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C. Raimondi: "Il Milan è la vera anti-Juve. Contro l'Atalanta mi aspetto una squadra determinata. Higuain più maturo rispetto agli anni di Napoli"

ESCLUSIVA MN - C. Raimondi: "Il Milan è la vera anti-Juve. Contro l'Atalanta mi aspetto una squadra determinata. Higuain più maturo rispetto agli anni di Napoli"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 23 settembre 2018, 15:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte Intervista di Thomas Rolfi

Archiviato con un successo l’esordio in Europa League contro il Dudelange, il Milan torna a concentrarsi sulla Serie A, dove questa sera affronterà l’Atalanta. Per parlare del match contro la formazione nerazzurra e dei temi d’attualità in casa rossonera, la redazione di MilanNews.it ha intervistato il giornalista Claudio Raimondi.

Dopo la prestazione contro il Dudelange, che partita si aspetta dal Milan contro l’Atalanta? “Voglio vedere la gara perfetta e credo la voglia vedere anche Gattuso, nel senso che ormai il tempo degli aggiustamenti, degli errori, delle partenze sbagliate o dei secondi tempi da rivedere è terminato. L’aspetto psicologico dovrebbe aver fatto capire a tutti quanti che ora è il caso di dare una risposta tipo la partita in casa contro la Roma. Credo che a San Siro, il Milan riesca a recepire il fattore campo e si senta più sicuro. Questo l’ho notato con la Roma e credo che contro l’Atalanta vedremo una squadra determinata”

Cosa ne pensa delle parole di Gattuso relative alla collocazione tattica di Higuain? “Mi sembra che nell’idea di Gattuso ci sia un mix tra l’Higuain terminator del Napoli che riceveva solo tagli dagli esterni a quello molto di sponda in versione Juventus. Forse è più maturo e Gattuso ha capito che serve sfruttare la sua personalità, vuole il dialogo e che l’azione sia costruita. Higuain va in dietro proprio per dare un contributo in fase di costruzione e non solo di finalizzazione. Definirei Higuain il più forte al mondo, come ha fatto Gattuso, perché mi sembra diverso anche in grado di sacrificarsi, rispetto agli anni di Napoli, più maturo”

Al Milan manca ad oggi una terza punta, oltre Higuain e Cutrone. Secondo lei nella sessione invernale di mercato la squadra rossonera potrebbe muoversi in questo senso? “Secondo me sì. Alla fine dipenderà da come si troverà in classifica il Milan ma se ci sarà da fare uno step, se sarà in corsa per l’Europa League, se sarà in scia del terzo o quarto posto, è quasi doveroso. Altrimenti si rischierebbe di compromettere una stagione. Sono stati i vincoli del financial fair play a bloccare questa ipotesi. Se Higuian dovesse fermarsi, al momento, la coperta è corta. Magari, si può anche fare spazio cedendo un centrocampista. Probabilmente arriverà un profilo più duttile e gestibile, ma un’alternativa in attacco”

Dove pensa che possa arrivare il Milan? “Per me il Milan è la vera anti-Juventus. Non mi nascondo. Ora il progetto rossonero è molto complesso ma va aspettato. In questo momento è la squadra che per media di età, per talento, per esperienza, vedi Reina e Higuain ma anche giocatori che sono l’ossatura di base della Nazionale, credo che sia la vera anti-Juve a lungo termine. Serve aspettarlo ma tra tutte uscirà. Ci sono enormi margini di miglioramento e ancora non ha espresso tutte le proprie potenzialità. Quando verranno contenuti tutti gli errori e gli scivoloni credo che possiamo attenderci un Milan diverso, ora è in fase di assemblaggio ma ho fiducia”

A breve termine, invece, a cosa può ambire la squadra di Gattuso? “Secondo me la Champions League è alla portata. Ho fatto diverse trasferte in Spagna, e posso portare l’esempio dell’Atletico Madrid che era praticamente defunto, e non è il caso del Milan, però dall’Europa League, come anche il Siviglia, è rinato. Riassumendo, il Milan può ambire al quarto posto, anche al terzo magari, e la conquista dell’Europa League, snobbato da tanti club, porta prestigio. Credo che il Milan debba puntare a stare tra le grandi del calcio, anche per ragioni finanziarie e lo abbiamo capito con Gazidis, ma qualificazione in Champions League con qualche trofeo. L’Europa League sarebbe il trofeo perfetto per rinascere anche dal punto di vista di brand internazionale. Io punterei forte sull’Europa League fossi nel Milan”.