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Sheva: "Un giorno voglio tornare al Milan come allenatore. Gol alla Juve? Volevo tirare"

LIVE MN - Sheva: "Un giorno voglio tornare al Milan come allenatore. Gol alla Juve? Volevo tirare"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 13 maggio 2020, 14:48Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Andriy Shevchenko, indimenticato campione rossonero, interverrà tra poco in diretta su Instagram con Carlo Pellegatti. Grazie al nostro live testuale, la redazione di Milannews.it vi riporterà in diretta tutte le dichiarazioni dell'ex attaccante rossonero. 

Sul rigore di Manchester: "Ho pensato di tutti in quei 30 metri. Ho visto un video qualche giorno fa del rigore visto da dietro, si vedono tutti i miei compagni in attesa del mio rigore. Prima di prendere la palla mi dicevo di non cambiare decisione, volevo aspettare la mossa di Buffon e così ho fatto. Ero deciso di fare così e così ho fatto. Aspettavo il fischio dell'arbitro, non avevo sentito il fischio, c'era tanto rumore allo stadio, ma dentro alla mia testa ero pronto".

Sul derby del 6-0: "Avevo grande rispetto per Cesare Maldini. In quel momento non stavamo andando molto bene, ma ci sentivamo bene in quella partita. Abbiamo capito fin da subito la sua filosofia e ci siano uniti intorno a lui. Era un derby importante per tutti, ma soprattutto per lui. Con Cesare ho creato un grande rapporto".

Sui compagni di squadra: "Il mio Milan aveva tanti grandi giocatori. Siamo cresciuti tanto insieme, abbiamo regalato tante belle emozioni ai tifosi. Ho tanti bei ricordi. C'erano tanti uomini di onore".

Su Galliani: "Con Galliani ho un grande rapporto, mi manda spesso dei messaggi con dei vecchi video".

Su Lobanovskyi e Ancelotti: "Sono i due allenatore che mi hanno dato di più nel calcio. Con Lobanovskyi ho imparato la cultura del lavoro, mi ha insegnato tanto. La nostra generazione ha imparato tanto da lui. Quando ho vinto la Champions con il Milan ho portato la coppa sotto il suo monumento, lui aveva sempre sognato di vincere quel trofeo. Ancelotti è l'allenatore con cui ho vinto di più, è un tecnico che sa costruire ottimi rapporti con i giocatori. Lui ha creato un'atmosfera incredibile nella squadra, anche grazie a Galliani che con Berlusconi ha costruito un grande Milan".

Sul gol alla Juventus in pallonetto: "Volevo tirare. Discorso chiuso".

Sulla parata di Dudek a Istanbul: "Mi fa impazzire ancora quella parata. Sul rigore ho sbagliato io, ma non capisco ancora come ha fatto a non entrare quella palla. Non voglio nemmeno più vederla quella parata".

Sul gol più bello: "Ne ho fatti tanti di belli, ma quelli che contano sono quelli che ti fanno entrare nella storia. Penso per esempio a quello contro l'Inter in semifinale di Champions del 2003 o quello di testa in Supercoppa europea contro il Porta a Monaco".

Sul gol all'Inter nel 2005: "E' stato uno dei più belli. Poi l'ho fatto in un derby che è una partita che si sente molto. Quell'Inter aveva grandi giocatori".

Sugli ex compagni: "Costacurta, Albertini e Ambrosini sono quelli che mi sono stati più vicini all'inizio. Anche con Paolo Maldini ho costruito un bel rapporto".

Sul Milan attuale: "In questo momento la cosa più importante è cercare di finire al meglio questa stagione. Devono dare tutti il massimo per finire bene la stagione. Poi si vedrà cosa succederà dopo e che futuro avrà il Milan".

Su un futuro da allenatore del Milan: "Un giorno voglio tornare al Milan come allenatore. Il Milan sempre nel mio cuore, ho un grande affetto per i suoi tifosi. Vediamo quando e se succederà, ma uno dei miei obiettivi è tornare in rossonero come allenatore. Io però adesso penso solo all'Ucraina, sono concentrato solo sulla nazionale".

Su un consiglio che darebbe al Milan: "Io dico ai giocatori di dare sempre il massimo in allenamento e in partita. Così avranno il rispetto dei tifosi".

- Finisce così la diretta.