Mura: "Nel derby dominato, la chiave è Vecino"

Mura: "Nel derby dominato, la chiave è Vecino" MilanNews.it
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lunedì 18 marzo 2019, 21:48News
di Enrico Ferrazzi

Gianni Mura, sulle colonne di Repubblica, ha commentato così la vittoria dell'Inter nel derby di ieri sera contro il Milan: "I l derby del sorpasso: non era nella logica del calcio ma nella tradizione popolare, che vuole favorito il più debole. L’Inter vince 3-2, con un gioco prima spavaldo, poi condizionato da una crescente sofferenza, man mano che calava il fiato e il Milan attaccava in modo disordinato ma pericoloso. Dall’Inter di giovedì a quella del derby c’è un abisso: sarà stata l’aria del derby o la consapevolezza che la partita valeva più dei tre punti, valeva il futuro di Spalletti e un po’ di tutti. Dentro o fuori la Champions? Dentro, se continua a giocare con questo impegno e questo cuore. Lo dice la classifica. Per l’Inter, già fuori da tre traguardi su quattro, il derby valeva come per la Juve il ritorno con l’Atletico. E come quella sera è stata decisiva una mossa dell’allenatore: Allegri aveva schierato Emre Can come difensore, Spalletti ha piazzato Vecino come centrocampista avanzato. E Vecino è alla base del dominio interista per tutto il primo tempo. Il Milan non trova la giusta contraria, è intrappolato da un pressing micidiale, che definirei gattusiano. Gli ultimi cinque gol al Milan nel derby li aveva segnati Icardi, che ieri non c’era e chissà quando ci sarà. La statistica dice che con lui in campo la percentuale di vittoria è del 50%, senza supera il 70. Il vice, Lautaro, è stato all’altezza. Bravo da subito (assist quasi dal fondo per la botta di Vecino, gran pasticcio tra Donnarumma, Bakayoko, Calabria e Romagnoli), bravo nel lottare su ogni pallone e, infine, nel realizzare il rigore.

Non chiarissimo. L’Inter ne aveva reclamato un altro, su mani di Kessié. Con Politano finisce a terra anche l’arbitro, e appena si rialza indica il dischetto, poi consulta il Var e conferma. Sempre il Var aiuta Guida, che nel finale aveva estratto il rosso diretto per Conti (brutta entrata su Lautaro). Cambia idea:solo giallo. Ma subito rosso per Spalletti che protesta. Di curioso, anche un violento bisticcio sulla panchina milanista tra Kessié, trattenuto a stento, e Biglia. Insomma, non è stato un derby povero di emozioni dall’inizio alla fine: gol di Vecino dopo 3’, salvataggio di D’Ambrosio sulla linea, tiro di Cutrone, nel quinto minuto di recupero. Non sarà ricordato solo per il record d’incasso (5,8 milioni). Poteva anche finire 3-3, ma è giusto così. Il Milan ha regalato il primo tempo e l’Inter, che l’aveva sorpreso, ne ha approfittato al massimo. Altro merito: aver segnato il 3-1 nel momento di maggior pressione del Milan, che ha rincorso per tutta la partita e corso con profitto solo per 45’, senza illuminazioni da Suso e Calhanoglu".