MN - Galliani: "Ancora oggi di notte rivedo le partite del vecchio Milan. Che goduria Manchester!"

MN - Galliani: "Ancora oggi di notte rivedo le partite del vecchio Milan. Che goduria Manchester!"MilanNews.it
lunedì 18 giugno 2018, 18:52News
di Thomas Rolfi
fonte dal palazzo della Regione Lombardia, Simone Nobilini

Adriano Galliani, dal palco del Palazzo della Regione Lombardia, ha parlato del suo Milan, a cui è dedicata la mostra inaugurata oggi: “Sono con Berlusconi dal ‘79, essendo nato a Monza e tifoso del Monza mi occupavo del Monza: dagli amici di Berlusconi ero considerato solo esperto di calcio. Iniziamo poi la trattativa per acquistare il Milan, riuscita il 20 febbraio del 1986: il Milan era in tribunale aveva due istanze di fallimento, compriamo il Milan a scatola chiusa e Berlusconi decide di mettermi ad. Farina aveva conservato buoni giocatori: Galli, Baresi, Maldini, Tassotti, abbiamo un’ossatura di giovani e una buona squadra. Il Milan di Berlusconi nasce il 1º luglio del 1987, quando scegliamo Sacchi, Gullit e Van Basten: Berlusconi ci porta al castello di Pomerio, convoca il Milan e Berlusconi ci dice che avremmo dovuto vincere il campionato per andare in Coppa dei Campioni e vincerla nell’89. I giornalisti non ci credevano: i giornalisti prima ironizzano su Berlusconi, poi lo combattono e poi vince lui. Parte questa avventura e vinciamo lo Scudetto, a Napoli, con il sorpasso.

Vinciamo poi la Champions, il buon Dio ci fa scendere la nebbia a Belgrado e arriviamo fino a Barcellona vincendo, diventando campioni del mondo contro il Medellín. Da lì comincia l’epopea che ha cambiato il calcio: prima ci riuscì l’Ajax, poi il Milan di Sacchi, poi il Barça di Guardiola. E noi siamo orgogliosi di essere una di queste tre squadre. Abbiamo avuto tre grandi periodi, tra Sacchi, Capello e Ancelotti: 31 anni irripetibili, da qui sono passati tutti i più grandi giocatori del mondo. Il merito è tutto di Silvio Berlusconi: sono orgoglioso di aver vissuto un periodo meraviglioso, ancora adesso di notte guardo le vecchie partite del Milan, mi emoziono e mi inorgoglisco. Non ci sarà mai una cosa come quella di Manchester: battere l’Inter in semifinale e la Juventus in finale… che goduria! Tornati da Manchester organizzammo una cena, con il mio dottore, e anche dopo 4-5 giorni, rivedendo il rigore di Sheva, avevo paura lo sbagliasse”.