esclusiva mn

Collovati: "Piatek si è sbloccato e si vede. Paquetà incognita"

ESCLUSIVA MN - Collovati: "Piatek si è sbloccato e si vede. Paquetà incognita"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
lunedì 16 settembre 2019, 21:00ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Pesante vittoria del Milan a Verona grazie ad una rete di Piatek dal dischetto. Per parlarne, la redazione di MilanNews.it ha contattato Fulvio Collovati, doppio ex di Milan e Inter. Con l'ex difensore rossonero abbiamo parlato anche di alcuni singoli come Paquetà e lo stesso attaccante polacco, ma anche dell'imminente derby di sabato prossimo.

Giampaolo deve guardare maggiormente il bicchiere mezzo pieno (6 punti in 2 partite) o il bicchiere mezzo vuoto (il gioco che latita)?
"L'allenatore sa perfettamente che c'è ancora molto da lavorare e che il Milan è un cantiere aperto. Se, però, hai fatto 6 punti in 3 partite c'è comunque fiducia. Il gioco stenta ancora a svilupparsi e la squadra fa fatica a creare azioni da gol, però parti da un bagaglio di 6 punti in classifica che danno morale all'ambiente. E' chiaro che ci vuole una svolta e la svolta può arrivare in una partita importante, non come quella contro il Verona".

A Verona, seppur su rigore, si è sbloccato Piatek. Quanto è importante per un attaccante riuscire a segnare dopo tanto tempo?
"Il fatto che abbia raddoppiato dopo pochi minuti, anche se il gol è stato annullato per un nulla, non è un caso. L'attaccante cerca e vive per il gol. Appena ha fatto gol, anche su rigore, aveva segnato il secondo, perchè è andato a cercarlo con la cattiveria e la convinzione massima. Quando l'attaccante prova a segnare e non riesce a sbloccarsi il gol sembra lontanissimo. Quando, invece, riesci a segnare, tutto diventa più facile".

Oltre a Piatek, un altro aspetto positivo è la solidità della fase difensiva, che ha subito un solo gol da inizio campionato.
"Vero. Attenzione, però. La fase difensiva del Milan si è ritrovata contro un Verona in 10 per 70 minuti. Un conto è affrontare il Verona, con tutto il rispetto, un conto è affrontare Lukaku. La solidità la devi dimostrare contro l'Inter. In questo momento, comunque, di positivo c'è questo, la difesa sembra aver trovato un'alchimia particolare, anche favorita dal fatto che giochino sempre gli stessi".

Che giudizio dà di Paquetà, ieri provato dall'inizio in posizione più avanzata?
"Paquetà è un punto interrogativo. Lo dicevo anche 2-3 mesi fa. Prima si diceva che non giocasse nel proprio ruolo, ora sta giocando nella posizione in cui vorrebbe. Il Milan ha investito tanto su questo calciatore, per cui deve dimostrare di essere adatto al calcio italiano. Il Milan non può più aspettare".

E' un derby che arriva troppo presto per il Milan?
"Questi discorsi si potevano fare qualche anno fa. Adesso nelle primissime giornate di campionato ti può già capitare un big match. Devi essere in palla subito e non c'è tempo. Per quello dicevo prima che aver fatto 6 punti è importante, pur al netto di avversari non irresistibili sulla carta. Se il Milan avesse fatto meno punti sarebbero potuti subentrare il malumore e il pessimismo. La partita contro l'Inter, che è la squadra che sta meglio rispetto a tutte le altre, è un bene che arrivi subito per il Milan, perchè almeno si può misurare contro una grande e capisce il proprio livello".

L'impressione è che l'Inter arrivi al derby da favorita, perchè il Milan dovrebbe essere fiduciosa di far male alla squadra di Conte?
"Senza tanti giri di parole, l'Inter è favorita rispetto al Milan. I nerazzurri hanno meno problemi di formazione, mentre Giampaolo sta ancora cercando la squadra. Conte ha solo l'imbarazzo della scelta e sta meglio dei rossoneri. Poi, dopo, dipende sempre da come lo affronti. Lo spirito giusto è essere umili, ma non convinti di aver già perso, perchè se no è matematico che esci sconfitto. Le partite non sono mai scontate prima di scendere in campo, nonostante lo stato di forma delle due squadre".