidente del Consejo Superior de Deportes, il braccio sportivo del governo spagnolo. L'accordo, aggiunge As, sarà reso pubblico dopo la ratifica del magistrato Andrés Sánchez Magro, presidente della Corte commerciale di Madrid, che in passato si è già occupato di dirimere divergenze tra Federcalcio e Lega. Questo programma permetterebbe di chiudere il campionato prima del 29 luglio, scadenza fissata dalla UEFA per la fine dei tornei nazionali. (ANSA).

12.40 - Continua a tenere banco il nuovo protocollo sanitario su cui poi si dovrà basare la ripartenza del calcio italiano. L’edizione odierna de Il Messaggero ha fatto il punto su quanto proposto dai medici della Serie A e che il Governo dovrà valutare e, eventualmente, dare il via libera. Il documento si articolerà in quattro punti:

-Niente ritiro o ritiro meno stringente.
-Due tamponi ogni quattro giorni e test sierologici ogni tre.
-Quarantena obbligatoria solo per i giocatori contagiati e non estesa a tutta la squadra.
-E conoscere entro 24-48 ore la data della ripresa del campionato.

11.23 - Liga, ripresa intensa: calcio tutti i giorni, anche alle 23, per finire entro il 29 luglio - AS scrive i dettagli della ripartenza del calcio in Spagna. Una ripresa intensa, quella che attende la Liga, per cui le squadre, a partire dalla fine del mese di giugno, scenderebbero in campo a distanza di 72 ore tra una partita e l'altre, coprendo così tutti i giorni della settimana. Dopo anni di discrepanza, RFEF (la federazione) e LFP (la lega) hanno raggiunto un principio di accordo tramite il lavoro dei presidenti Rubiales e Tebas, applicando l'articolo 5 del Codice governativo. Tra le altre cose, in alcuni dei territori più caldi della Spagna sarebbe previsto di giocare anche alle 23, poiché il torneo, così facendo, andrebbe a concludersi entro la scadenza UEFA del 29 luglio.

9:27 - Protocollo, trattative Governo-Figc-Lega: accordo vicino per la rinuncia al ritiro. Il nodo - si legge su La Gazzetta dello Sport - è sempre legato al protocollo e resta sempre quello della quarantena per tutta la squadra in caso di positività di un membro del 'gruppo squadra'. Il governo ha aperto, ma sarà la curva dei contagi a decidere nei prossimi giorni. Sulla rinuncia al ritiro senza contatti con l'esterno (e con più test) l'accordo non sarebbe invece lontano, secondo quanto scritto dall'edizione odierna della Rosea. Il premier Conte "attende garanzie" in questo senso, nel frattempo il calcio riprende, ma non nella sua completezza.

9:12 - Serie A, via libera ad allenamenti di gruppo con limitazioni. Con il nuovo DPCM il premier Conte dà il via libera agli allenamenti di gruppo. Cosa cambierà da lunedì? Ci saranno sedute collettive con il pallone, ma senza contatti e partitelle. L'obiettivo è quello di arrivare a delle sedute collettive nel vero senso del termine, ma dal governo arrivano segnali discordanti. Per ora è una ripartenza a metà.

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18.06 - Come ogni giorno la protezione civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati: 

• Attualmente positivi: 70.187
• Deceduti: 31.763 (+153, +0,5%)
• Dimessi/Guariti: 122.810 (+2.605, +2,2%)
• Ricoverati in Terapia Intensiva: 775 (-33, -4,1%)
• Tamponi: 2.944.859 (+69.179)

Totale casi: 224.760 (+875, +0,4%)

17.40 - Come ogni giorno la regione Lombardia ha diramato i dati riguardanti l'emergenza Coronavirus. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 399 nuovi positivi a fronte di 14.145 tamponi effettuati. I guariti sono 402 mentre i deceduti 39. In terapia intensiva vi sono stati 8 letti liberati mentre i dimessi tra i ricoverati sono stati 184.

15.25 - Il presidente AIC Damiano Tommasi, nell’intervista pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno oggi in edicola, ha evidenziato che “sicuramente oggi la voce dei calciatori e delle calciatrici non ha il peso che necessita in una fase dove tornare ad allenarsi e a giocare significa non poter rispettare le norme di sicurezza. L'attenzione deve essere per tutte le persone che entreranno in contatto con gli atleti e le atlete ed è per questo che qualsiasi protocollo va pensato e condiviso con il più ampio consenso possibile. Il protocollo? Ad oggi non abbiamo contezza di quali sono le modifiche definitive. Il precedente protocollo era molto rigido e senz'altro complicato soprattutto in assenza di strutture adeguate. Ad oggi non possiamo permetterci fughe in avanti e azzardare atteggiamenti rischiosi che potrebbero diventare boomerang nel caso di positività. Non ha senso oggi rischiare di ripartire se la previsione di quarantena obbligatoria rimane quella attuale. Comunque un altro aspetto che è poco considerato è la preoccupazione per chi risulta positivo. Quali possono essere le conseguenze sul singolo? Cosa rischia veramente? Inquadrare bene i rischi aiuterebbe anche a prendere decisioni”.

