Sportitalia, Mirabelli: "Con la proprietà di oggi CR7 sarebbe stato del Milan"

Sportitalia, Mirabelli: "Con la proprietà di oggi CR7 sarebbe stato del Milan"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 29 novembre 2018, 00:27News
di Antonio Vitiello

Le parole di Massimiliano Mirabelli, ex ds del Milan, a Sportitalia.

Su Antonio Donnarumma: "Il suo milione? Qualcosa bisogna cedere, andava tutto bene. Reina? Quando l'abbiamo preso eravamo sotto assedio, quasi sotto ricatto per il rinnovo di Gigio e abbiamo voluto tutelare il club con l'acquisto dello spagnolo".

Su Fabregas: "L'avevamo trattato anche noi, non so se lo prenderanno, ma è un grande giocatore".

Su Paquetà: "Si tratta di un giocatore di un buon talento, ma non fare un grande investimento per lui".

Su Conti: "Ragazzo straordinario e grande calciatore anche se è stato sfortunato. In quel ruolo sia Calabria sia Abate stanno facendo bene, ma Conti è unico e interpreta il ruolo in un altro modo. Biraghi? In Italia c'è carenza nel ruolo di terzino sinistro e lui ha ottime qualità. Potrà avere un futuro importante".

Su Calhanoglou e Rodriguez: "Il secondo non ti prende l'occhio, ma è perfetto per il gioco di Gattuso. Non è bello a vedersi, ma è essenziale. Il primo finora ha fatto vedere il 40% delle sue qualità, ha grandissimo talento".

Sulle squadre B: "Anche noi c'eravamo. La Juve ha fatto benissimo, è da più anni che fa scelte importanti come questa. Per giudicare bisogna vedere il contesto generale. In Italia abbiamo tre serie professionistiche e per me le squadre B sarebbero state un'innovazione positiva e salvifica per la Serie C e per la crescita dei giovani. Che aiuto danno al sistema calcio le squadre di Lega Pro? Chiedono giocatori in prestito alle squadre di Serie A e B e non costruiscono nulla, non danno alcun contributo. Le squadre storiche, legate al territorio, dovranno inventarsi il modo per trovare i talenti del territorio da lanciare e in questo modo produrranno qualcosa per tutto il movimento. Si doveva fare una battaglia per favorire le seconde squadre, magari cambiando le regole attuali. Ai tempi c'era da partire e bisognava farlo per poi correggere in corso d'opera le cose che non andavano. Le categorie inferiori devono essere un vivaio e bisogna superare il fatto che i giovani spesso giochino non per merito, ma solo per permettere alle società di incassare denari freschi e utili".

Sul Milan in Champions: "Spero e credo di sì".

Su Cristiano Ronaldo: "Era un'operazione che ci era venuta in mente e sottotraccia ne parlammo con Jorge Mendes. Sapevamo che poteva avere problemi al Real. Parlammo anche di ingaggio e facemmo tutto, ma poi la proprietà cinese bloccò tutto perché non era sostenibile. Con la proprietà di oggi CR7 sarebbe stato rossonero".