Maldini: "Il Milan va al di là del tifo e del lavoro, è estrema passione"

Maldini: "Il Milan va al di là del tifo e del lavoro, è estrema passione"MilanNews.it
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giovedì 9 maggio 2024, 13:10Gli ex
di Enrico Ferrazzi

Intervistato da Radio Serie A, Paolo Maldini ha raccontato cos'è per lui il Milan: "Il Milan era presente prima che io nascessi, mio papà è stato calciatore e capitano negli anni '60. Il calcio era presente. Per me il Milan è la squadra della mia città, l'ambiente dove sono cresciuto, ho iniziato a 10 anni e ho smesso a 41. Va al di là del tifo e del lavoro, è estrema passione. A questo punto non cambierà, il rapporto va al di là delle ere in cui sono passato".

Cosa significa essere milanista? "Credo che in ogni squadra, visto che si parla di passione, ogni tifoso rivendica qualcosa di diverso: noi milanisti abbiamo un passato glorioso con delle cadute ma poi alla fine è più facile che i tifosi si ricordino i momenti brutti per tornare a quelli belli".

Che responsabilità essere il simbolo della storia del Milan? "Non sento questa cosa. Quando sei all'interno della società il ruolo te lo impone. Ma quando vado in giro mi sento Paolo. Credo che comunque la gente negli anni ti apprezzi anche come persona e non solo come calciatore: ho provato a scindere le due cose. E' una questione di disciplina, il calcio dovrebbe insegnartelo".

Quando sei diventato milanista? "A me piaceva il calcio, sapevo del passato di mio papà naturalmente. Amavo la Nazionale e la prima competizione è stato il Mondiale del 1978 che era la Juventus più Antognoni e mi sono appassionato a quei giocatori: ho seguito la Juve come se fosse la Nazionale. Ma nel '78 ho fatto il provino al Milan e le cose sono tornate come dovevano essere".