14.18 - Sono giorni intensi anche per il calcio femminile italiano – in particolare Serie A e Serie B – che si sta interrogando se proseguire o meno la stagione (mancano sei giornate più alcuni recuperi), e in che modo. L'ostacolo maggiore è ovviamente quello legato al protocollo sanitario che per come è al momento rischia di essere inapplicabile portando quindi alla conclusione anticipata dei due campionati. Il giorno chiave per la decisione sarà quello del 20 maggio quando andrà in scena il Consiglio Federale che tutte le società, anche al maschile, attendono per capire come e se poter proseguire la stagione anche finendo in estate inoltrata.

13.28 - Umberto Calcagno, vicepresidente dell'AIC, parla così a Radio Punto Nuovo delle criticità del protocollo proposto dal CTS per la ripartenza della Serie A: "I calciatori sono disposti ad andare in ritiro, per quelle due settimane che erano state concordate. Il problema resta la questione della quarantena. E' impensabile che tra oltre 500 calciatori non esca un positivo nei prossimi mesi...".

12.42 - Secondo quanto appreso da MilanNews.it, Franck Kessie si trova a Milano. Il centrocampista, che ha avuto problemi per lasciare la Costa d'Avorio, è stato l'ultimo dei rossoneri a rientrare in Italia. Per quanto riguarda i test medici il club rossonero attenderà l'autorizzazione della FIGC e della Regione Lombardia.

11.44 - Carnevali riporta l'attenzione sul tema economico - “Se non giochiamo, libri in tribunale”. È questo l’allarme che lancia Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, nell’intervista rilasciata al Corriere dello Sport. “Se vogliamo far morire il calcio - prosegue il dirigente neroverde - siamo sulla strada giusta. Qua siamo tutti pazzi, non capisco il perché di tutta questa confusione. Guardo a noi: se si torna in campo i danni sono enormi, ma se non si torna è un vero e proprio disastro. Se qualcuno non vuole giocare lo dica apertamente, ma se l’industria calcio non riparte fallisce”.

10.53 - Gravina incontra Conte: blitz nel weekend - Nel weekend ci sarà il confronto tra il presidente FIGC e il premier Conte. Ieri la Federcalcio ha consegnato al CTS il protocollo rivisto e corretto grazie al lavoro dei medici sportivi di Serie A, ma intanto, grazie alle norme previste dal Decreto Rilancio, inizia a studiare un piano B che preveda una conclusione rapida della stagione (i playoff a cui ha accennato lo stesso Gravina ieri) e una riforma organica del sistema, ivi compresi l’allargamento della Serie B e il semi-professionismo in Serie C.

10.28 - Allenamenti al via senza maxi-ritiri? Niente partitelle e sessioni tecniche - L’apertura del ministro Spadafora riavvicina il calcio alla ripartenza, con qualche difficoltà. Ieri il titolare del dicastero dello Sport ha sgonfiato alcuni dei punti critici, a partire dai maxi-ritiri, che si potranno non svolgere, e da una certa disponibilità sul rivalutare il discorso della quarantena obbligatoria. Le squadre di Serie A potranno iniziare a partire da lunedì gli allenamenti collettivi, ma seguendo i protocolli già previsti per altri sport, dato che il calcio su questo non è riuscito a trovare una sintesi. Così si potranno svolgere sedute “di gruppo”, ma mantenendo le distanze di sicurezza: niente partitelle, niente sessioni tecniche. E verosimilmente nessuno scambio tra palloni, potenziali fattori del virus.

9.38 - UEFA, parla Ceferin: "Non credo a boicottaggi del calcio italiano - “Non credo a tentativi di boicottaggio da parte del calcio italiano”. Raggiunto dal Corriere dello Sport, il presidente dell’UEFA, Aleksander Ceferin, commenta così gli ultimi sviluppi del nostro pallone verso la ripartenza. “Nessuno vuole essere bollato come irresponsabile - spiega - le leghe nazionali stanno redigendo protocolli molto seri che ci proteggeranno, anche se il rischio zero non esiste”.

8.40 - Un passo verso la ripresa? - Nuova giornata interlocutoria per il mondo del calcio. Nel corso della serata di ieri ha parlato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, dicendosi stupito della retromarcia dei club di A, aprendo il fronte della possibile revisione e affermando che le società potranno partire con gli allenamenti collettivi di squadra seguendo i protocolli previsti per gli altri sport (con distanziamento sociale). Ora è attesa per il confronto tra Gravina, presidente FIGC, e Conte, presidente del Consiglio dei Ministri: col Governo impegnato nel varo del nuovo decreto sulla fase 2 (quella a partire da lunedì) è difficile possa avvenire già oggi. La Federcalcio, intanto, ha convocato per il 20 maggio il prossimo Consiglio Federale, nel quale si capirà se il calcio italiano può riprendere o meno, e anche con quali modalità: torna in voga l'idea dei playoff per concludere la stagione. Mano tesa, infine, dalla UEFA: la scadenza del 25 maggio per comunicare le proprie decisioni diventa solo indicativa, e la stagione potrà chiudersi anche oltre il 3 agosto.

