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Longhi: "Milan poco fisico, ecco perchè fatica con le big. Paquetà dietro la punta in un 4-3-2-1. Suso? Se Gattuso lo schiera..."

ESCLUSIVA MN - Longhi: "Milan poco fisico, ecco perchè fatica con le big. Paquetà dietro la punta in un 4-3-2-1. Suso? Se Gattuso lo schiera..."MilanNews.it
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 20 marzo 2019, 14:30ESCLUSIVE MN
di Enrico Ferrazzi

Per commentare il momento del Milan, la redazione di Milannews.it ha contattato in esclusiva Bruno Longhi, noto giornalista, con il quale abbiamo parlato della sconfitta dei rossoneri nel derby, della lite Kessie-Biglia, della posizione in campo di Paquetà e del momento di Suso. Ecco le sue parole:

Sig. Longhi, partiamo dal derby di domenica sera: secondo lei sono stati più i demeriti del Milan o i meriti dell'Inter?
"L'Inter ha giocato un ottimo primo tempo, mentre il Milan ha giocato un pessimo primo tempo. Poi nella ripresa la partita è stata più equilibrata, con l'Inter che in vantaggio ha lasciato campo ai rossoneri per poi provare a colpirli in ripartenza. Secondo me domenica sera si è visto che, dal punto di vista fisico e atletico, l'Inter ha qualcosa in più del Milan. Prima del match, pensavo che il Milan potesse giocare meglio dal punto di vista tecnico e che l'Inter avrebbe potuto avere di più dal punto di vista fisico. I giocatori dell'Inter sono più forti fisicamente di quelli del Milan. Tra i rossoneri quello più forte è Bakayoko, che guarda caso è stato il migliore in campo tra i giocatori di Gattuso. Questo perchè è stata una partita giocata sulla forza. Il Milan è una squadra che gioca bene a calcio, ma ha ancora il difetto di avere pochi giocatori di forza e potenza".

Lei pensa che questa sconfitta possa avere delle conseguenze, soprattutto dal punto di vista psicologico, per il Milan?
"Le sconfitte, a volte, ti deprimono, mentre altre volte portano ad una reazione. Prendiamo l'Inter: è stato eliminato dall'Europa League qualche giorno prima e poi ha vinto il derby. Non c'è mai lo stesso effetto dopo la causa. Il Milan ha le potenzialità per fare bene, anche se si è visto che contro le big gli manca qualcosa da punto di vista fisico. Il Milan deve rinforzarsi fisicamente. I rossoneri arrivavano comunque da dieci risultati utili di fila, quindi anche se hanno perso il derby non credo che andranno in campo nel prossimo match con la paura di perdere. E' stato un incidente di percorso, il Milan rimane la squadra che era prima del derby".

Oltre alla sconfitta, c'è stata poi anche la lite in panchina tra Kessie e Biglia. Lei che idea si è fatto su questa vicenda?
"Gattuso, nonostante sembrasse un indemoniato quando faceva il calciatore, ha dimostrato grande equilibrio e saggezza, cioè due qualità indispensabili per essere l'allenatore di una grande squadra come il Milan".

In queste settimane, si discute molto sulla posizione di Paquetà. Anche lei vorrebbe vederlo più vicino a Piatek?
"Dal punto di vista tecnico ha un ottimo sinistro, mentre da quello della corsa lo vedo un po' in affanno. Paquetà lo vedrei bene, in un albero di Natale, come uno dei due alle spalle di Piatek. Va detto comunque che il brasiliano sta giocando da tanto tempo, non si è praticamente mai fermato, quindi sta probabilmente pagando anche questo calo fisico. L'altro giocatore che dovrebbe essere schierato alle spalle di Piatek in questo 4-3-2-1 sarebbe Suso, sempre che Suso torni ad essere quello che tutti che conosciamo e non quello che non si è praticamente mai visto nel derby".

A proposito di Suso, secondo lei fa bene Gattuso a continuare a schierarlo oppure sarebbe meglio puntare su un giocatore più in forma come Castillejo?
"In questo momento Castillejo ha più corsa, ma il vero Suso ha più colpi di lui. Se Gattuso lo continua a schierare da titolare è perchè in allenamento lo vede in grado di giocare e di fare bene. Non penso che Rino metta in campo un giocatore che non gli può dare delle garanzie".