MN - Albertini: "Spero che Gattuso riesca a portare fiducia. Champions? Difficile, ma nel calcio accadono cose impossibili..."

MN - Albertini: "Spero che Gattuso riesca a portare fiducia. Champions? Difficile, ma nel calcio accadono cose impossibili..."MilanNews.it
lunedì 27 novembre 2017, 19:31Le Interviste
di Thomas Rolfi

Demetrio Albertini, grande ex giocatore del Milan, ha parlato ai microfoni di MilanNews.it a margine del Gran Galà del Calcio 2017, che si terrà allo Spazio Watt di Milano questa sera.

Sull'esonero di Montella: "Mi spiace, perchè quando c'è un esonero significa che c'è un lavoro che non è stato portato a termine. E' normale che nel calcio paghi l'allenatore, ma non sono solo dell'allenatore le responsabilità. Gattuso mi auguro che riesca a portare un po' più di fiducia, sicuramente ha meno esperienza di Montella. Spero che il suo entusiasmo lo trasferisca ai tifosi e che possa lavorare nel modo migliore possibile. L'augurio è che possa prendere dei punti il più velocemente possibile e risalire la classifica".

Se si aspettava un Milan così in difficoltà: "Sinceramente no. E' vero che cambiando tanti giocatori e sapendo tutte le difficoltà che ci sono nello spogliatoio, però qualche punto in più avrebbe dovuto averlo. Ha perso tutte le partite con le squadre davanti in classifica. E' mancata un po' di continuità".

Se è ancora possibile il quarto posto: "Nel calcio c'è sempre lo spazio per delle cose impossibili e questo è il bello dello sport. Credo inizi ad essere difficile".

Se crede che Gattuso possa essere allenatore anche dopo giugno: "La speranza era di non arrivare a questo punto, per non bruciare le tappe della crescita di Gattuso. Adesso si prende questa responsabilità, si giocherà le sue carte al meglio, cercando di valorizzare le proprie caratteristiche, che sono il temperamento e l'amalgama di gioco".

Se Montella può essere l'allenatore della Nazionale: "Vincenzo era già stato preso in considerazione in passato come profilo. E' un buon allenatore, ma ha avuto più difficoltà di quello che pensavo".

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