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19.30 - Ha preso il via da pochi istanti la riunione tra il direttivo dell'Assocalciatori, il sindacato dei giocatori italiani, e i rappresentanti dei club di Serie A. Ci sono tutti, per discutere della ripartenza e della delicata tematica del protocollo della FIGC. "Va rivisto", ha detto il numero uno della Federazione, Gabriele Gravina. Intanto, a livello societario, i club sono in continuo contatto con la Lega. La ripresa resta sempre più in bilico ma la sensazione è che il mondo del calcio stia aspettando una decisione da parte del Governo per mettere un punto finale sulla questione, anche perché in ballo c'è la terza tranche dei diritti televisivi.

19.15 - Gabriele Gravina, presidente della FIGC, torna a parlare di tutti i temi che hanno fatto discutere circa il protocollo della Serie A, in primis quello della responsabilità penale dei medici di Serie A. "L’INAIL con una sua circolare ha già chiarito che c’è responsabilità solo in caso di dolo e di colpa grave. Quello che ci preoccupa rimane il tema del positivo che manda tutta la squadra in quarantena. Tema che affrontiamo con determinazione e anche con attenzione, per evitare un rapporto stressato che porti tensioni e il blocco del campionato". Il numero uno federale ha parlato anche del tema legato ai ritiri e alle sedi deputate a ricevere le squadre.

18.12 - Un'altra giornata intensa, segnata da tante riunioni tra le varie parti per cercare un'intesa sul protocollo. Dopo l'incontro in mattinata tra FIGC, Lega Serie A, Fmsi e Gianni Nanni - rappresentante dei medici della A -, è previsto un nuovo summit, alle 19, tra l'AIC e i rappresentanti dei calciatori del massimo campionato. A riportarlo è Sky Sport, secondo cui invece non dovrebbe andare in scena la riunione di Lega tra i club, anche se i dirigenti continuano a tenersi in contatto.

18.06 - Di seguito i dati delle ultime ventiquattro ore sull'emergenza Coronavirus in Italia:

Attualmente positivi: 72.070
Deceduti: 31.610 (+242, +0,8%)
Dimessi/Guariti: 120.205 (+4.917, +4,3%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 808 (-47, -5,5%)
Tamponi: 2.875.680 (+68.176)

Totale casi: 223.885 (+789, +0,4%)

17.43 - Di seguito i dati della Lombardia sull'emergenza Coronavirus nelle ultime ventiquattro ore:

Tamponi effettuati: +12.162
Totale positivi: +299
Guariti: +3.808
Terapia Intensiva: -21
Ricoverati (Non T.I.): -113
Decessi: +115

16.20 - In Serie B si lavora alla ripartenza - È da poco terminata l’assemblea di Lega B che all’unanimità ha stabilito la ripresa degli allenamenti collettivi dieci giorni dopo il protocollo della FIGC verrà aggiornato (è argomento di discussione in queste ore).

14.55 - La Lega Serie A ha emesso un comunicato relativo all'incontro avvenuto questa mattina con i rappresentanti del mondo del calcio e dei medici sportivi per discutere delle modifiche al protocollo da sottoporre al CTS e al governo: "Si è tenuto questa mattina, in un clima di fattiva collaborazione, l’incontro tra la Figc, la Lega Serie A, il presidente della Fmsi Maurizio Casasco e il rappresentante dei medici della serie A, Gianni Nanni. Sono stati analizzati i punti del protocollo difficilmente attuabili e sono state costruttivamente elaborate alcune integrazioni atte a risolvere problematiche oggettive. Vi è stata una generale condivisione delle proposte finali, formulate per garantire una ripresa in piena sicurezza degli allenamenti di gruppo, che verranno tempestivamente sottoposte al Ministro per le politiche giovanili e lo Sport, al Ministro della Salute e al CTS".

14.51 - Mentre Lega, FIGC e Governo si incontreranno a breve per cercare di trovare una soluzione per la ripartenza della Serie A, la UEFA è spettatrice molto interessata alla vicenda. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport Ceferin sta seguendo l'evoluzione della questione e i suoi uomini sono in contatto con la Federazione e con la stessa Lega. Gravina spera di incontrare Conte entro martedì per poter relazionare il giorno dopo il Consiglio Federale.

13.56 - Il vertice tra Lega Serie A, Federcalcio e medici è terminato da poco e Sky Sport ha dato i primi aggiornamenti. La Lega ha comunicato alla FIGC che il protocollo studiato dalla Federcalcio per la ripresa degli allenamenti dovrà essere rivisto in tre punti: nella modalità della quarantena in caso di calciatore positivo, nella modalità del ritiro e nella responsabilità dei medici. Ciò che la FIGC aveva cambiato, dopo la richiesta del CTS, non va bene alle squadre di A e alla Lega. Oggi pomeriggio ci sarà un contatto tra Gabriele Gravina, presidente della FIGC, e il ministro dello sport Spadafora e vedremo quella che sarà la sua reazione, se privata o pubblica e se ci sarà la volontà di modificare il protocollo. A breve dovrebbe arrivare anche una nota ufficiale della Lega Calcio.

