Seedorf a Fox Sports: "Differenza con Gattuso? La società con me non era tranquilla, ho pagato la confusione generale"

Seedorf a Fox Sports: "Differenza con Gattuso? La società con me non era tranquilla, ho pagato la confusione generale"MilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
venerdì 6 aprile 2018, 10:25News
di Antonio Vitiello

All’interno dello speciale “Seedorf 2.0”, a cura di Tommaso Turci e Roberto Magliacane, in onda stasera venerdì 6 aprile alle 23.00 su Fox Sports (canale 204 di Sky) e in replica sabato 7 aprile alle 12.30 e domenica 8 aprile alle 15.15 su Fox Sports, l’intervista integrale all’allenatore del Deportivo La Coruna Clarence Seedorf.

“Credo che la grande differenza tra me e Gattuso è che la società non era tranquilla. Ho pagato sicuramente cose esterne non legate al calcio. C’è stata una confusione generale che è andata avanti fino alla vendita della società. Dispiace perché avevo lasciato il calcio per venire ad allenare e aiutare la mia squadra in difficoltà. Abbiamo fatto bene, abbiamo fatto 35 punti ma non ci vuole solo quello. Sono contento che Gattuso abbia trovato una situazione più stabile e questo ha fatto la differenza per l’ambiente. Sarei rimasto volentieri. E’ stata una grande delusione e un grande dolore personale per non aver potuto fare un percorso più lungo ma non si può tornare indietro. Sono felice che i tifosi possano tornare ad aver un po’ di tranquillità e certezze. In questa fase qualcosa di meglio si sta vedendo in generale”.

 

La partita più brutta della tua vita? Depor-Milan 4-0

“Il match con il Deportivo. Mourinho ci deve ancora ringraziare per essere diventato un grande allenatore da quel momento perché quel Milan era incredibile. La partita che mi ha fatto più male, anche più di Instanbul, è quella col Depor. Loro me lo ricordano sempre quando entro al Riazor perché ci sono le foto dei gol che hanno fatto contro di noi quella serata. Le vedo sempre quelle immagini ogni volta che scendo sul terreno di gioco e mi fanno capire che importanza ha avuto quella partita per la gente qui. Il Milan era super e doveva fare il triplete quell’anno”.

“Cristiano Ronaldo è un mito per quello che sta facendo tutte le settimane. È un atleta esemplare. Dico la parola atleta non a caso perché è quello che fa la differenza per lui oltre alla sua mentalità e alla disciplina. Vuole sempre continuare a migliorare le proprie prestazioni mettendole a disposizione della squadra. Adesso è finalizzatore incredibile. Negli ultimi 20 metri è letale. E’ un esempio di professionalità, di atletismo, di voglia di migliorarsi che lo porta ad avere una motivazione costante. Per continuare ad essere motivato a quel livello li deve sempre cercare qualcosa e lui ha questo”.