Berlusconi-Galliani: problemi di sintonia

Berlusconi-Galliani: problemi di sintoniaMilanNews.it
© foto di Giacomo Morini
lunedì 10 maggio 2010, 12:00News
di Stefano Maraviglia

"Abbiamo acquistato Mancini", "Mancini acquisto inutile serviva un attaccante". "Leonardo resta sicuramente al Milan", "Leonardo è testardo stiamo trattando un nuovo allenatore". Ora la querelle Van Basten-Galli. Tra il Presidente Berlusconi e l'Ad Adriano Galliani, da qualche tempo pare ci siano problemi di frequenza o meglio di sintonia. Come una radio che stenta e centrare la stazione, al Milan si sente il fastidioso fruscìo dato dalla mancata sintonia che sovrappone due "emittenti": "radio Berlusconi" e "Galliani station". L'ennesimo capitolo offerto dai rumors sul mercato allenatori, fa notare come ci sia molto da chiarire in via Turati. Il patron che a detta sua "Piange e caccia il grano", pare voglia avere voce forte in capitolo, l'Ad rossonero invece risponde di riflesso, essendo poi lui il primo a metterci la faccia in caso di mancati risultati o di scarsa serenità nell'ambiente. Sia chiaro, diffondere pessimismo sarebbe delittuoso e inutile, sicuramente giusto notare che ci sono delle divergenze che possono portare a diversi scenari.

Qualcuno mormora che già lo scorso anno c'era stato uno scambio di opinioni, con Berlusconi innamorato del Cagliari di Allegri e Galliani deciso a puntare su Ancelotti. La soluzione alla diatriba fu Leonardo, che oggi rimette la questione alle parti. Una sorta di "ruba fazzoletto", dove l'attuale tecnico rossonero veste i panni del giudice. La sua riconferma (improbabile, ma non impossibile), potrebbe rimandare la questione, ma certo è che il problema, se tale può essere considerato, va risolto e in tempi brevi. Il mercato è ormai prossimo (che sia esangue e condito di una ciliegina), deve essere pianificato evitando così di trovarsi a fronteggiare compagini che impedirebbero economicamente qualsiasi mossa ai rossoneri. Anche i tifosi vorrebbero iniziare a vederci chiaro, potendo così decidere se rassegnarsi o nutrire quel barlume di speranza, di chi anche nei momenti meno felici ha visto il Milan venirne fuori a testa alta e con decisione.