13.36 - Secondo quanto appreso dalla redazione di MilanNews.it, dopo aver interrotto la quarantena nella giornata di ieri, Zlatan Ibrahimovic questa mattina alle 11.30 è sceso in campo individualmente insieme al gruppo di giocatori che avevano la seduta fissata per il mattino.

13.02 - Lega e FIGC si preparano ad andare da Giuseppe Conte per discutere della ripartenza e il Corriere dello Sport di questa mattina parla dell'ormai scelta di far ripartire la Serie A che sarà politica. Se infatti la decisione fosse presa dagli scienziati il campionato non potrebbe riprendere, visto che il CTS ritiene troppo alto il rischio. Conte, maggioranza e opposizione hanno rimarcato nel dibattito parlamentare che l'industria calcio, con tutti i posti di lavoro che genera e gli introiti che garantisce al fisco, non può riavviarsi quando ci sarà rischio zero.

12.28 - Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, ha parlato a beIN Sports: "Abbiamo un piano concreto per finire la stagione europea. Penso che la maggioranza delle leghe finirà la stagione. Chi non lo farà, scelta loro, ma dovranno giocare le qualificazioni se vogliono partecipare alle competizioni UEFA. Dobbiamo aspettare che il comitato esecutivo della UEFA confermi le date, ma posso dire che la stagione europea sarà completata, se tutto rimane così com'è, ad agosto. Sono sicuro che potremo finire la stagione europea. I campionati nazionali sono una cosa separata e decideranno separatamente come vogliono procedere, ma come ho già detto penso che almeno l'80% finirà la stagione".

12.01 - "La Serie A non si ritira", titola l'edizione odierna de Il Messaggero. La serie A continua correre su due piste parallele. Ci sono i 'furbetti del tamponcino' che nei centri sportivi sono già in clima partitella e quelli che, come Inter e Roma, invece, in ritiro non ci vogliono proprio andare. La ripartenza, se ci sarà, resta un punto interrogativo. Come detto molti club non vogliono andare in clausura. Soprattutto ritengono il protocollo, per come scritto, inapplicabile. E poi ci sono i furbetti. Il governo li temeva tanto che nel dpcm erano state vietate le corsette nei centri sportivi. Il rumoroso scatto in avanti della Lazio ha chiaramente servito un assist per far allargare il ghigno di Spadafora.

11.46 - Arrivano anticipazioni, riportate da Corriere.it, su quelle che saranno le disposizioni presenti nel dpcm. Nella bozza, che sarà portata alle 12 in Consiglio dei ministri, è previsto che dal 3 giugno saranno nuovamente consentiti gli spostamenti tra le Regioni: "A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti sul territorio nazionale possono essere limitati solo con provvedimenti in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree".

11.44 - Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha parlato a Rainews24. Queste le sue parole: "Spero che possa essere un’estate quasi normale, mi auguro veramente che tenendo ancora un po’ duro e cercando di rispettare rigorosamente le regole e cercando di non commettere imprudenze si possa continuare ad abbassare questo indice di infezione. Noi fra le altre cose abbiamo l’indice che è tra i migliori d’Italia, siamo tra le regioni più virtuose da questo punto di vista, abbiamo come il Veneto uno 0.53 che è vicino al miglior risultato, quindi se continueremo in questa direzione e i nostri cittadini continueranno ad essere seri come si sono dimostrati fino ad oggi, sono convinto che sarà un’estate con poche limitazione nella quale potremo riacquistare giorno dopo giorno uno spazio della nostra libertà".

11.36 - Secondo quanto riporta l'edizione odierna del Corriere della Sera, oggi alle 12 ci sarà una videoconfernza tra i vertici della Lega Serie A (Dal Pino e De Siervo) e quelli della Figc (Gravina e Brunelli), a cui si aggiungeranno anche Casasco in qualità di consigliere indipendente di via Rosellini e al dottor Nanni del Bologna. L'obiettivo di questa riunione sarà quello di "trovare soluzioni praticabili nell’applicazione delle istruzioni ricevute e individuare insieme ai ministri della Salute (Speranza), dello Sport (Spadafora) e al Cts un protocollo condiviso", fa sapere la Lega di A.

11.24 - L'edizione odierna de Il Giornale titola così questa mattina: "Malagò consola la serie A. Ma i club si ribellano: così non andiamo in ritiro". Il numero uno del CONI ha dichiarato: "Al 99% la Serie A ripartirà il 13 giugno". Nelle scorse ore, però, i club si sono scagliati contro il nuovo protocollo: "Va cambiato" è l'idea di molte società (Inter, Milan, Napoli, Roma, Cagliari, Verona, Atalanta, Sampdoria e Genoa).

