Torres a La Repubblica: "Firmare autografi ai bambini non mi costa nulla, non mi piace il divismo"

Torres a La Repubblica: "Firmare autografi ai bambini non mi costa nulla, non mi piace il divismo"MilanNews.it
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venerdì 21 novembre 2014, 15:48Le Interviste
di Matteo Calcagni
fonte Repubblica.it

Intervistato da La Repubblica, Fernando Torres ha parlato della sua infanzia, spiegando la motivazione per cui si ferma sempre a firmare autografi: "Tiravo tutto dalla finestra: un giorno gettai giù il modellino di un camioncino pieno di soldi. Grazie a Dio non ho mai avuto problemi economici. Ma non sento il bisogno di esagerare: non mi piacciono le macchine costose, mi basta fare vivere bene la mia famiglia. Cerco di non perdere mai la dimensione delle cose. Prenda gli autografi. Quando i bambini me li chiedono, mi torna sempre in mente una scena.

Io ero un bambino timido, a 8 anni. Al Calderòn non chiedevo mai una firma ai nostri idoli, i giocatori dell'Atletico. Invece a qualche mio amico capitava di restare deluso, col foglietto in mano. E allora oggi mi dico: che cosa mi costa fare felice un bambino con così poco? A me non piace il divismo. Anche se poi in Inghilterra ho visto adulti chiederci autografi a scopo di lucro, per rivenderli su ebay".