Bucchioni: "Ancelotti, no alla Nazionale. Non farà la foglia di fico di Tavecchio che deve solo andar via"

Bucchioni: "Ancelotti, no alla Nazionale. Non farà la foglia di fico di Tavecchio che deve solo andar via"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
venerdì 17 novembre 2017, 17:50News
di Simone Nobilini
fonte dall'editoriale di Enzo Bucchioni per Tuttomercatoweb.com

Carlo Ancelotti non sarà il Ct dell’Italia, o almeno di questa Italia. Alle sollecitazioni risponderà grazie, voglio allenare ancora in un club, ma in realtà non ha intenzione di legare il suo nome al presidente Tavecchio, responsabile del più grande tracollo calcistico dell’età moderna e a questa Federcalcio senza futuro. L’ex allenatore del Real (fra l’altro) è in Canada, lo stanno assediando dall’Italia, i contatti ci sono stati, ma ha capito che questo non è il momento di imbarcarsi in una avventura assolutamente impopolare. Accettare le proposte di Tavecchio significa dire di sì all’uomo più criticato e inviso agli italiani, almeno in questo momento. Non è problema di soldi né di ruolo, la carta bianca gliela hanno promessa e l’avrebbe, è semplicemente un problema di opportunità. Ancelotti ha capito che Tavecchio lo vorrebbe come un totem da portare lunedì prossimo al consiglio federale per cercare di uscirne indenne e per certi versi rafforzato e, sinceramente, non è cosa. Poi, è chiaro, che il momento è particolare. Non c’è l’Italia che prega Ancelotti e in quel caso Carletto potrebbe anche accettare, c’è soltanto una parte che cerca di salvarsi sfruttando il suo nome.

Perché Ancelotti dovrebbe salvare la poltrona a Tavecchio? Trovate un motivo che è uno. Fra l’altro Ancelotti sa benissimo che contro l’attuale presidente dell Federcalcio ci sono oltre a sessanta milioni di italiano anche il ministro dello sport e il presidente del Coni. La sua sarebbe una scelta di campo pericolosa, non da una persona scafata e intelligente quale è.

Se poi vogliamo metterla sul piano professionale, Ancelotti guadagna un milione al mese fino a giugno quando gli scadrà il contratto con il Bayern, è corteggiato da moltissimi club di alto livello che gli offrono ingaggi da favola come l’Arsenal, ad esempio, ma anche il Psg sta ripensando a lui per provare a vincere la Champions. E non solo. A 58 anni vuole ancora lavorare sul campo, in un club. E anche se la Federcalcio riuscisse ad offrirgli i cinque milioni dati a Conte, la scelta sarebbe comunque al ribasso sia professionalmente che economicamente. I margini sono quasi ridotti a zero e non vediamo con cosa di altro possa presentarsi Tavecchio in consiglio lunedì. Ranieri ha un curriculum migliore di Ventura, ma è l’emblema di un calcio vecchio che i giocatori faticherebbero ad accettare. Capello è troppo furbo per non capire i rischi di un’impresa del genere. Mancini pure.

Guidolin non regge alle pressioni. Ma il problema di fondo è che nessun allenatore che ha grande mercato in questo momento vuol legare il suo nome a Tavecchio.