11.05 - Oltre al caos ripartenza continua a tenere banco anche quello relativo al pagamento dell'ultima rata dei diritti tv e in questo senso, come spiega Tuttosport, l'amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, inizierà le sue missioni con le pay tv, a partire da Sky. L'ad spiegherà che senza il saldo dell'ultima rata di maggio-giugno finora non pagata, entro sei giorni partirà un decreto ingiuntivo.

11.00 - "Ibra, tampone e quarantena finita": titola così questa mattina Repubblica che spiega che è durata pochi giorni la quarantena di Zlatan Ibrahimovic a Milanello. Lo svedese, che avrebbe dovuto rispettare 14 giorni di isolamento previsti per coloro che rientrano in Italia dall'estero, si è sottoposto a due tamponi (entrambi negativi) e con l'ok della Regione è tornato nella sua casa a Milano. 

10.46 - Nella serata di ieri è scoppiato il caos intorno alla ripartenza della Serie A e La Gazzetta dello Sport di questa mattina parla di "prova di forza" dei club nei confronti del protocollo. Nella giornata di oggi ci sarà un nuovo vertice tra la Lega, la FIGC e i Ministeri per cercare di arrivare a una soluzione sullo stesso protocollo, con le società che hanno chiesto tre modifiche importanti: niente quarantena di gruppo in caso di positività, abolizione dei ritiri e no alla responsabilità penale dei medici.

10.34 - "Il calcio in rivolta contro i ritiri: no agli allenamenti". Questo il titolo in taglio alto sulla prima pagina del Corriere della Sera in riferimento alla ripresa degli allenamenti lunedì: "Il calcio in rivolta. Giocatori e allenatori contro il ritiro, i club contro l’organizzazione del suddetto ritiro, i medici contro la responsabilità civile e penale che cadrebbe su di loro in caso di positività. Nel mirino il protocollo del Comitato tecnico scientifico, considerato troppo stringente".

10.32 - Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, è stato intervistato da Rainews: "Il Protocollo di sicurezza? Ci siamo ritrovati per analizzarlo e capire quali sono le novità. Ci sono delle criticità che hanno evidenziato i club, speriamo di trovare un modo per superarle in modo da poter ripartire. Sicuramente non avere una data certa per l'inizio della stagione genera incertezza, vorremmo avere più dati ed indicazioni. Il ritiro, vista la gestione dei casi di positività che rischia di bloccare un'intera squadra, è uno dei punti in sospeso. È un grande punto interrogativo, una positività potrebbe interrompere sul piu bello il percorso. Bisogna capire cosa fare in caso di una singola positività".

10.22 - "I dubbi sul protocollo: pressing per variare ritiri e quarantena". Questo il titolo in taglio alto sulla prima pagina del QS in edicola stamani. Ancora ci sono molti nodi da sciogliere per quanto riguarda la ripresa degli allenamenti dal 18. Il tempo stringe, alcune squadre si sono ribellate all'incertezza del protocollo e adesso si aspettano novità nelle prossime ore.

10.10 - Sembrava destinato a passare a Milanello i 14 giorni di quarantena obbligatoria per coloro che tornano in Italia dall'estero e invece ieri Zlatan Ibrahimovic ha lasciato il Centro sportivo milanista dopo che il doppio tampone a cui si è sottoposto ha dato esito negativo: il primo gli è stato fatto quando è atterrato a Milano (all'aeroporto c'erano due medici ad attenderlo), il secondo invece due giorni dopo come prevedono le procedure. Lo riferisce questa mattina La Gazzetta dello Sport. 

09.58 - Secondo il Corriere della Sera in edicola questa mattina, Milan, Inter, Napoli e Roma hanno già fatto sapere che lunedì non riprenderanno gli allenamenti collettivi, ma anche Torino, Verona, Brescia, Genoa e Sampdoria sarebbero sulla stessa posizione. Sono pronte, ma restano in attesa di novità, invece, Juve, Fiorentina e Atalanta. 

09.47 - "Rivolta contro Spadafora: 'Così non ci alleniamo!'": taglio alto della prima pagina di Tuttosport dedicato alle parole dell'Assocalciatori e dei club del massimo campionato che nella serata di ieri hanno mostrato tutto il loro disappunto verso le disposizioni del governo. "No allo stop in caso di una sola positività e serve una data ufficiale per il via, altrimenti niente ritiro", questa la presa di posizione dei club che allontana nuovamente la ripartenza del calcio.

09.23 - Il calcio è in rivolta e nel mirino finisce il protocollo del Comitato tecnico scientifico che viene considerato troppo stringente: lo riferisce questa mattina il Corriere della Sera che spiega che giocatori e allenatore sono contro il ritiro, le società sono contro l'organizzazione del ritiro, mentre i medici si sono detti contrari alla responsabilità civile e penale che cadrebbe su di loro in caso di positività. 

09.11 - "Ibra, due tamponi: isolamento finito": sulla prima pagina del Corriere dello Sport spazio oggi anche allo svedese del Milan che, dopo aver eseguito due tamponi con esiti negativi, può tornare ad allenarsi con il resto della squadra rossonera e poi andare a casa come gli altri.

