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Ielpo: "Ibra serve al Milan. Crisi? Sono tutti responsabili"

ESCLUSIVA MN - Ielpo: "Ibra serve al Milan. Crisi? Sono tutti responsabili"MilanNews.it
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venerdì 15 novembre 2019, 14:30ESCLUSIVE MN
di Gianluigi Torre

La redazione di Milannews.it ha contattato in esclusiva Mario Ielpo, ex portiere rossonero. Con lui abbiamo parlato della prestazione del Milan contro la Juventus, del lavoro di Pioli, della crisi di Piatek e del possibile ritorno di Ibra al Milan. Ecco le sue parole: 

Negli ultimi giorni ci sono state tante voci su un possibile ritorno di Ibrahimovic al Milan. Potrebbe essere l’uomo giusto per il mercato di gennaio?

“Serve al Milan solo se è ancora un giocatore integro, che è quello che si è visto da lontano”.

La squadra di Pioli fa tantissima fatica a segnare, soprattutto Piatek. Come può uscire l’attaccante polacco da questa crisi?

“Insistendo e segnando. Quando si va in crisi mentale bisogna trovare la forma fisica, cosa che mi sembra stia ritrovando: lo vedo molto meglio rispetto all’inizio di stagione dove addirittura sembrava lento. Anche con la fiducia scaccerà via le incertezze che portano a questa crisi di gol”.

Contro la Juve un’ottima prestazione dei rossoneri non ha evitato la sconfitta. Sta notando dei miglioramenti rispetto alla squadra allenata da Giampaolo?

“Un’aggressività maggiore e allo stesso tempo una maggiore libertà ai giocatori di esprimersi con le proprie caratteristiche. Ha dato anche un gioco più spontaneo e naturale. Con Giampaolo sembravano tutti seguire un copione. Visto da fuori ora è più piacevole”.

Brutta classifica per i rossoneri. Possono ancora credere nel quarto posto?

“Non credo sia possibile. Non per la classifica, però non mi sembra che i valori della squadra aiutino a raggiungere il quarto posto, soprattutto quando parti da un handicap".

Chi sono i responsabili di questa crisi?

“Tutto l’insieme. È una serie di cose che parte da lontano. La squadra è figlia di tre proprietà diverse. Dopo di che c’è il FPF, poi ci sono stati tantissimi cambi. Ogni volta si parte da zero, quindi non riesco a trovare un solo responsabile. Basti vedere il Cagliari: qualche anno fa Giulini l’ha comprato e i primi risultati si stanno vedendo solo ora, passando anche da una retrocessione vicina”.