Pazzini miglior interprete per il 4-2-3-1. Ma contro l’Atletico qualcosa si può variare?

Pazzini miglior interprete per il 4-2-3-1. Ma contro l’Atletico qualcosa si può variare?MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
venerdì 14 febbraio 2014, 11:24Milanello in rosa
di Gaia Brunelli

E’ giunta l’ora. E la speranza è che Seedorf sia davvero nato pronto. Dalla sfida contro il Bologna in poi ci sarà un crocevia di gare ad altissima tensione. Prima l’andata di Champions League a San Siro mercoledì contro l’Atletico Madrid, poi la sfida a Genova contro una Sampdoria ritrovata, domenica 2 marzo Milan-Juve e poi Udinese-Milan che precederà il ritorno di coppa (sperando che abbia ancora senso…). Se è vero che la squadra di Simeone non si presenta al meglio, è più vero ancora che i rossoneri di problemi ne hanno sicuramente di più. A cominciare dalle idee al momento poco flessibili di Seedorf. Il 4-2-3-1 non si tocca e la sensazione è che in occasione della cena con Berlusconi il concetto sia stato più che mai ribadito, visto che anche il Presidente è per il “bel giuoco” anche se spregiudicato. E’ un sistema di gioco che va però interpretato al meglio con giocatori, soprattutto gli esterni, in grado di fare entrambe le fasi. Taarabt non è abituato, ma contro il Napoli si è dato da fare. Diciamo che può migliorare la propria fase difensiva e sembra comunque propenso a farlo. Kakà fa fatica perché sta ancora recuperando dalla troppa panchina fatta al Real Madrid.

Honda non è al meglio e non sembra nemmeno troppo felice di giocare largo a destra. Il giapponese preferirebbe una posizione più centrale. Insomma ci sarebbero ancora tanti aspetti da sistemare e rischiare uno schieramento così offensivo contro l’Atletico appare quanto mai una scelta delicata. Eppure la percezione netta è che, come detto, dal 4-2-3-1 non si scappi. E poi c’è la questione attaccanti. Pazzini è senza dubbio il miglior interprete come prima punta di questo tipo di sistema di gioco. Balotelli gioca meglio quando ha una marcatura meno oppressiva da parte dei centrali difensivi e quindi quando può svariare un po’ sul fronte offensivo. Seedorf, però, ha spiegato così il suo pensiero: "Abbiamo solo due attaccanti centrali, quindi se voglio cambiare durante la partita come faccio?”. A parte che volendo c’è Petagna, però allora forse la cessione in prestito di Matri alla Fiorentina è stata un po’ prematura. Ora l’ex juventino potrebbe fare comodo per fare la prima punta di riserva. E’ vero che schierandoli entrambi titolari non ci sarebbe magari il cambio all’altezza, ma è vero anche che perdere il talento che ha Pazzini nel cercare la profondità è un vero peccato, soprattutto ora che servono gol e successi.