08.48 - "Ritiri, è scontro". Questo il titolo con cui si apre l'odierna edizione del Corriere dello Sport in edicola stamani i riferimento alla modalità di ripresa della Serie A: "Fra tre giorni il via agli allenamenti di gruppo, mentre sale la tensione sulle nuove regole. Alcuni club, tra cui Inter, Napoli e Milan, non sono pronti ad avviare la fase della preparazione collettiva e chiedono norme meno rigide. Anche i giocatori sono sul piede di guerra. Gravina irritato prepara l'incontro con il Premier".

08.12 - La Gazzetta dello Sport oggi in edicola apre con il titolo: "La rivolta". Nel pomeriggio di ieri erano arrivate le parole del presidente del CONI Giovanni Malagò che lasciavano ben sperare: "Al 99% si riparte il 13 giugno". Ma nella serata di ieri la doccia fredda, con un comunicato della Lega che riporta le intenzioni dei club di contestare il protocollo. Dopo oltre due mesi di lockdown i calciatori rifiutano la clausura del maxi-ritiro. E inoltre i medici chiedono lo scudo penale: troppe le responsabilità addossate ai medici dei club.

*****VENERDI' 15 MAGGIO*****

18.14 - Come ogni giorno la Protezione Civile ha diramato il bollettino nazionale riguardante l'emergenza Coronavirus. Questi i dati odierni, con la differenza rispetto a 24 ore fa tra parentesi:

Attualmente positivi: 76.440 (-2.017, -2,57%)
Deceduti: 31.368 (+262, +0,8%)
Dimessi/Guariti: 115.288 (+2.747, +2,4%)
Ricoverati in Terapia Intensiva: 855 (-38, -4,3%)
Tamponi: 2.807.504 (+71.876)

Totale casi: 223.096 (+992, +0,4%)

17.40 - Questi i dati dell'emergenza Coronavirus in Lombardia delle ultime ventiquattro ore:

Tamponi effettuati: 538.243 (+14.080)

Totale positivi: 83.820 (+522)

Decessi: 15.296 (+111)

Terapia Intensiva: 297 (-10)

Ricoverati non in terapia intensiva: 4.818 (-189)

Guariti: 30.009 (+653)

15.56 - Secondo quanto riportato da Il Messaggero, dopo l'ennesimo rinvio a centrocampo da parte di Spadafora con le parole espresse in Parlamento, e dopo la votazione della Lega Calcio che ha individuato nel prossimo 13 giugno il giorno giusto per riprendere a giocare, toccherà al Premier Giuseppe Conte sciogliere ogni dubbio, l'ultima parola spetta a lui. Il Presidente del Consiglio incontrerà entro il 20 maggio, giorno del Consiglio Federale, il numero uno della FIGC Gravina e da questo incontro si capirà se la volontà di tornare in campo sarà reale oppure se è solo un bluff.

15.04 - "Positivi semplici infortunati o tutta la squadra in quarantena? È questo il punto. Abbiamo recepito una direttiva che individua un percorso di coinvolgimento generale e non quello di creare una quarantena individuale. È un tema che riguarda il Cts, non ho mai interloquito con loro, lo devono fare il governo e il ministero dello Sport. Mi dicono che è una decisione che può anche essere rivista": queste le parole a Radio Due di Giovanni Malagò, presidente del CONI, in merito alla possibile quarantena per tutta la squadra nel caso dovesse uscire un positivo dopo la ripresa del campionato. 

14.39 - Intervenuto a Radio Due, Giovanni Malagò, numero uno del CONI, ha spiegato: "In Germania hanno fatto un accordo con i calciatori se le cose non riescono a chiudersi, nel caso italiano l'obiettivo unico è quello di cominciare. È un questione culturale, questa mentalità del 'partiamo e poi vediamo' io non ce l'ho. Secondo me nella vita serve sempre avere una alternativa, per evitare di compromettere una situazione già molto complessa".

14.13 - Giancarlo Abete, ex presidente della FIGC, ha parlato a TMW Radio di come gli altri campionati possano stimolare la ripartenza anche in Itali: "Sappiamo che è un sentiero stretto rispetto a realtà di altri paesi. Attendiamo e auspichiamo che ci sia una ripresa secondo aspettative in Germania e poi anche in Spagna e tutte le altre. Il contesto internazionale potrebbe anche aiutare a una ripresa in Italia, se ripartono altri campionati può essere uno stimolo. Non credo neanche che il calcio voglia trattamenti preferenziali su tamponi o cose che lo pongano su una dimensione diversa, non è un soggetto abituato ad utilizzare risorse non proprie, si è sempre preso responsabilità economiche. La quarantena è un problema delicato, altri paesi si sono comportati in maniera diversa, ma consideriamo pure che in Germania c'è una realtà politica dove i land hanno maggior peso decisionali. Poi bisogna valutare l'aspetto dei medici del calcio: non esiste un contratto collettivo che li riguardi, in termini reali non c'è mai stato, sono dei professionisti legati ai singoli club. L'obiettivo è cogliere le situazioni negative per crescere ed organizzare il futuro in maniera tale che nessuno si trovi sovraesposto, anche se in realtà finiamo ad esserlo tutti. Io da imprenditore sono oggetto di un dibattito continuo su tutti i fronti, perché a nessuno fa piacere assumersi le responsabilità di una ripartenza in condizioni economiche traumatiche e incorrere in conseguenze penali".

