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Turci (DAZN): "Milan, percorso nel 2024 da grande squadra. Zirkzee il profilo perfetto per sostituire Giroud"

ESCLUSIVA MN - Turci (DAZN): "Milan, percorso nel 2024 da grande squadra. Zirkzee il profilo perfetto per sostituire Giroud"MilanNews.it
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domenica 7 aprile 2024, 16:00ESCLUSIVE MN
di Lorenzo De Angelis

Tommaso Turci, giornalista di DAZN, in merito all'attualità del Milan ed al prossimo impegno europeo contro la Roma ha rilasciato queste parole ai microfoni di MilanNews.it

6 su 6 nel mese di marzo fra Serie A ed Europa League e rendimento da Scudetto: cosa ha da reciminarsi questo Milan? "Io credo che il percorso del Milan, soprattutto in questo 2024, sia un percorso da squadra grande, matura. E' vero che ci sono un po' di cose da mettere a posto, soprattutto dietro e nella fase di non possesso, però ci sono giocatori che sono stati valorizzati alla grande. La squadra ha pagato anche le tante rotazioni sopratttutto dietro a causa degli infortuni. Ed è difficile avere continuità in questo senso. Però il Milan ha avuto una crescita importante dal punto di vista della mentalità, e credo che abbia trovato motivazioni extra, soprattutto in campionato, quando non era facile trovarle. Eppure la squadra sta dando delle garanzie, delle certezze, e sta mettendo delle basi importanti soprattutto per il futuro. Ovviamente ora c'è un secondo posto da consolidare, ma anche quest'obiettivo Europa League che per quello che può essere il percorso è un obiettivo concreto, il Milan può arrivare fino in fondo". 

⁠Il Milan può vincere l’Europa League? "Assolutamente si. Quando il Milan trova le motivazione giuste e riesce a giocare il suo calcio, che ha bisogno di spazio, ed in Europa lo trovi sicuramente di più, è una squadra che può dare del filo da torcere a tutti. Il percorso non è assolutamente semplice, ma il Milan è sicuramente una delle favorite. Chi va ad affrontare il Milan non è mai contento di farlo, è chiaro"

Tema Europa League. Milan e Roma sono in un ottimo momento di forma: chi delle due parte favorita? "Credo che parta leggermente favorito il Milan, anche per quello che ha dimostrato in questa stagione. Se guardiamo i valori delle squadre, la formazione rossonera ha dimostrato di essere favorita. Poi certo si può andare avanti così come si può uscire, ma io ho la sensazione che per quanto sian due squadre che stanno bene in questo momento, il Milan sia leggermente avanti". 

⁠San Siro o Olimpico: dove si giocherà la qualificazione alle semifinali di Europa League? "Io credo che la squadra che riuscirà a subire meno l'ambiente dell'avversario sarà la squdra che poi dopo riuscirà ad andare avanti. Testiamo ad esempio quello che è riuscita a fare la Roma in casa negli ultimi anni, tante volte è stata trascinata a vincere partite che sembravano impossibili. Allo stesso tempo quando vai a giocare in un San Siro pieno e cominci a sentire la pressione del momento, non è per tutti San Siro. Allora lì rischi di pagare un pochino. Quelli che riescono a tenere fuori il fattore ambientale sono quelli che probabilmente riusciranno ad essere un pochino più lucidi”.

Futuro Stefano Pioli: lo confermeresti solo in caso di vittoria dell’Europa League o anche con un ‘semplice’ secondo posto? "Io credo che i risultati siano determinanti per Pioli, però in questo mometo bisogna valutare anche la crescita della squadra e le prestazioni che sta mettendo in piedi l'allenatore del Milan. Ogni scelta sarà rimandata a fine stagione anche per capire le possibili alternative. Farei le mie valutazioni su Pioli perché secondo me sta facendo un buon lavoro, nonostante il periodo di flessione che c'è stato. Se dovesse vincere l’Europa League, allora non ci sarebbero dubbi sulla sua conferma, quindi sì, il suo futuro è legato anche ai risultati". 

Per un eventuale post Pioli, chi vedresti sulla panchina del Milan? "Io credo che l'unico vero allenatore oggi che potrebbe sostituire Pioli, per quelle che magari saranno le ambizioni future del Milan, sia Antonio Conte. Perché il salentino ti da la garanzia di voler puntare a vincere lo Scudetto, di voler puntare alla vetta del campionato ed in generale vincere, portare a casa. Lì dai un segnale chiaro che vuoi vincere, ma è chiaro che devi accompagnare il tutto con un mercato di livello. Certo che Conte ti porta anche dei profili importanti". 

