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Plastino: "Il problema del Milan è psicologico: manca Ibra. Zaniolo? Potrebbe non essere finita"

ESCLUSIVA MN - Plastino: "Il problema del Milan è psicologico: manca Ibra. Zaniolo? Potrebbe non essere finita"MilanNews.it
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venerdì 27 gennaio 2023, 16:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva il giornalista Michele Plastino, tra le altre cose direttore di Radio Sportiva. Queste le parole di Plastino sul momento del Milan, le sue cause e anche una battuta sull'affare Zaniolo che oggi sembra sfumato. Le dichiarazioni complete:

Il Milan è ormai ufficialmente in crisi: ti aspettavi una partita come quella contro la Lazio dopo un inizio di 2023 quasi choc?

Non me l'aspettavo, sinceramente. Però quando inizia la partita mi rendo conto perché credo che Pioli debba lavorare su quello che è il suo forte e che è stato il suo forte: una coesione di gruppo. Gli approcci così alla gara sono terribili. Sembrava come se la squadra fosse rimasta negli spogliatoi. Il problema è psicologico ed è per questo che malgrado le tante critiche sono sorpreso ma allo stesso tempo fiducioso perché Pioli è quello che sa fare meglio, lavorare sulla testa. Adesso si scopre se Pioli ha ancora in pugno la squadra non tanto con un risultato ma per quello che vedremo: c'è bisogno ancora di quella coesione di squadra.

Le cause di questo momento negativo sembrano essere tante. Partiamo dal mercato estivo: quanto ha inciso?

Credo poco. Ovviamente il tifoso vuole avere sempre un rinforzo con qualche nome eccellente. Ma bisogna considerare che la grande mossa del Milan era stata quella dia vere coesione di squadra e unità di intenti. A volte non acquistare è meglio non acquistare se poi acquisti qualcuno che destabilizza. 

De Ketelaere ancora non si è acceso: giudizio in generale e dove lo vedresti meglio in campo.

A me il giocatore piace, capisco l'acquisto: non è uno qualsiasi. Ha deluso e non so perché, forse perchè si è trovato nel momento sbagliato di questo Milan. Non credo però che sia lui ad aver destabilizzato l'ambiente ma più l'ambiente che ha destabilizzato lui. Evidentemente lui non riesce a inserirsi. Un giocatore come lui più lo faccio giocare avanti e meglio è.

Il Mondiale. Giroud e Theo sono tornati spompati: cosa serve per ritrovarli?

Non penso sia una questione di gamba. Il Mondiale in realtà è stato importante da un punto di vista mentale. Chi vince si porta una grande carica, chi non vince si porta le scorie della fatica. Theo e Giroud erano un po' a metà strada perché avevano quasi vinto e credo che la delusione diventi grossa quando perdi alla fine. Ma continuo a dire che il problema è mentale e non fisico.

Infortunati: chi manca di più tra Maignan e Ibra?

Non ho dubbi su quanto sia importante il ruolo del portiere. Ma la mancanza maggiore è Ibra. Al di là del contributo tecnico io credo che il fatto che lui stesse in campo, stesse in panchina fosse il grande anello di congiunzione tra allenatore e squadra. Pioli molto intelligentemente lo aveva usato così. Mai come questa volta me ne sono accorto.

Cosa ne pensi di tutta la questione Zaniolo-Milan?

Rischio dicendo che per me la vicenda non è ancora definitivamente conclusa. Zaniolo è un giocatore molto forte tecnicamente ma manca di continuità, equilibrio, al di là degli infortuni. La mia preoccupazione è che nonostante la sua esplosione iniziale con Mancini non sia riuscito ad affermarsi neanche con Mourinho. Poi non è stato molto bravo a livello comunicativo: far capire che vuoi andare via vuol dire per prima cosa deprezzarti, perché anche il Milan sapeva che voleva andare e dunque offre qualcosa in meno. La società chiaramente si avvelena e se poi il giocatore rimane immaginiamoci quale può essere la reazione dei tifosi.

Il Milan non vince da 5 partite, striscia negativa con Pioli, ci saranno Sassuolo e Inter in successione: che Milan ti aspetti e dove deve migliorare?

Quello che sarà nessuno lo sa. Sicuramente immagino quello che dirà Pioli: dirà alla squadra di fargli vedere se ci tengono a lui, di fargli capire che la squadra è con lui, sennò è facile poi dire che la squadra non segue più l'allenatore. Queste sono partite decisive: battere il Sassuolo per il Milan dovrebbe essere la norma, quella che diventa importante è quella dopo.

Intervista di Francesco Finulli