13.36 - L’Assemblea di ieri della Lega Serie A è servita, oltre che a decidere la data dell’eventuale ripartenza del campionato (13 giugno), a portare avanti la discussione con le tv e i broadcaster proprietari dei diritti tv. 18 squadre su 20, spiega la Gazzetta dello Sport, hanno votato per l’ultimatum (astenuti Sassuolo e Bologna): Sky, Dazn e Img avranno ancora qualche giorno di tempo per provvedere al pagamento della rata in sospeso, la sesta, poi le società passeranno alle vie legali.

13.20 - Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha parlato così della ripresa della Serie A ai microfoni di Radio Due: "Il campionato di Serie A ripartirà il 13 giugno al 99,9%. La sfida tra alcuni medici e il CTS non la capisco. Una volta ricominciato, non so quando finirà, ci vorrebbe la palla di vetro".

13.12 - Secondo il Corriere dello Sport, poste le votazioni di ieri e l’intenzione da parte della Lega di far rispettare i pagamenti ai broadcaster, esistono alcune società che vorrebbero mantenere una linea morbida. “Sono partner storici e possono essere in difficoltà anche loro”, il ragionamento portato dal presidente della Juventus Andrea Agnelli (pur ribadendo l’obbligo contrattuale di pagamento). Col numero 1 bianconero, oltre alle due astenute Sassuolo e Bologna e al Parma, ci sarebbero anche Marotta e Scaroni rispettivamente di Inter e Milan.

12.47 - La data, pur sempre ipotetica, per la ripartenza della Serie A è stata fissata al 13 giugno. Da quel giorno al 2 agosto, deadline imposta dalla UEFA, ci saranno 8 fine settimana e 7 possibili turni infrasettimanali. Uno spazio che, spiega la Gazzetta dello Sport, regala speranze anche alla Coppa Italia. L’Assemblea di Lega ha buttato già la sua verosimile ipotesi: le due semifinali di ritorno che mancano, Juventus-Milan e Napoli-Inter, potrebbero essere giocate il 30 giugno e l’1 luglio, a quel punto resterebbe oltre 1 mese per trovare spazio alla finale di Roma. E in tal senso, la data ipotizzata dalla Lega è quella del 22 luglio.

12.32 - Le condizioni imprescindibili poste dal Cts al protocollo per la ripresa degli allenamenti hanno creato preoccupazioni e punti interrogativi, fra le 20 squadre di Serie A. In particolar modo il passaggio in cui si dispone la quarantena di 2 settimane obbligatorie per tutto il gruppo squadra in caso di un solo caso di positività. Secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, però, nel documento inviato dalla FIGC al Ministero dello Sport c’è anche un passaggio a metà fra una richiesta e una speranza. Le indicazioni riguarderebbero le prime due settimane di allenamento (quindi in linea teorica 18-31 giugno) con possibile estensione alla terza, inoltre il nuovo protocollo dice: “Successivamente, sulla base del combinato disposto alle evidenze epidemiologiche e delle misure governative che verranno adottate, potranno essere fornite linee guida aggiornate per un possibile allentamento della ‘quarantena volontaria’ in occasione dei successivi periodi di allenamento e/o ripresa delle gare”.

12.30 - Nella giornata di oggi ministro Spadafora ancora al centro del dibattito: il numero 1 dello sport italiano prenderà parte alla giunta del CONI, col lui anche il dottor Casasco del Cts. Si parlerà della ripresa di tutto lo sport italiano, ovviamente ci sarà spazio anche per il calcio. E già in giornata potrebbe arrivare anche la data dell’incontro fra il premier Conte e il mondo del calcio, FIGC in testa, per parlare più dettagliatamente della ripresa e per capire i margini di allentamento delle misure. Grande attesa, inoltre, per le prime reazioni ponderate alla ripresa degli allenamenti il 18 maggio e alle stringenti norme imposte dal protocollo redatto da FIGC e Cts del governo.

12.24 - In vista della ripartenza degli allenamenti collettivi, Milanello è praticamente pronto per accogliere la squadra rossonera e tutti coloro che saranno in ritiro con i giocatori del Milan, come per esempio cuochi e staff medico. Nel Centro sportivo di Carnago ci sono al momento a disposizione solo 37 stanze singole che verranno messe a disposizione dei giocatori e dello staff tecnico, mentre per gli altri il club di via Aldo Rossi dovrà appoggiarsi a qualche struttura esterna vicino a Milanello. La ripresa dovrebbe avvenire il 18 maggio, ma potrebbe servire qualche giorno in più per permettere al Milan di fare i test sierologici a tutti coloro che saranno in ritiro con la formazione milanista. In quel caso, gli allenamenti collettivi potrebbero iniziare al massimo un paio di giorni dopo. Lo riferisce Sky. 

