LA LETTERA DEL TIFOSO: "La squadra che corre di meno in Europa" di Loris
Col Sassuolo è stato concesso il bis della partita col Palermo. Uno spettacolo pietoso ed irritante che sfido chiunque a vedere su altri campi. Tutte le squadre d'Europa corrono più del Milan e, quando non hanno un gioco come nel nostro caso, ci mettono almeno l'ardore ed il cuore. Requisiti sconosciuti ai nostri giocatori, svogliati ed indifferenti al risultato. Gli unici che corrono sono Poli e Bonaventura, l'unico che si incazza è Mexes, proprio quello che potrebbe fregarsene più di tutti. I più ingenui si erano illusi, dopo l'amichevole giocata col Real, senza accorgersi che il ritmo era quello balneare e le marcature inesistenti: altro che grande prestazione. Ho sempre ritenuto Pippo il più grande attaccante di sempre, più determinante e vincente di tanti palloni d'oro, come allenatore però è tutta un'altra cosa. Certo la società non lo aiuta, portare l'allegra brigata a far festa a Dubai, amichevole compresa, tanto per sentirsi un po' grandi, mentre gli altri corrono e sgobbano al freddo italiano, preparando la partita di S. Siro, vuol dire gettare le premesse per l'ennesima figuraccia. Figuraccia puntualmente arrivata con la complicità anche dell'allenatore. Pippo poteva e doveva mettere a destra De Sciglio ed eventualmente alternarlo con Abate, per la marcatura di Sansone, confermando a sinistra Armero ed al centro Rami con Alex. Mettere uno alto, grosso e macchinoso sul piccoletto veloce, è un errore che oramai non si vede più nemmeno sui campi dei dilettanti. Per quanto invece riguarda la manovra, in particolar modo quella d'attacco, ancora non è chiaro come Pippo pensi di far goal, in assenza di giocate straordinarie del Menez di turno. A che serve andare sulle fasce, addirittura intasandole "con esterni alti" ed "esterni bassi", quando poi in area non c'è nessuno, tanto meno il centravanti. Chi considera Menez un centravanti è lo stesso che confabula di 343-4231-4141, alberi di natale, rombi al forno e quant'altro. Se si continua a non voler vedere che non abbiamo una vera punta centrale di ruolo, che faccia a spallate coi difensori in area di rigore, che faccia salire la squadra e, almeno qualche volta, la butti dentro, è inutile parlare di moduli. Così come diventa stucchevole parlare di moduli quando scende in campo una squadra che trotterella per 90', che non pressa né alto (figurarsi!) né a centro campo, ma attende remissiva le giocate avversarie sulla propria tre quarti, con giocatori che arrivano sistematicamente terzi sui palloni, che nelle ripartenze sono inesorabilmente battuti nella corsa dai vari Morganella, Biondini, Cascione, tanto per non citare attaccanti più veloci. Se Zaza corre e pressa più di tutto il centro campo del Milan messo insieme, le chiacchiere stanno a zero. Se Pippo ancora crede di poter contenere la manovra sincronizzata dei cursori del Sassuolo con uno come Essien, siamo alla disperazione. Essien appartiene al calcio di una volta, così come colui che lo ha ingaggiato (a caro prezzo, persino!), riproporlo a S. Siro vuol dire farsi del male e fare del male al Milan. Per i più accorti, la sfida contro il Sassuolo era prevedibilmente pericolosa, specie dopo le feste e gli ozi negli Emirati, però nessuno pensava di vedere schierato in campo ancora una volta un ex combattente e reduce, come ai vecchi tempi. Sulle fasce ci puoi mettere Cerci o anche Ribery, se poi la squadra gira a 33 giri, mentre gli altri vanno a 78, c'è poco da fare, specie se riesci a crossare in un'area deserta. Le difese italiane ci vanno a nozze con il titic-titoc di chi vuol attaccare per vie centrali, passandosi la palla sui piedi e non nello spazio, tipico delle squadre che non corrono, ricorrendo a ripetuti colpi di tacco e infelici tentativi di giocate da circo equestre. Anche quest'anno berremo calici amarissimi e nulla lascia presagire che la bevanda si possa addolcire nel prossimo, dal momento che la proprietà sembra orientata a confermare per l'ennesima volta lo stesso vecchio barman. E questo non ostante i conti in profondo rosso, il locale semi vuoto e le bevande imbevibili. Con questo andazzo, fa male ammetterlo, forse è un bene scappare via da San Siro: è proprio il caso di dirla col sagrestano "scherza coi fanti e lascia stare i santi"! Sempre Forza Milan
Loris
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati