Rivoluzione Milan: a fine stagione la squadra verrà smantellata, mentre Seedorf rischia di diventare solo una meteora

Rivoluzione Milan: a fine stagione la squadra verrà smantellata, mentre Seedorf rischia di diventare solo una meteoraMilanNews.it
venerdì 21 marzo 2014, 00:00Milanello in rosa
di Marilena Albergo

Far chiarezza in questi giorni in casa Milan è davvero difficile. Le ipotesi iniziano a diventare davvero tante, ma il protagonista rimane sempre uno: Clarence Seedorf. Scelto dal presidente, l'allenatore del Milan adesso sembra non essere più così sicuro. Lo stesso Silvio Berlusconi è rammaricato dei risultati dell'olandese e, in parte, anche del suo atteggiamento. Sembra, inoltre, che parte dello spogliatoio (gli italiani in particolar modo) sia stanco di certi comportamenti e di alcune idee di Seedorf. Insomma, in casa Milan non tira certo una buona aria. I risultati non aiutano, anzi, continuano a peggiorare la situazione e a portare grandi tensioni. Sette sconfitte in dodici gare non sono poche, ma a far tremare il Milan è anche la posizione in classifica. Come ha sottolineato anche Paolo Maldini, è già capitato ai rossoneri di arrivare decimi o undicesimi, ma è tutto ciò che c'è intorno alla società che non va bene. Non va per niente bene questa spartizione di potere ai vertici, con Barbara e Galliani che non si sono mai veramente presi. Poi gli atteggiamenti di Seedorf e il suo desiderio di portare una mentalità particolare a Milanello. I giocatori che dimostrano ogni week end di non essere all'altezza. Infine, il presidente, troppo assente negli ultimi periodi. La sua presenza è sempre stata fondamentale, soprattutto in momenti in cui non c'era una solidità interna.

Il povero Allegri ha pagato per tutti ma, come si è visto, la colpa non era solo sua, anzi... Adesso si parla di una sorta di ultimatum anche per Seedorf: o vince con Lazio e Fiorentina, oppure deve salutare Milanello. In questo caso la squadra verrebbe affidata a Tassotti che la porterebbe fino a fine stagione. E poi? Si parla di Prandelli, qualora non dovesse rinnovare con la nazionale, ma anche di Spalletti, che invece è stato esonerato pochi giorni fa dallo Zenit. Quest'ultimo piace anche a Berlusconi che ne tesseva le lodi già ai tempi della Roma. Per concludere, c'è anche Pippo Inzaghi, l'unico dei tre che avrebbe il dna rossonero, ma anche quello che ha meno esperienza. Gli anni sulla panchina degli allievi e poi quello con la Primavera non danno certo a Superpippo quell'esperienza tale per allenare un club importante come il Milan. Detto questo, se il club vorrà fare un altro rischioso esperimento, la scelta sarà sicuramente Inzaghi. Se invece Seedorf dovesse rimanere, è pronta la rivoluzione per la prossima stagione. A quanto pare, fosse per l'olandese, la squadra andrebbe rifatta quasi al 100%. Rifondazione totale, dunque. Galliani, se ci sarà ancora, si darà da fare per costruire una rosa competitiva ma sempre con un budget basso. Non sarà semplice, ma queste sono le forze del Milan che non può più permettersi di spendere troppo. Magari, però, un colpo importante ci sarà.