Degennaro (dg Sion): "Gattuso predestinato della panchina"

Degennaro (dg Sion): "Gattuso predestinato della panchina"MilanNews.it
© foto di Alessio Alaimo
giovedì 1 marzo 2018, 17:22Le Interviste
di Enrico Ferrazzi

Rino Gattuso, l'uomo della rinascita del Milan. Nonostante avesse raccolto un ambiente depresso, nonostante le perplessità con cui era stato accolto. Eppure come lo stesso allenatore ha più volte ribadito, la panchina del Milan arrivava dopo cinque anni di esperienza. La prima società ad avere avuto l'intuizione di puntare su di lui è stata il Sion, in Svizzera. Il direttore generale del club, Marco Degennaro, ne parla a Tuttomercatoweb: "Sono molto contento per quel che sta facendo, ma non sono sorpreso. Gattuso è una garanzia, poi è chiaro che quando si sceglie un tecnico bisogna assumersi il rischio, il Milan l'ha fatto e i risultati gli stanno dando ragione. Rino era un predestinato per voglia, grinta, conoscenza, capacità, leadership. Cose fondamentali per un allenatore. A mio avviso queste caratteristiche in lui erano evidenti, in più Gattuso è una persona eccezionale, speciale".

Come nacque l'idea di provarlo come allenatore?
"L'idea è nata perché Rino è sempre stato un allenatore in campo. Un trascinatore, un leader. Oltre ad essere un giocatore tatticamente molto intelligente, capace di aiutare i compagni di squadra. Per cui il passaggio dal rettangolo di gioco alla panchina è stato quasi naturale. Quando c'è stata la necessità di cambiare gli abbiamo chiesto di prendere per mano il gruppo che peraltro già lo seguiva in maniera incredibile. Perché, vede, Gattuso ha questa grande capacità di coinvolgerti e trasmetterti quelle che sono le sue idee".

Il suo percorso sembrava aver fatto un passo indietro a un certo punto, con la scelta di allenare la squadra Primavera del Milan
"Più che un passo indietro direi una necessità di stabilità. A Sion era in un ambiente sereno, poi la carriera l'ha portato ad affrontare situazioni particolari: penso a Creta o a Pisa dove si doveva occupare non solo di questioni tecnico-tattiche. Credo che il ritorno al Milan, se pur in Primavera, sia stata una necessità di tornare a casa, in un ambiente in cui ci si poteva dedicare al calcio".

I detrattori lo hanno definito come allenatore grintoso e niente più
"Non sono d'accordo. È un grandissimo conoscitore di calcio, sa trasmettere le sue idee. È chiaro poi che chiunque migliora con l'esperienza, che in questi anni ha accumulato. Per me è stato un privilegio aver lavorato con lui, perché è una persona eccezionale".