Campopiano: "Milan, tutte le tappe verso il closing: i cinesi vogliono chiudere il 1° marzo"

Campopiano: "Milan, tutte le tappe verso il closing: i cinesi vogliono chiudere il 1° marzo"MilanNews.it
mercoledì 8 febbraio 2017, 21:46News
di Enrico Ferrazzi
fonte pasqualecampopiano.com

1 Marzo 2017. Il giorno dei giorni, quello più atteso da milioni di tifosi milanisti sarà quel mercoledì o al massimo venerdì 3 marzo. Ma soprattutto il giorno scelto dai cinesi per chiudere la neverending story dell’acquisto del Milan e mettere #nerosurosso la firma sul contratto che sancirà il passaggio delle quote rossonere da Fininvest alla Sino Europe Sports. Lo rivelano fonti vicine alla trattativa, la macchina organizzativa che porterà all’ultimo atto di una storia incredibile è definitivamente partita. Innanzitutto spieghiamo perché i cinesi vrrebbero chiudere il 1 marzo 2017: perché è ormai quasi tutto pronto, i soldi (320 milioni da versare a Fininvest e i primi 100 da versare nelle casse del Milan) sono stati raccolti; la lista degli investitori è praticamente pronta (resta soltanto un piccolo dubbio legato a un nome di una delle aziende partecipanti, dubbio sul quale SES e Fininvest si stanno serenamente confrontando in questi giorni); ma soprattutto la voglia di anticipare, fosse anche di appena due giorni, la scadenza contrattuale del 3 marzo è tanta. E’ chiaro che è un desiderio possibile, anche perché il 3 marzo resta lì a portata di closing. I fatti di oggi, ormai, li conoscete tutti: come anticipato ieri sulle pagine di questo blog, domani 9 febbraio alle 13.30 si terrà il cda AC Milan che servirà per stabilire le date in prima e seconda convocazione delle assemblee dei soci che, anche questo è ormai noto, si terranno il 1 e il 3 marzo 2017.

LO STESSO ITER DEL 13 DICEMBRE – E questi sono tutti gli step che porteranno al closing: l’iter è lo stesso dello scorso dicembre, quando lo stesso fu rinviato proprio al 3 marzo. 1) Il cda del Milan convocherà l’assemblea dei soci su mandato della controllante Fininvest; lo stesso si terrà in prima convocazione il 1 marzo, in seconda il 3 marzo. All’ordine del giorno ci sarà il passaggio delle quote azionarie alla nuova proprietà cinese, le dimissioni dell’attuale cda (Barbara e Galliani al passo d’addio) e l’entrata in carica del nuovo cda, che, anche questo è confermato sarà di composizione italo-cinese, con il nuovo ad Marco Fassone a pilotare il management scelto per il Diavolo. Poi, poi sarà storia, perché tra il 1 e il 3 marzo la nuova proprietà cinese entrerà ufficialmente in carica e si aprirà una nuova era.

TRE TAVOLI DISTINTI E SEPARATI – 2) Dopo la convocazione dell’assemblea, che verrà pubblicata come tre mesi fa su Gazzetta Ufficiale e su un quotidiano sportivo come da statuto AC Milan, dall’inizio della prossima settimana si lavorerà su tre tavoli operativi distinti e separati. Innanzitutto il tavolo finanziario: perché i due advisor, Lazard per Fininvest e Rotschild per i cinesi, in contatto già in questi giorni, lavoreranno su tutti gli aspetti economici della vicenda. I soldi che mancano, 320 milioni, come noto, sono stati raccolti fuori dal territorio cinese e depositati dal nuovo fondo nato sotto la SES alla Rossoneri Hong Kong, la controllante che agisce nella regione ad amministrazione speciale. Da lì saranno poi girati alla Rossoneri Lussemburgo, basterà poi schiacciare un bottone e il denaro cash entrerà nelle casse di Fininvest. Tempi: intorno al 20 febbraio la disponibilità dei soldi ad Hong Kong, tra il 27 e il 28 la girata in Lussembrugo, il 1 o al massimo il 3 marzo a Milano per il closing. Secondo tavolo operativo, quello legale: Chiomenti per Fininvest e Gianni Origoni Grippo per i cinesi si vedranno per emendare l’ultimo contratto firmato a dicembre. Questo perché la natura del fondo Sino Europe per aggirare l’ostacolo delle autorizzazioni governative si è leggermente modificata con la creazione di un nuovo fondo ad Hong Kong che verrà regolarmente registrato agli atti. Infine, il tavolo della comunicazione: Currò per Fininvest ed Auro Palomba con la sua Community per i cinesi, lavoreranno alla logistica del closing; conferenza, scaletta della giornata e rapporti con la stampa.

DUE NOVITA’ IMPORTANTI – Ci siamo. L’attesa è quasi finita. Ci sono soltanto due ultime cose da spiegare ai tanti tifosi che aspettano la storia. La prima riguarda la composizione degli investitori: la lista, come detto è quasi completata. E’ uscita qualche azienda che non aveva disponibilità di capitali al di fuori dalla Cina, ci saranno una o due new entry, nomi completamente nuovi, ma che, riferiscono le stesse fonti vicine alla trattativa che hanno chiesto di rimanere anonime, rappresentano aziende con liquidità importanti. E comunque sono nomi che saranno comunicati il giorno del closing. La seconda: Yonghong Li, la grande mente di questa operazione, stavolta non si farà trovare impreparato: contro ogni imprevisto l’uomo che ha convinto Berlusconi a vendere il Milan, ha pronto un piano C, quello contro ogni imprevisto. Dovesse, poniamo per assurdo, sprofondare Hong Kong, ha già raccolto i 420 milioni (320+100) di tasca sua. E’ un’ulteriore garanzia a un closing che ormai, ci sono pochi dubbi, è praticamente alle porte.