Europa League, mi ritorni in mente..

Europa League, mi ritorni in mente..MilanNews.it
giovedì 22 giugno 2017, 21:36L'Avversario
di Giuseppe Bosso
tra i potenziali avversari del preliminare tante vecchie conoscenze

Dove eravamo rimasti? Madrid, stadio Vicente Calderon, 11 marzo 2014, un Milan generoso ma alla fine punito dall’Atletico Madrid di Simeone saluta la Champions League, battuto per 4-1 nonostante il momentaneo pari firmato da Kakà avesse fatto presagire la possibilità di rimontare la sconfitta subita a San Siro per mano di quel Diego Costa il cui nome è stato velatamente accostato nelle ultime settimane proprio al Milan; da allora l’inizio di un lungo, mesto, ‘esilio’ dall’Europa per il club rossonero, che terminerà a fine luglio con la gara di andata dei preliminari di Europa League.
Molte cose sono cambiate in questo lungo lasso temporale: a Clarence Seeodrf, in panchina quella sera a Madrid chiamato al capezzale di un Milan malandato che aveva esonerato Allegri a gennaio si sono succeduti tre allenatori, Filippo Inzaghi, Sinisa Mihajliovic e Christian Brocchi, nessuno dei quali è riuscito, prima dell’avvento di Vincenzo Montella, a riportare il Milan sul palcoscenico internazionale; il lungo e tormentato closing che ha portato all’avvicendamento societario la scorsa primavera, e così con una sconfitta in Spagna si è conclusa la lunga e travolgente cavalcata europea del Milan di Berlusconi, così com’era iniziata, nell’ormai remoto settembre 1987, con un altro k.o. in terra iberica, sul campo del modesto Sporting Gijon nel primo turno di una Coppa Uefa (“mamma” dell’attuale Europa League) che per il nascente Milan stellare di Arrigo Sacchi avrebbe rappresentato solo il primo approccio con l’Europa, destinato negli anni a venire a conoscere nel più patinato palcoscenico della Coppa dei Campioni i suoi momenti più esaltanti; dell’undici in campo quella sera al cospetto dei Colchoneros poi finalisti in Champions sono rimasti unicamente Ignazio Abate e, sia pure nella nuova veste di manager, Christian Abbiati, quella sera bersagliato dagli attaccanti madrileni.

Già prefissato il tabellone dei primi due turni preliminari, il Milan attende ora il 14 luglio per conoscere il nome della sua avversaria che, comunque vada, passerà alla storia come la prima rivale europea del Milan made in China; scorrere la lunga lista delle potenziali antagoniste dei rossoneri è anche un viaggio nel passato, glorioso, del club di Via Rossi, che potrebbe trovarsi di fronte compagini già affrontate.

Ci sono i bulgari del Levski Sofia, ex Vitocha, che nel settembre del 1988 furono avversari del Milan di Arrigo Sacchi nel primo turno della Coppa dei Campioni che avrebbe visto i rossoneri trionfare a Barcellona dopo un cammino esaltante che vide il passaggio più sofferto nel secondo turno contro i serbi della Stella Rossa di Berlgrado, poi affrontati nuovamente nel preliminare della Champions League 2007, anch’essi tra le papabili avversarie di Europa League.

Ci sono gli sloveni dell’Olimpia Lubiana e gli slovacchi dello Slovan Bratislava, incrociati nei primi due turni ad eliminazione diretta dal Milan guidato da Fabio Capello nella Champions League 1992-93, nettamente battuti senza subire gol, prologo di un esaltante cammino che sarebbe proseguito nella fase a gironi ma che, purtroppo, non sarebbe stato coronato dal successo finale grazie all’Olympique Marsiglia vittorioso nella finale di Monaco; i transalpini ci sono in questa Europa League, ma verosimilmente un eventuale nuovo scontro sarà rimandato alla fase a gironi.

Ci sono i finlandesi dell’Hjk Helsinki, primi rivali del Milan sacchiano campione uscente nell’edizione 1989-90 conclusa con il successo bis milanista, cosa che fino al Real Madrid di quest’anno non si era più ripetuta nell’albo d’oro della massima competizione europea.

Più remoti i precedenti con gli austriaci del Rapid Vienna e i rinati scozzesi dei Glasgow Rangers, risalenti alla Coppa dei Campioni 1958, che avrebbe visto all’atto finale il Milan del duo Viani-Bonizzoni tenere testa alla corazzata Real Madrid.

Tra le maggiori insidie che il sorteggio potrebbe riservare ai ragazzi di Montella c’è un abbinamento con i turchi del Galatasaray Istanbul, fatali due volte al Milan di Alberto Zaccheroni tra il 1999 e il 2001 nella fase a gironi della Champions League, sinistro ‘prologo’ di quanto poi nella capitale turca avrebbe vissuto, nel 2005, il Milan di Ancelotti contro il Liverpool.

In ogni caso, quale che sia la prima rivale che i rossoneri  incroceranno sul loro cammino, non saranno ammesse distrazioni: l’Europa League non è certo un traguardo secondario per la prima stagione ‘intera’ del nuovo corso cinese, che ha l’obbiettivo dichiarato di riportare il Milan ai suoi antichi splendori, e questo potrebbe passare anche attraverso un’affermazione in una competizione che, ricordiamo,  rappresenta, sia pure con nuova denominazione, l’unico titolo mai giunto ad impreziosire la prestigiosa bacheca milanista; e, altro non irrilevante particolare, garantisce alla squadra vincente l’accesso alla successiva Champions League, vero e fondamentale traguardo da raggiungere nella prossima stagione per un Milan che ha fame d’Europa.