André Silva, tra Europa e campionato: due facce della stessa medaglia. I numeri

André Silva, tra Europa e campionato: due facce della stessa medaglia. I numeriMilanNews.it
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lunedì 1 gennaio 2018, 10:00News
di Simone Nobilini

38 milioni di scommessa, fiducia, futuribilità. André Silva è risultato l'acquisto offensivo più oneroso dell'estate di cose formali di casa Milan: un arrivo sinora capace di esprimere solo in minima parte le potenzialità di cui è dotato, eletto da Cristiano Ronaldo come proprio erede nel mondo del calcio portoghese e destinato inevitabilmente a crescere negli anni a venire.

La prima parte di stagione, a conti fatti, ha mostrato un giocatore certamente più pimpante e incisivo in Europa rispetto al rendimento offerto in campionato: 13 gare tra Serie A e Coppa Italia con un solo assist all'attivo in 627 minuti giocati e 0 reti al quale si contrappone, con ben altri risultati, un ruolino di marcia europeo nel complesso oltre la sufficienza. 8 reti e un assist in 10 gare tra preliminare, playoff e fase a gironi di Europa League, con un minutaggio superiore (718') complessivo rispetto al bilancio italiano

L'impressione, da più punti di vista, è che il portoghese manchi ancora della cattiveria necessaria per rendersi attaccante ostico per ogni difesa della nostra Serie A: la vecchia richiesta di Inzaghizzarsi di Montella e gli ingressi blandi a gara in corso, o talvolta anche dal 1', ne sono l'esempio, nonostante un'età (classe '95) capace di lasciare spazio ad ampi progressi e miglioramenti. D'altro canto, a maggior ragione con un Kalinic in difficoltà, sarà con ogni probabilità giusto concedere all'ex Porto più spazio nel girone di ritorno, per testarne ulteriormente le qualità e permetterne un impatto migliore anche dal punto di vista mentale in ogni gara giocata.