Pagelle - Tata evita un passivo ampio. Theo è preoccupante. Kjaer in crisi su Lautaro

Pagelle - Tata evita un passivo ampio. Theo è preoccupante. Kjaer in crisi su Lautaro
domenica 5 febbraio 2023, 22:52Pagelle
di Pietro Mazzara

Queste le pagelle di Inter-Milan:

Tatarusanu 6.5: quando il più discusso diventa il migliore in campo, c’è qualcosa che non torna. Fa tre parate fortissime, due su Lautaro Martinez e una su Lukaku più qualche intervento qua e là su palle inattive calciate forti verso la sua porta. Sul gol non può fare oggettivamente nulla. Ma se oggi il Milan ha perso non è certo per colpa sua.

Kalulu 5.5: abituato a dover pressare in avanti, si trova a dover giocare schiacciato e a dover fare il braccetto difensivo. Va oggettivamente in difficoltà quando l’Inter apre il campo e deve spendere il giallo su Lautaro, che gli condiziona la partita.

Kjaer 5: buca la marcatura su gol di Lautaro Martinez dove è il colpevole visivo dell’episodio della partita. Ma il Toro gli scappa almeno altre due volte andando vicino al gol. (dall’85’ Rebic sv)

Gabbia 5.5: compito complicato nella difesa a tre, dove deve giocare anche “scoperto”, visto che Theo Hernandez è una sorta di ectoplasma in fase di aiuto. Ammonito da Massa senza senso. (dal 70’ Thiaw 6: buon impatto fisico, specie su Lukaku).

Calabria 5.5: l’atteggiamento iper difensivo lo costringe e schiacciarsi tanto su Dimarco e finché gli rimane attaccato, gli concede poco. È quando l’Inter riesce ad aprire il campo che soffre. È tra i sacrificati sul tavolo dei cambi di Pioli. (dal 55’ Saelemaekers 5.5: nel tentativo di ridisegnare la squadra, Pioli lo mette dentro per Calabria. Correre, corre. Il resto è poca roba)

Messias 5: provato a lungo nel suo vecchio ruolo di quando giocava a Crotone, deve fare filtro su Mkhytarian, ma non ci riesce granché. Subisce il tema tattico del primo tempo del Milan e il ritmo martellante dell’Inter in mezzo. (dal 46’ Brahim Diaz 5.5: porta sicuramente un po’ più di brio in mezzo e il fatto di spingere il pallone in avanti. Ma dentro l’apatia globale, anche il suo tentativo di mettere frizzantezza risulta sgasato).

Tonali 6: primo tempo in bombola totale, con l’elmetto in testa e quel senso di impotenza che lo pervade nel fare le cose, anche perché nessuno attacca la profondità. Meglio nel secondo tempo e, in generale, è uno dei pochi che raggiunge una prestazione decente.

Krunic 6: c’è da soffrire e soffre. Menare e mena. Con la squadra sotto i 30 metri difensivi, non gli si può chiedere altro. Meglio nel secondo tempo quando tutto il Milan si alza.

Theo Hernandez 4.5: è in una condizione psico-fisica drammatica. Sbaglia qualsiasi cosa, dalla più semplice alla più complicata. Non è un valore aggiunto, soffre maledettamente Darmian e la fotografia del suo momento è la punizione che recapita direttamente al bibitaro del primo anello blu.

Origi 5: la scelta del 3-5-2, di fatto, non è che lo aiuti più di tanto perché si trova a fare il primo mediano in fase di non possesso, perendo di ogni efficacia quando nella testa milanista si prova a mettere le coordinate offensive. Dieci minuti vuoti nel primo tempo per lasciare spazio Leao.  (dal 55’ Leao 5.5: entra con la modalità a mezzo servizio. Conduce l’azione principale del secondo tempo che mette in porta, potenzialmente, Giroud. Ma poi non si vede più).

Giroud 4: buttato al macello nel primo tempo, dove non becca un canale per l’atteggiamento provinciale della squadra. Nel secondo tempo, invece, ha la palla d’oro per il pareggio, ma sbaglia clamorosamente lo stop.

All. Pioli 5: il primo tempo è totalmente regalato all’Inter. Ok giocare a specchio, ma non ci si può consegnare così malamente all’avversario. È stato come uno sparring partner e poi, dai e dai, il gol lo prendi sulla solita disattenzione su calcio d’angolo. Nel secondo tempo alza il baricentro e il Milan dà piccoli segnali di risveglio. Ma è troppo poco.