Su Stefano Pioli: "Pioli paga quelle partite che hanno segnato il percorso post Scudetto: la doppia semifinale di Champions League con l'Inter e la Supercoppa persa male, poi quel periodo di gennaio dell'anno scorso molto negativo. Lì secondo me si vede quanto un allenatore è bravo a ricomporre l'ambiente, perché sembrava veramente a fine corsa. Poi non ci dimentichiamo anche questa cosa, Pioli ha avuto a che fare con giocatori che la Serie A non l'avevano mai fatta, alcuni erano gli scarti di altre squadre, altri erano giovani o comunque giocatori provenienti da campionati di secondo livello, penso ad esempio Reijnders: non è automatico che uno arrivi in Serie A e dimostri subito il suo valore e riesca a rendere così". 

Come valuti la stagione del Milan? "Se dobbiamo guardare il bicchiere della stagione del Milan è un bicchiere mezzo peino. Poi ovvio che farebbe piacere vincere tutti gli anni, ma fra l'Inter ed il Milan c'è un margine, l'Inter è la squadra più forte. Il Milan forse non è la seconda squadra più forte del campionato, quindi se dovesse arrivare secondo sarebbe comunque un buon risultato. Una finale Europea cambierebbe ovviamente la dimensione della stagione". 

Giroud verso Los Angeles. Si parla tanto di Zirkzee, ma chi è secondo te il 9 ideale per il nuovo Milan? "Giroud è una perdita enorme, non tanto dal punto di vista tecnco ma dal punto di vista caratteriale, di standing. Giocatore che non sente il peso delle grandi partite. Stiam parlando di un grande, grandissimo uomo spogliatoio. Io non ho dubbi su chi debba essere l'attaccante del Milan nella prossima stagione: il profilo perfetto è Joshua Zirkzee. L'olandese è un giocatore che sa fare tutto, che può giocare da solo davanti o in coppia, fa rendere al meglio quelli che ha attorno, viene a legare il gioco, ha qualità, è un attaccante che può esaltarsi anche nel grande stadio come San Siro, può far divertire il pubblico. Magari nella prima stagione non ti farà tanti gol, ma sono convinto che ne fa fare 30 ai compagni. Quindi credo che lui sia l'investimento da fare, anche per quello che sta dimostrando ed il rendimento che sta avendo a Bologna. Quando uno vede Zirkzee giocare a calcio si innamora. E' veramente bellissmo. Ho avuto la fortuna di vederlo giocare tante volte da vicino ed un'eleganza così la ritrovi in davvero pochi giocatori di quella stazza". 

Si parla di una possibile cessione importante in casa Milan in estate: chi sacrificheresti fra Maignan, Theo Hernandez e Leao? "Io credo che l'operazione Tonali nella passata stagione ha dimostrato e fatto capire che tutti possono essere importanti ma nessuno è indispensabile. Purtroppo è un discorso abbastanza cinico, ma ti ha fatto capire che se hai offerte irrinunciabili per un giocatore è sbagliato dire di no. Se devo dirti quello che secondo me è insostituibile è Leao, perché il portoghese continua a essere il giocatore che il mondo invidia al Milan quando è in giornata. Se Leao è in giornata è un top al mondo. Su questo non ci sono dubbi. Poi su quella continuità di cui tutti parlano, credo che ci stiamo arrivando. Poi certo, terzini sinistri come Theo e Maignan non ce ne sono, però pensavi la stessa cosa di Donnarumma quando è andato via. Il discorso è sempre questo: sono tre giocatori su cui si dovrebbe costruire. Quello a cui non rinuncerei è Leao, ma se dovesse arrivare un'offerta da 120 milioni di euro che fai?". 

Camarda rischia seriamente di essere Donnarumma bis? "Situazione sicuramente complicata, perché quando c'è un ragazzo con così tanto talento in epoca moderna purtroppo è sempre al centro di queste voci e si rischia di destabilizzarlo. Diciamocelo, lui dovrebbe solo pensare a giocare a calcio, a crescere, e a fare la sua carriera che sarà sicuramente brillante. Mi auguro per il Milan che non verifichi un Donnarumma bis, per quanto poi lo stesso Donnarumma abbia fatto la storia del Milan". 

Ibrahimovic dirigente: può imporsi nel futuro societario del MIlan? "La grande qualità di ibrahimovic è sempre stata quella di avere un carisma unico. E' una di quelle persone, di quegli uomini, che quando entrano in una stanza tutti si girano a guardare. Ha la calamita che non gli serve tanto per costruire questo status, a lui basta solo la presenza. Quando Ibra viene a parlarti trasmette energia positiva. Ibrahimovic ha credibilità coi giocatori, ha cresciuto questo gruppo, non dimentichiamocelo. Alcuni giocatori avevano livello X quando è arrivato, oggi hanno un X al quadrato. Ha passato una mentalità vincente. Secondo me con una preparazione che non deve mai mancare può davvero diventare un grandissimo dirigente. Lui però è uno che deve rimanere attaccato ai giocatori. Se c'è Ibra ti senti al sicuro".