TMW - Chi è Hauge, il norvegese che ha colpito il Milan

TMW - Chi è Hauge, il norvegese che ha colpito il MilanMilanNews.it
lunedì 28 settembre 2020, 17:48News
di Redazione MilanNews
fonte di Ivan Cardia per tuttomercatoweb.com

19 marzo 1996, Bordeaux-Milan finisce 3-0. I francesi rimontano il 2-0 dell'andata, i rossoneri di fabio Capello vanno fuori dalla Coppe UEFA. Decide, soprattutto, Christophe Dugarry, attaccante classe '72 che fa colpo sui giustiziati e viene acquistato dal Milan nel successivo mercato. Col Diavolo gioca 21 partite e segna 5 gol, poi saluta direzione Barcellona per un'altra fugace apparizione prima di tornare in patria.

20 settembre 2001, Bate Borisov-Milan finisce 2-0. Al ritorno, il risultato sarà ancora più largo, 4-0 per i rossoneri. I bielorussi non segnano, come non segna la loro stella, che però convince. Si chiama Vitali Kutuzov e diventa rossonero, di fatto, nell'intervallo della sfida. Al Milan gioca due partite nella stagione successiva. Poi poi va allo Sporting, torna in italia, vive i suoi anni migliori al Bari ma il Diavolo resta quasi un miraggio nella sua carriera.

I colpi di fulmine, in casa Milan, non sono quindi una novità. Questi sono i due casi più eclatanti, in una storia di affari da chiudere al volo che potrebbe presto vedere qualcun altro scrivere un nuovo capitolo. Stiamo parlando di Jens Petter Hauge, che si augura di avere migliori fortune in rossonero e ha già fatto capire di volersi trasferire a tutti i costi a Milanello.

Classe 1999, Hauge ha colpito i rossoneri nel preliminare di Europa League con la maglia del Bodø/Glimt, di cui è da anni uno dei prospetti più interessanti. Considerato sin da giovanissimo come un wonderkid, gioca nel massimo campionato norvegese dal lontano 2016, quando doveva ancora compiere 17 anni. Destro di piede, gioca prevalentemente sulla fascia sinistra. Oscurato fino a un anno fa da Amor Layouni, svedese poi ceduto agli egiziani del Pyramids, ha trovato sempre più spazio nella stagione 2019 della Eliteserien, il massimo campionato norvegese, chiusa con 7 gol in 28 presenze. Nella stagione iniziata a giugno, sembra essere definitivamente esploso: 14 gol in 17 presenze finora, con 9 assist. Numeri da fuoriclasse, in un panorama nazionale che effettivamente inizia a stargli stretto.

I punti di forza: la familiarità col gol, e visti questi numeri è anche abbastanza banale dirlo. In questo momento, forse per la superiorità rispetto al contesto, sta decisamente overperformando, se si considera che gli xG sono 10,14. Quattro in meno delle reti effettivamente segnate. Forte anche fisicamente (sfiora i 185 centimetri), ha nelle qualità in fase di non possesso un altro pregio: in questa stagione ha infatti vinto il 60% dei duelli difensivi, una percentuale decisamente alta per un giocatore nel suo ruolo. Sta inoltre decisamente migliorando nella capacità di assistere i compagni con i traversoni: se fino all'anno scorso si assestava su un 20% di cross andati a buon fine, quest'anno ha alzato decisamente i giri, arrivando a una percentuale di riuscità del 40%. Pronto per il grande salto.