Firenze tappa cruciale per Seedorf e per molti giocatori, poi Berlusconi prenderà la sua decisione

 Firenze tappa cruciale per Seedorf e per molti giocatori, poi Berlusconi prenderà la sua decisioneMilanNews.it
martedì 25 marzo 2014, 00:00Milanello in rosa
di Marilena Albergo

Se il pareggio con la Lazio ha fatto tirare un sospiro di sollievo a Clarence Seedorf, la tempesta non è ancora passata. Un pareggio non accontenta nessuno, tanto meno la società che ha visto una squadra spenta e con poche idee. L'importante è conquistare punti ma anche vedere un bel gioco non sarebbe male. Adesso, dopo i biancocelesti, ci sarà la Fiorentina, altra squadra ostica da affrontare. Per Seedorf un'altra prova fondamentale per il suo futuro. Se dovesse andare per il meglio, l'allenatore avrà la possibilità di continuare il suo lavoro, altrimenti la sua posizione inizierebbe a vacillare seriamente. Certo, l'olandese, non è nemmeno molto fortunato. Con la Viola mancheranno pedine importanti a partire da De Sciglio. Il terzino dovrà star fuori qualche settimana a causa di un trauma distorsivo alla caviglia. Anche Abate non sarà a disposizione, proprio come Montolivo (per un problema alla schiena) e Poli, squalificato. Giocatori importanti su cui Seedorf ha sempre puntato.

La formazione sarà quindi stravolta. Tornado alla vicenda allenatore, Berlusconi sembra esser tornato sui suoi passi. Forse ha capito di non aver fatto la scelta giusta chiamando Seedorf a campionato in corsa. Se l'allenatore dovesse essere esonerato la soluzione si troverebbe già in casa. Tassotti è stato, infatti, pre allertato e sarebbe disposto a guidare la squadra fino a giugno, poi arriverà il nuovo tecnico. Ma chi? Prandelli, che era uno di quelli accostati al Milan, ha rinnovato per altri due anni con la Nazionale Italiana. Rimangono, dunque, Inzaghi, Spalletti e de Boer (attualmente alla guida dell'Ajax). Il primo potrebbe essere un azzardo, proprio come Seedorf, e rischierebbe di "bruciarsi" troppo in fretta. Spalletti potrebbe essere un'ottima soluzione, soprattutto se gli si dà una formazione all'altezza. Stessa cosa per de Boer, gran sostenitore del bel gioco, proprio come piace a Berlusconi. Ma prima di arrivare ad una soluzione bisognerà aspettare la gara con la Fiorentina e, magari, anche quella con il Chievo.