TMW - Dall'inquietudine viola al mal di schiena: l'annus horribilis di Kalinic

TMW - Dall'inquietudine viola al mal di schiena: l'annus horribilis di KalinicMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 18 giugno 2018, 18:47News
di Matteo Calcagni
fonte di Pietro Lazzerini per Tuttomercatoweb.com

Giusto un anno fa, di questi tempi, Nikola Kalinic veniva considerato come uno degli attaccanti più forti della Serie A. Anche uno dei giocatori più richiesti, con la Fiorentina che sfogliava la margherita in cerca di milioni e di una soluzione ottimale per evitare i mal di pancia di un'intera tifoseria. Il croato, passò un'estate lontano da Firenze, alla ricerca della giusta strategia per forzare la mano e vestire la maglia che, a suo dire, sognava fin da bambino. Il culmine di una situazione al limite della fantascienza calcistica, si registrò poco dopo Ferragosto, quando dopo un ritiro passato a Moena tra arrivi in ritardo e fughe serali, il giocatore presentò un certificato medico per evitare di allenarsi con il resto della squadra perché "emotivamente inquieto".

Con questo ultimo colpo di genio, alla fine si arrivò alla cessione per una cifra intorno ai 25 milioni di euro, che il Milan finirà di versare nei prossimi giorni. Un sogno che si avvera ma che presto si trasforma in incubo. L'estate passata a passeggio in giro per l'Europa per evitare di tornare a vestire la maglia viola, ha compromesso la sua preparazione e prima con Montella e dopo con Gattuso, il suo ruolo si trasforma da punta di diamante a panchinaro di lusso con Cutrone promosso a titolare perché più in forma e sicuramente più on fire rispetto al compagno di squadra.

Nonostante questa stagione di stenti però, il ct Dalic lo ha voluto comunque convocare per il Mondiale in Russia, ovviamente considerandolo come una riserva piuttosto che come titolare come ai tempi in cui vestiva la maglia della Fiorentina. Una condizione che però non piace per niente a Nikola, che per farlo capire a tutti, si è rifiutato di scendere in campo nei minuti finali della sfida contro la Nigeria (vinta dai croati per 2-0) accusando dolori alla schiena che però non aveva avvertito né in ritiro né tantomeno nel riscaldamento. Un comportamento che ha spinto un intero paese all'indignazione e soprattutto che ha mandato su tutte le furie il commissario tecnico. La soluzione successiva non ha previsto mediazione alcuna: espulsione dal ritiro e bye bye Mondiale.

Il coronamento perfetto di una parabola discendente che lo ha trasformato da oggetto del desiderio di mezza Europa a presenza ingombrante da allontanare senza mezzi termini. Un annus horribilis che ancora non si è concluso. Infatti, adesso l'attaccante dovrà cercarsi una nuova squadra, perché considerato esubero anche dal tanto amato Milan. Il Siviglia è sulle sue tracce, ma siamo sicuri che questo ennesimo comportamento strategico andato a male, non cambierà le idee del club andaluso? Ai posteri l'ardua sentenza.