Il Sole 24 Ore - La UEFA respinge la richiesta del Milan? Ma le coppe non sembrano a rischio

Il Sole 24 Ore - La UEFA respinge la richiesta del Milan? Ma le coppe non sembrano a rischioMilanNews.it
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martedì 21 novembre 2017, 12:01News
di Matteo Calcagni

Secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, la voce di Marca troverebbe conferma negli ambienti rossoneri: la Uefa ha deciso di respingere la richiesta del club rossonero in merito al voluntary agreement. Come si apprende dall'articolo firmato da Marco Bellinazzo, occorre però effettuare alcune precisazioni rispetto alle anticipazioni del giornale spagnolo. La decisione della UEFA è dipesa dalla difficoltà di soppesare l'andamento dei ricavi supposto dalla dirigenza rossonera nel nuovo piano, ma soprattutto dai dubbi sulla proprietà cinese. Le risposte di Marco Fassone su questo argomento non hanno evidentemente rassicurato i giudici di Nyon. L’inchiesta del New York Times sull'impero minerario di Yonghong Li ha ingrandito le perplessità. La UEFA non intende legittimare una proprietà di cui non si fida al 100%, tant'é che c'è chi si chiede come sia stato possibile per le istituzioni calcistiche italiane accettare senza alcun rilievo un simile passaggio societario. Senza considerare che l'attuale livello dei ricavi viene reputato troppo basso per far fronte al debito consolidato da oltre 350 milioni (inclusi gli interessi) con il fondo Elliott. Rifinanziarlo con un altro soggetto significherà avere più tempo per ripararlo, ma gli oneri finanziari a carico della società si aggraveranno.

LA CHAMPIONS E LE COPPE EUROPEE - Sarà sufficiente la Champions, conquistata tra due o tre anni, a fare impennare i ricavi a quota 350/400 milioni? Per questo la UEFA avrebbe deciso di rimandare l’esame dei conti rossoneri alla prossima primavera, quando saranno approntati i settlement agreements con le sanzioni per i club non in linea con il Fair play finanziario. A quel punto cosa rischierebbe il Milan? L'esclusione dalle coppe europee sarebbe in realtà la misura più estrema. I precedenti che hanno coinvolto anche Inter e Roma hanno portato a multe, restrizioni alle rose e limitazioni al mercato. La UEFA non vuole rinunciare al Milan e al suo brand.