12.13 - Proseguono anche questa mattina gli allenamenti individuali dei giocatori rossoneri che sono stati divisi in due gruppi: il primo ha lavorato a partire dalle 9.30, mentre il secondo ha iniziato ad allenarsi alle 11.30. Come riporta Sky, oggi nel Centro sportivo milanista sono presenti sia il direttore tecnico Paolo Maldini, sia il direttore sportivo Frederic Massara. 

11.49 - 15 società di Serie A su 20 hanno votato favorevolmente: in linea teorica, il 13 giugno può ripartire la Serie A. L’Assemblea di Lega ha dato parere favorevole alla ripartenza prima della metà di giugno sebbene i 5 club contrari (Torino, Udinese, Sassuolo, Napoli e Sampdoria) volessero aspettare almeno una settimana in più, ovvero il 20 giugno. Una riunione di 4 ore in cui sono emersi problemi e preoccupazioni per le tantissime criticità di questo periodo soprattutto legate allo stringente protocollo imposto dal Cts alla FIGC, che rischia di fermare tutto. Ma in caso di arrivo al 13 giugno senza problematiche o malaugurati stop, la Serie A ha già detto che sarà pronta a giocare le restanti 12 giornate (13, considerando i recuperi, per Inter, Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Verona, Cagliari, Torino e Parma). A riportarlo è la Gazzetta dello Sport.

10.24 - Primi risultati scientifici degli studi sull'uso del plasma iperimmune contro il Covid-19 a Houston, in Texas. Su venticinque pazienti critici, dopo un mese di terapia, c'è stato solamente un decesso. Ben venti di loro sono stati dimessi entro un mese: al settimo giorno nove pazienti presentavano un miglioramento e sette erano dimessi, al quattordicesimo 19 pazienti migliorati e 11 dimessi. Non sono stati osservati eventi avversi in seguito alla trasfusione di plasma.

10.12 - "La Serie A ci prova: si parte il 13 giugno". Questo il titolo del Corriere della Sera in apertura della sezione sportiva. Prove tecniche di ripartenza. Ma non è facile fra le preoccupazioni dei presidenti, infuriati con Sky per il mancato versamento dell’ultima rata dei diritti tv, i timori dei medici, a cui viene addossata la responsabilità di un eventuale positivo, la contrarietà dei giocatori a ritiri troppo lunghi e ora i dubbi di molti club che hanno bisogno di un hotel in esclusiva per ricreare la bolla sterile in cui mettere al sicuro la squadra. Ma nonostante tutto il calcio prova a rinascere. E fissa la data della ripartenza nel 13 giugno.

09.35 - Il quotidiano La Stampa in edicola questa mattina dedica uno spazio nel taglio alto della prima pagina al calcio con il titolo seguente: "Niente abbracci e tifosi finti. La Bundesliga parte e detta le regole". Il campionato tedesco riparte sabato e traccia la rotta per tutti. Vietati gli abbracci, mentre sugli spalti saranno presenti tifoserie finte: viaggio tra norme rigidi e surreali.

09.23 - "Lega di A: pronti per il 13 giugno. Ma non c'è ancora l'ok del governo". Questo il titolo che si legge nel taglio alto della prima pagina del quotidiano Il Messaggero in edicola questa mattia. L'assemblea delle società - si legge a pagina 25 - fissa la data di ripresa del campionato se il governo darà il via libera. Decisivo l'incontro tra il premier, Giuseppe Conte, e il presidente della FIGC, Gabriele Gravina.

09.11 - Il quotidiano Il Mattino in edicola questa mattina dedica uno spazio nel taglio alto della prima pagina alla Serie A con il titolo seguente: "Mossa della Lega: via il 13 giugno. Ma decide il governo". La Lega indica la data per la ripresa del campionato in caso di ok del governo: De Laurentiis vuole partire il 20. Sky - si legge a pagina 16 - chiede una riduzione della tranche da 233 milioni. Secca replica da parte dei club: "Rispetti i contratti e paghi".

08.37 - "La Lega: calcio d'inizio il 13 giugno". Questa il titolo che il QS dedica nella sua apertura alla ripresa del campionato di Serie A. "C'è una data ufficiale per la ripartenza - si legge - ora spetta al governo dire sì o no. Vertice decisivo Conte-Gravina". Ma alcuni gruppi di tifosi sono contrari: "No degli ultras alla ripresa", scrive il Quotidiano Sportivo. "È solo per soldi", sostengono le tifoserie organizzate.

08.25 - Il Corriere dello Sport oggi in edicola titola in prima pagina: "13 giugno, si gioca!". Sì al protocollo, via agli allenamenti - scrive il noto quotidiano sportivo della Capitale - e la Lega vota per la ripartenza. In Parlamento una maggioranza dalla parte del calcio, l'ultima parola spetta al governo. Ritiri, ecco le nuove regole. Ultimatum sui diritti tv