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Salvio (Gazzetta): "Adli persona molto interessante, è consapevole delle sue qualità in campo. Il Milan deve risolvere il problema degli infortuni"

ESCLUSIVA MN - Salvio (Gazzetta): "Adli persona molto interessante, è consapevole delle sue qualità in campo. Il Milan deve risolvere il problema degli infortuni"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
martedì 2 aprile 2024, 16:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Fabrizio Salvio, giornalista della Gazzetta dello Sport che qualche giorno fa ha intervistato Yacine Adli per SportWeek, ha rilasciato queste parole ai microfoni di Milannews.it

Come mai avete scelto Adli per questa intervista?
"L'ho proposto io. Ho scelto lui perchè mi è sembrato una persona molto interessante, di un certa cultura e con una storia interessante alle sue spalle. Ho visto anche i video che ha pubblicato mentre suona il piano o canta 'Bella ciao'. Insomma, mi aveva dato una serie di spunti e curiosità. Mi incuriosiva anche la sua storia da calciatore ovviamente. Al primo anno non ha giocato quasi mai, mentre quest'anno si sta ritagliando il suo spazio. In molti dicevano che non fosse adatto al calcio italiano e al Milan e la sua partenza sembrava certa, ma lui è sempre stato determinato a restare. E' un idolo anche dei tifosi. C'erano tanti motivi quindi che mi facevano pensare che potesse essere un'intervista interessante". 

L'ha colpita qualcosa dell'intervista?
"Sui social qualcuno ha scritto che parla italiano meglio di alcuni italiani. Lui ripete spesso che vuole essere una persona normale, non è una persona speciale. E' una persona colta che legge molto, è un uomo di fede. Ho aspettato un po' per intervistarlo perchè era periodo di Ramadan e dopo l'allenamento doveva pregare, quindi ho dovuto attenderlo un po' prima di poterlo intervistare. E' una persona molto sensibile. Cosa mi ha colpito? Non è facile trovare uno che, alla domanda su che musica gli piace, ti risponde che in questo momento ha bisogno di calma e quindi mi piace sentire il rumore del niente e il suono della vita. Mi ha confermato l'impressione che avevo di lui come persona. Mi piace sottolineare questa cosa che dimostra che è una persona intelligente: lui ha detto di sapere bene che non può piacere a tutti, però dice che vede spazi e linee di passaggi che altri non vedono. E non è una dichiarazione da presuntuoso, è semplicemente consapevole delle sue qualità. Non è uno ruba l'occhio, qualcuno diceva che è troppo lento per il calcio italiano, ma nel campionato francesi corrono come i matti". 

Secondo lei ha ancora margini di miglioramento?
"Assolutamente sì. Al Milan gioca in un ruolo diverso rispetto a quando era al Bordeaux. Qui si limita un po' di più al compitino, in Francia provava anche dei lanci di 50 metri che arrivavano sui piedi dei compagni. Lui dice che non è innamorato dei numeri, ma si vede dai numeri che è migliorato molto in fase difensiva. Quando era in Francia, se si faceva un confronto sugli intercetti tra Adli e Renato Sanches, Yacine era superiore in questo fondamentale. In quel periodo sembrava che il Milan non potesse più giocare se non fosse arrivato il portoghese". 

Ora Adli gioca in un centrocampo a due. Con chi lo vede meglio?
"Per questione di lingue e affinità, direi Bennacer. Parlano la stessa lingua anche il campo. Però Adli ha detto che anche con Reijnders si trova molto bene. Con Musah al suo fianco potrebbe avere uno che corre per due e quindi lui avrebbe maggiore possibilità di fare il regista. Al Milan manca uno come Krunic, che non ti rubava l'occhio, però leggere il gioco degli avversari ed era uno schermo davanti alla difesa. Questo ruolo, secondo me, potrebbe farlo Bennacer, ma Pioli in questo momento lo vede meglio più largo e più avanti. Chi sono io per discutere le scelte di Pioli? A mio parere Adli potrebbe fare meglio in un centrocampo a tre perchè avrebbe meno campo da coprire". 

Come giudica la stagione del Milan? La squadra rossonera ha avuto tanti infortuni...
"E' un discorso delicato quello degli infortuni. Ho fatto tre inchieste sulla Gazzetta sulla questione degli infortuni, nelle quali non ho dato un mio parere, ma ho fatto parlare diversi preparatori atletici. Le società, non mi riferisco solo al Milan, non amano far parlare i preparatori atletici. In Italia, in base a quello che mi è stato raccontato, ho l'impressione che si faccia troppo lavoro a secco senza il pallone, troppa palestra e troppi lavori di forza. Il Milan? E' un dato di fatto che il Milan di Pioli in questi anni ha avuto tanti infortuni concentrati in un certo periodo dell'anno. Ora sembra che le cose vadano meglio, non so se hanno cambiato qualcosa. Sta di fatto che finché il Milan aveva la squadra al completo era primo in classifica, poi ha perso punti quanto ha avuto tutti quei problemi fisici. Il Milan è una squadra a vocazione europea, purtroppo non è riuscito a ripetere per tutto l'anno prestazioni come quella contro il PSG anche a causa degli infortuni. Sfido chiunque a perdere giocare così tanti giocatori e fare bene comunque. Il Milan, prima ancora delle questioni tattiche, deve risolvere prima di tutto questo problema degli infortuni". 

Intervista di Antonello Gioia